10 donne da Oscar

Augurando un buon 8 marzo a tutte le nostre lettrici oggi per la Festa della donna abbiamo stilato una speciale classifica per festeggiare degnamente l’evento con dieci donne che secondo noi hanno rappresentato al meglio su grande schermo il complesso e fascinoso universo femminile attraverso talento, passione, sex-appeal e soprattutto tanta determinazione.

Abbiamo scelto di stilare una classifica all’insegna del multigenerazionale puntando su donne che hanno dato al mondo del cinema un grande apporto riconosciutogli poi con il prestigioso premio Oscar che alcune di loro hanno conquistato a più riprese.

Dopo il salto troverete le nostre dieci donne da Oscar tra cui svetta Kathryn Bigelow che vince il primo e unico Oscar alla regia assegnato ad una donna e lo vince raccontando un mondo prettamente maschile come quello militare e naturalmente grandi attrici italiane come la Loren e la Magnani e giovani talenti che si stanno affermando come il futuro, vedi l’intensa Hilary Swank.

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Innocenti bugie, colonna sonora

Oggi spazio colonne sonore dedicato al divertente Innocenti bugie, il regista di Copland e Ragazze interrotte James Mangold si cimenta ancora una volta con il cinema di genere, ma stavolta utilizza l’ironia giocando sul filo della parodia e centrando il bersaglio anche grazie a due fascinosi protagonisti, Tom Cruise e Cameron Diaz, che su schermo stoggiano un gran feeling.

Uno dei punti di forza di questa action-comedy è senza alcun dubbio la colonna sonora, Mangold affida il comparto musicale al veterano John Powell, nel corposo curriculum del compositore inglese specialista in film d’animazione anche il terzo capitolo della serie X-Men e la trilogia di Jason Bourne.

Powell sforna 17 brani che sposano fedelmente l’idea del regista inserendo raffinate sonorità all’interno di concitate sequenze action creando un piacevole contrasto. Dopo il salto troverete la track list completa e due clip musicali, un’esibizione live dei Black Eyed Peas con ospite Tom Cruise, il loro singolo Someday fa parte della colonna sonora insieme al brano History di Vassy contenuto nella seconda clip. Buon ascolto.

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Innocenti bugie, recensione in anteprima

Roy Miller (Tom Cruise) e June Havens (Cameron Diaz) si incontrano per caso in un aereoporto, entrambi attraenti e single hanno un paio di scontri fortuiti mentre attendono l’imbarco, poi si ritrovano sul medesimo aereo.

June che è in viaggio per raggiungere la sorella prossima alle nozze non ha intenzione di lasciarsi scappare il fascinoso compagno di viaggio, quello che June non sa è che Roy è in realtà un letale agente della CIA braccato dall’Agenzia perchè sospettato di tradimento e nelle mire di un collega corrotto che vuole a tutto i costi un prezioso oggetto che Roy sta trasportando.

In questa trama da Mission: impossible capita per puro caso o forse no l’ignara June che si ritrova scaraventata nel bel mezzo di una guerra tra spie, tra frenetiche sparatorie e rocamboleschi inseguimenti in giro per il mondo, al fianco di un agente superaddestrato che lo stesso governo considera mentalmente instabile e pericoloso.

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10 film dedicati alle donne

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Festa della donna quest’anno celebrata in pompa magna con un Oscar per la miglior regia dopo ben 82 anni, assegnato per la prima volta ad una donna, la regista Kathryn Bigelow conquista un Oscar praticamente già assegnato, e si impone con il suo The Hurt Locker sulla corazzata Avatar dell’ex-marito James Cameron.

Continuiamo i festeggiamenti stilando per voi una classifica con alcuni film dedicati all’universo femminile o che hanno le donne come protagoniste assolute. Come di consueto abbiamo deciso di affrontare l’argomento spaziando il più possibile tra i generi, cercando la varietà e lasciando purtroppo qualche classico inevitabilmente fuori dalla Top ten, ma solo per cercare di affrontare l’immaginario femminile cinematografico nel modo più ampio ed esaustivo possibile.

