Alice in Wonderland conquista l’Italia, l’America e il mondo intero: il film di Tim Burton con Johnny Depp ha letteralmente sbancato i botteghini. Cominciamo dalla situazione italiana: la storia di Alice nel paese delle meraviglie rivisitata in 3D nel weekend si porta a casa bene 8,1 milioni di euro (12.209€ di media a sala e secondo miglior weekend d’apertura della storia del nostro cinema, dopo Avatar) che, sommati agli oltre 2 milioni dei due giorni precedenti portano il totale a 10,5 milioni. Sul podio si piazzano Genitori & Figli – Agitare bene prima dell’uso, secondo con 1,99 milioni di euro (5,8 totali), e Shutter Island terzo con 1,93 milioni di euro (e seconda miglior media per sala 4.469€). Alle loro spalle troviamo Invictus, quarto con 1,39 milioni di euro (4,1 totali) e l’intramontabile Avatar, quinto con 793mila euro (63,4 milioni totali) nonostante le copie distribuite siano diventate 184. Come era prevedibile gli altri film che hanno esordito venerdì hanno pagato l’uscita in contemporanea con il film di Burton e quello di Scorsese: L’amante inglese incassa 107mila euro, Revanche 25mila e Crazy Heart 19mila, penalizzato dalle poche copie distribuite.
Negli States Alice in Wonderland domina con ben 116 milioni di dollari e fa incetta di record: quello per un film uscito a marzo, quello per un film di Tim Burton, quello per un film 3D e per i cinema IMAX 3D (battuto Avatar), nonché più grande release non sequel di tutti i tempi e maggior esordio per un film invernale. Se hai soldi incassati in patria si aggiungono quelli guadagnati all’estero il totale di milioni di dollari diventa 210,3, cifra che già copre totalmente la spesa per produrlo (circa 200 milioni). La classifica: alle sue spalle si piazza Brooklyn’s Finest, secondo con 13,5 milioni di dollari, Shutter Island di Martin Scorsese, terzo con 13,3 milioni di dollari (95,8 totali), Poliziotti fuori, quarto con 9,1 milioni di dollari (32,3 totali) e Avatar, quinto con 7,7 milioni di dollari (720 milioni totali negli States, 2,6 miliardi in tutto il mondo).
Andiamo a vedere la consueta tabella riassuntiva con i primi cinque posti della classifica settimanale italiana e di quella americana.