Torino Film Festival, sesta giornata. Come già più volte citato, la 26ma edizione dedica tre retrospettive al altrettanti geni e generi del cinema internazionale: Jean-Pierre Melville, cui la rassegna propone tutti i suoi 13 film, in copia restaurata, ed un documentario a lui dedicato, in anteprima europea, da Olivier Boiler; British Renaissance, movimento cinematografico inglese degli anni 1980-1990, con 35 titoli che comprendono gli esordi e le pellicole più significative del periodo, cui si aggiunge un omaggio a Dennis Potter, uno dei talenti televisivi europei più innovativi; Roman Polanski, applauditissimo dal pubblico festivaliero, con tutti i suoi lungometraggi e cortometraggi, per un totale di 28 titoli, tre dei film in cui ha recitato in ruoli importanti, alcune pubblicità da lui dirette, e due “making of” sui set di Tess e Macbeth, cui si aggiunge un documentario a lui dedicato, in anteprima italiana, da Marina Zenovich.
Una lunga intervista rilasciata a Nanni Moretti e da noi pubblicata, in cui spazia dalla vita privata, alle difficoltà adolescenziali dovute alla religione ebraica, all’approccio col cinema, ai grandi successi di attore, sceneggiatore e regista.
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