Non poteva di certo mancare anche alla Mostra del Cinema di Venezia la canonica polemica politica e dopo Sabina Guzzanti che a Cannes con il suo Draquila ha criticato duramente l’operato del governo italiano e della Protezione civile durante il terremoto abruzzese, è il turno di 20 sigarette, altro documentario stavolta sulla strage di Nassirya che arriva a Venezia portando con se accuse di tentato boicotaggio e il ricordo di una strage che ha segnato indelebilmente l’intervento italiano in Iraq.
Il documentario di Amadei è stato accolto con entusiasmo al Lido, quindici minuti di applausi, un record per questa edizione del festival, un successo segnato però da alcune accuse avanzate dal regista che ricordiamo è l’unico civile sopravvissuto all’attentato iracheno, esperienza che gli ha lasciato diversi traumi non solo fisici, Amidei infatti soffre di attacchi d’ansia e di panico: