Prendendo spunto dalle dichiarazioni dell’attore Johnny Depp che ha rivelato al sito Hero Complex che a causa di un problema alla vista non può percepire il 3D come un qualunque spettatore, ci addentriamo nell’annosa questione del 3D a prescindere, la nuova mania delle major americane che premono affinchè qualunque pellicola che punti ad un target di spettatori piuttosto ampio sia riversata nel formato stereoscopico a prescindere dall’utilità o meno di un’intervento di questa portata che ricordiamo influisce non poco sulla qualità dell’immagine stessa, vedì una perdita considerevole in luminosità, elemento che chiunque abbia indossato almeno una volta i famigerati occhialini avrà di certo percepito.
Per quanto riguarda le pressioni delle major è proprio Depp, attualmente nelle sale con Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare, quarto capitolo dell’avventurosa saga Disney anch’esso rilasciato nelle sale in 3D, a ricordare il caso del cartoon Rango diretto da Gore Verbinski, il quale nonostante el pressioni si è letteralmente rifiutato di metter mano al suo film in post-produzione per farlo uscire in 3D, visto che il film a detta del regista non ne aveva alcun bisogno: