Ecco un programma intenso da seguire passo dopo passo. Si tratta dei film in prima serata per questo mercoledì 4 dicembre:
Premonition
The tree of life, Premonition, Fast And Furious, Ritratto di signora, Essere o non essere, stasera in tv
La settimana si chiude con ottimi film in prima serata. Da “The tree of life” a “Premonition”, passando dal celeberrimo “Fast and Furious” a “Ritratto di signora”.
New in Town – Una single in carriera, Unico testimone, Premonition, Zodiac, Parlami d’amore, Matrimonio per Sbaglio, stasera in tv
La nostra guida ai film in prima serata per questo mercoledì 6 marzo 2013. Da “New in Town – Una single in carriera” a “Premonition”, passando per “Zodiac” e “Matrimonio per Sbaglio”. C’è davvero l’imbarazzo della scelta!
Premonition, recensione
Linda Hanson (Sandra Bullock) è una madre e moglie premurosa che sta per affrontare una giornata come tante, saluta il marito che si appresta ad andare al lavoro, insomma tutto all’insegna della routine, se non fosse che di li a qualche ora le verrà comunicato il decesso del marito in un incidente stradale.
Le ore che seguiranno la notizia saranno di quelle che si insinuano nei ricordi come una brutto incubo da cui è impossibile svegliarsi. Lacrime, paura e tanta voglia di dormire per sempre, così alla fine della giornata il sonno prende il sopravvento nella speranza che domani tutto forse farà meno male.
Al mattino a Linda tutto sembra tranquillo, ma la donna scoprirà che il marito sepolto il giorno prima è seduto al tavolino pronto a far colazione e che quello che ha vissuto sembra essere stato solo un brutto un sogno. Invece no, il giorno dopo il brusco risveglio avrà ancora il sapore amaro del lutto e il terrore comincerà a prendere il sopravvento.
The ring & Co.: storie di fantasmi orientali-Parte prima
Il cinema orientale ha nutrito negli ultimi anni la nostra fame di brividi, che il cinema americano con le sue ultime produzioni non riusciva a soddisfare pienamente. Tutta la sequela di nuovi autori orientali, in parte americanizzati quasi subito e riletti in decine di remake hanno fatto dell’horror orientale un vero e proprio caso cinematografico.
Prima di tutto stabiliamo alcuni punti fermi, l’horror orientale lavora sull’inconscio e sulle paure ataviche che ci portiamo dietro fin dall’infanzia, che lo stile usato sia coreano, cinese, giapponese o thailandese, comunque si limita il gore e si spinge l’acceleratore su una serie di input sensoriali e suggestioni che il regista sobilla negli spettatori utilizzando non l’effettaccio splatter classico od il sobbalzo dalla sedia tipico dei prodotti occidentali, ma inquietanti figure femminili dalle posture deformanti, effetti sonori ricercatissimi o ansiogeni silenzi, insomma inquietudini latenti che universalmente legano l’inconscio collettivo dell’uomo.