Dopo il salto potrete consultare la nostra personale top ten.

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Brittany Murphy è morta, aveva 32 anni

Brittany Murphy

La trentaduenne attrice Brittany Murphy è morta ieri a Los Angeles a causa in seguito a un arresto cardiaco. Incerte le cause che l’hanno causato, anche se i medici hanno parlato di cause naturali.

Ieri dalla casa della donna, sposata con il produttore Simon Monjack, la madre avrebbe telefonato al 911 dopo aver trovato la figlia morta sotto la doccia: l’ambulanza, che è prontamente sopraggiunta, ha trasportato l’attrice al Cedars Sinai Medical Center, dove i medici ne hanno constatato il decesso.

Brittany, nata il 10 novembre del 1977 ad Atlanta (Georgia), nonostante la sua giovane età, era già stata protagonista di numerosi film come David e Lisa, Ragazze interrotte, 8 mile, Don’t Say a Word, Crueless e Oggi sposi niente sesso, Tutte le ex del mio ragazzo e Sin City, ma nell’ultimo periodo la sua carriera, fatta anche di televisione (serie tv come Drexell’s Class e Blossom) e teatro (Broadway) aveva subito degli stop, tanto che, a causa di non meglio specificati problemi con la troupe, era stata licenziata dal set di The Caller.

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Identità: recensione

identityDurante una notte da lupi, di quelle da dimenticare, dove preghi se sei in automobile di trovare al più presto un riparo sicuro, dieci persone sotto un’incessante pioggia si rifugiano in un motel.

Dieci persone, dieci storie diverse, dieci personalità differenti che cominceranno ad interagire quando saranno costrette in un luogo isolato e coinvolte in una serie di omicidi tutto questo dopo l’arrivo di un poliziotto con un in custodia detenuto condannato alla pena capitale, in viaggio per un’udienza straordinaria prima dell’esecuzione.

I dieci non sembrano conoscersi affatto, anche se qualche piccolo frammento di verità sembra accomunarli, poi cominciano gli omicidi, uno ad uno gli avventori del motel cominceranno a morire, in modi violenti e per nulla accidentali.

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Recensione: Changeling

Los Angeles, anni ’20 Christine Collins è una combattiva madre in cerca del figlio scomparso, le indagini della polizia risultano insufficienti e incredibilmente superficiali, la donna alza un gran polverone, tra stampa e opinione pubblica il capo della polizia è stretto in una morsa mediatica che rischia di distruggergli la carriera, poi il miracolo, il bambino ricompare, viene riconsegnato alla madre, ma qualcosa non va, quel bambino non è il figlio perduto, ricomincia la ricerca e l’attacco alle istituzioni che questa volta reagiscono,e tirano fuori il loro lato oscuro, corrotto e distruttivo. Christine viene internata in un manicomio, ma non si arrende e una volta uscita tornerà a protestare e a far valere le sue ragioni fino a far implodere tutto il marcio nascosto e a farla pagare cara ai suoi aguzzini…….ma il figlio?

Dobbiamo a malincuore confessare che Angelina Jolie a livello attoriale non ci ha mai impressionato molto, a parte la parentesi da Oscar di ragazze interrotte, la sequela di interpretazioni , vuoi per un uso stereotipato della sua bellezza, vuoi per dei copioni che sinceramente le cucivano addosso donne da fumetto iperaggressive e poco credibili, faceva da cornice ad una serie di pellicole non proprio memorabili. Ma dobbiamo sinceramente ricrederci, visto che già con A mighty heart ci aveva conquistati, qui raggiunge l’apice delle sue interpretazioni, riversando nel ruolo di una madre disperata e battagliera tutto il bagaglio d’esperienza accumulato in anni di set, regalandoci un’interpretazione memorabile e finalmente rivelatoria di un talento fino ad ora sprecato.

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