Il giornalista del Los Angeles Times Steve Lopez (Robert Downeyy Jr.) durante una passeggiata ascolta un uomo suonare un violino con solo due corde, l’uomo è Nathaniel Ayers (Jamie Foxx) un senzatetto che soffre di schizofrenia e attacchi di paranoia, ma non sembra violento, parlando con lui scopre che ha frequentato la prestigiosa scuola d’arte Juilliard di New York e che all’epoca suonava il violoncello.
Il fiuto di Lopez non sbaglia, quella che poteva essere una fandonia costruita dalla mente disturbata di Ayers si rivela invece un fatto reale, l’uomo all’epoca della Juillard era un talento in crescendo, sino a che l’inesorabile evolversi della sua malattia e l’acutizzarsi dei sintomi lo costringeranno prima a lasciare la scuola e poi a fuggire di casa.
Lopez comincia a dedicare la sua colonna sul quotidiano alla storia di Ayers, i lettori sembrano apprezzare il racconto di questo genio perduto che vive in strada, a tal punto che un’anziana violoncellista afflitta da artrite e commossa dalla storia non decide di regalare il suo violoncello all’uomo, sarà Lopez a consegnarglielo e di li in poi inizierà per i due un’amicizia che attraverserà alti e bassi, ma che che alla fine gioverà ad entrambi.