Tim Hetherington, uno dei registi di Restrepo ucciso in Libia

Brutte notizie dal tumultuoso fronte libico, è giunta notizia che il fotoreporter Tim Hetherington candidato agli Oscar 2011 insieme al giornalista Sebastian Junger per Restrepo, documentario che seguiva un plotone di soldati americani di stanza in Afghanistan, è rimasto ucciso da un colpo di mortaio.

Insieme ad Hetherington sono stati feriti gravemente anche i fotografi Chris Hondros e Guy Martin, il primo è in seguito deceduto, mentre Martin versa attualmente in condizioni critiche. Proprio ieri il fotoreporter aveva comunicato via Twitter che si trovava nella citta di Misrata assediata e oggetto di un bombardamento indiscriminato da parte delle forze di Gheddafi e testimoniava come non ci fosse ancora alcun segno della NATO.

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Oscar 2011, Miglior documentario: chi vincerà?

Ancora Academy Awards quest’oggi, domani si celebrerà l’attesa notte degli Oscar 2011 e noi in dirittura d’arrivo ci concentriamo sui cinque candidati di questa edizione al miglior documentario dell’anno.

Prima di lasciarvi ai cinque candidati che troverete dopo il salto completi di trailer vi segnaliamo qualche curiosità: tra gli outsider della categoria segnaliamo la candidatura nel ’63 dell’italiano L’ultima olimpiade di Romolo Marcellini e tra le altre nomination di sempre quella dell’attrice Shirley MacLaine per The Other Half of the Sky: A China Memoir (1976), infine nel carnet vincitori spiccano John Ford per il bellico La battaglia di Midway (1943), Jacques Cousteau in tandem con Louis Malle per Il mondo del silenzio (1957), Emile Ardolino (Dirty Dancing) per He Makes Me Feel Like Dancin’ (1984) e più recentemente Michael Moore (Bowling for Colombine, 2003), Luc Jacquet (La marcia dei pinguini, 2006) e Davis Guggenheim (Una scomoda verità, 2007).

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National Board of Review Awards 2010, vincitori: The Social Network domina, Dante Ferretti premiato

Sono stati annunciati i vincitori dei National Board of Review Awards 2010: a trionfare, secondo l’associazione Newyorkese, è The Social Network che si porta a casa quattro premi importanti quali Miglior Film, Miglior regista (David Fincher), Miglior attore Jesse Eisenberg e Miglior sceneggiatura non originale (Aaron Sorkin).

Da segnalare due risultati per l’Italia: Dante Ferretti è stato premiato con il Production Design Award, mentre tra i sei migliori film stranieri dell’anno c’è Io sono l’amore di Luca Guadagnino (snobbato dai selezionatori italiani come film da proporre all’Academy per una candidatura nella sezione miglior film straniero agli Oscar 2011).

Dopo il salto trovate la lista completa dei vincitori e dei migliori film dell’anno.

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Restrepo, trailer

E’ stato rilasciato un nuovo trailer di Restrepo, il documentario vincitore del Grand Jury Prize for a Documentary al Sundance Film Festival 2010. Il film descrive la vita dei soldati … Leggi il resto

Sundance Film Festival 2010, tutti i vincitori

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Il Sundance Film festival 2010 chiude i battenti, e noi come di consueto eccoci pronti a comunicarvi tutti i risultati.

I vincitori delle sezioni principali sono Restrepo, documentario girato in una trincea in Afghanistan e Winter’s Bone, storia di un’adolescente in cerca di un padre in fuga dalle proprie responsabilità.

Dopo il salto tutti i vincitori sezione per sezione, ma prima vi segnaliamo che il pubblico del Sundance ha premiato Happythankyoumoreplease. esordio alla regia di Josh Radnor, protagonista della sit com How I Met Your Mother.

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Sundance Film Festival 2010, primo giorno

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Eccoci pronti come consuetudine a farvi un resoconto quotidiano di quel che succede nei festival d’oltreoceano, e in questo caso per occuparci di uno dei più prestigiosi eventi dedicati al cinema indipendente, il Sundance Film Festival fondato nel 1981 da Robert Redford con il chiaro intento di proporre nuovi talenti.

Dieci giorni, 58 pellicole, quattro categorie principali U.S. Documentary Competition, U.S Dramatic Competition, World Cinema Documentary Competition, World Cinema Dramatic Competition a cui si aggiunge l’inserimento quest’anno della sezione Next dedicata alle opere invisibili realizzate a zero budget.

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