Anna Kendrick in End of Watch, Christian Bale per Noah di Aronofsky, nuovi attori per Jayne Mansfield’s Car

Anna Kendrick e Natalie Martinez starebbero vagliando la possibilità di recitare in End of Watch, il poliziesco scritto e diretto da David Ayers, con Jake Gyllenhaal e Michael Pena, incentrato su due agenti di Los Angeles, la cui amicizia viene messa in pericolo: se dovessero accettare, le due attrici saranno le rispettive ragazze dei due poliziotti.

Il cast di Jayne Mansfield’s Car si dovrebbe arricchire di quattro attori di rilievo: oltre a Robert Duvall, Dennis Quaid e Dwight Yoakam, dovrebbero recitare nel film diretto da Billy Bob Thornton anche Kevin Bacon, John Hurt, Robert Patrick e Ray Stevenson. Il ruolo principale sarà affidato al giovane John Patrick Amedori.

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Christian Bale in Concrete Island, Goran Visnjic in The Girl With The Dragon Tatoo, novità per Safe House, Jack the Giant Killer,

Goran Visnjiic è entrato a far parte del cast di The Girl With The Dragon Tatoo, adattamento dell’omonima saga di Stieg Larsson adoperato da David Fincher: l’attore sarà Dragan Armansky, CEO della compagnia di sicurezza che assume Lisbeth Salander.

Brendan Gleeson, Sam Shepard, Robert Patrick e Liam Cunningham reciteranno in Safe House, il thriller d’azione diretto da David Guggenheim, con Denzel Washington e Ryan Reynlods, incentrato su un prigioniero che viene protetto da un giovane agente della CIA presso una delle case sicure messe a disposizione dal bureau.

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Gina Gershon in Five Minarets in New York, Elisabeth Röhm in Abduction. Colin Farrell sarà Ozzy Osbourne?

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Gina Gershon reciterà in Five Minarets in New York, il thriller indipendente diretto dal turco Mahsun Kirmizigui, con Robert Patrick e Danny Glover. Il film racconta la storia di Maria, una donna sposata con uno studioso turco, arrestata dalla autorità federali per un crimine che non ha commesso.

Colin Farrell potrebbe interpretare Ozzy Osbourne nel biopic dedicato al rocker che la Paramount Pictures e Mtv Film stanno pensando di produrre insieme.

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Parodia film arti marziali, Balls of Fury

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Oggi per le parodie cinematografiche affrontiamo i film di arti marziali, un genere nato con i Kung-fu movie anni’70 contaminando in seguito l’action americano anni’ 80, ed evolutosi con il Wuxiapian di ultima gnerazione come La tigre e il dragone e le digressioni sci-di Matrix.

Parodiare questo genere con efficacia non è cosa facile, ci prova in origine Jackie Chan miscelando sacro e profano e donando, grazie al suo stile clownesco figlio del Teatro dell’Opera Cinese, una godibile e rispettosa via di mezzo.

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Presa mortale, recensione

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Il Marine John Triton (John Cena), in congedo e appena tornato dall’Iraq, decide di prendersi una vacanza con la bella moglie Kate (Kelly Carlson), nel frattempo in una gioielleria quattro malviventi portano a termine un furto e fuggono fermandosi ad una stazione di servizio dove incrociano Triton e la moglie intenti a far benzina.

L’arrivo di due agenti causerà un conflitto a fuoco e la banda prenderà in ostaggio la moglie del marine, dopo aver fatto saltare l’intera stazione, Rome (Robert patrick) il capobamda, si dalla fuga con i complici e Kate pensando di aver ucciso Triton che invece prende una macchina della polizia e si lancia all’inseguimento.

Inizierà cosi un sarrata caccia in cui Triton utilizzerà il suo addestramento e darà sfogo a tutta la sua rabbia per recuperare la moglie, nel frattempo la banda seminerà cadaveri lungo la strada e avrà un inaspettato alleato tra le forze dell’ordine.

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Dal tramonto all’alba, la trilogia

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1996, l’accoppiata Robert Rodriguez/Quentin Tarantino si unisce per una  fumettosa digressione splatter/pulp del genere vampire, regalandoci una divertente commistione di western e road-movie, aggiungendo un omaggio al claustrofobico cinema d’assedio di Carpenter e un cast memorabile, che oltre allo stesso Tarantino, qui in veste di sceneggiatore e co-protagonista, sfoggia anche la Juliett Lewis di Assassini nati, l’Harvey Keitel de Il cattivo tenente e un Clooney ormai avviato verso una fulgida carriera da sex-simbol made in Hollywood.

Inutile dire che la follia regna sovrana nel film del dinamico duo, serial killer, sacerdoti spretati, un nido di vampiri che è insieme un tempio sacrificale, una bettola per camionisti ed un bordello di confine, rodriguez dirige un fumettone sanguinolento e fracassone da antologia.

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Terminator 2-Il giorno del giudizio, recensione

Siamo nel presente, l’anno è il 1994, a circa dieci anni dalla morte di Kyle Reese (Michael Biehn), che dopo aver distrutto il micidiale Terminator arrivato dal futuro per uccidere Sarah Connor, ha con quest’ultima concepito John Connor, il futuro leader della resistenza contro le macchine ribelli di Skynet.

La Connor ( Linda Hamilton) è finita in un manicomio criminale e il figlio John (Edward Furlong), ormai adolescente, viene sballottato da una famiglia affidataria all’altra. John ha un caratteraccio impulsivo e ribelle, la polizia lo conosce fin troppo bene, il ragazzo sfoggia un bel curriculum di furtarelli e malefatte varie.

Dal futuro però ecco rispuntare il vecchio T-800 (Arnold Shwarzenegger), stavolta per Connor non sembra esserci scampo, ma in realtà il cyborg è stato inviato nel passato, dalla resistenza e dalla versione adulta dello stesso Connor per evitare che un micidiale T-1000 (Robert Patrick), ultramoderno e letale prototipo di terminator con poteri mutaforma, possa elimibare il regazzo e cambiare radicalmente le sorti della guerra contro le macchine.

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I bruttissimi, Striptease

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Oggi abbiamo un campione della categoria, era il 1996 e Demi Moore in piena escalation e pronta a sfoggiare un fisico scultoreo da strip-girl si faceva cucire addosso una sceneggiatura veramente banale solo ed esclusivamente per esibirsi in spericolati numeri d lap-dance.

Il film era Striptease, uno sconclusionato thriller che maschera malamente un’operazione tirata su in fretta e furia per fermare la china di un’attrice la cui carriera, solo all’apparenza all’apice, già mostrava palesi segni di cedimento, nonostante questo la Moore sfilò ai produttori ben dodici milioni di dollari, un vero genio!

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