Total Recall – Atto di forza, recensione in anteprima

Alla fine del ventunesimo secolo una devastante guerra chimica globale ha lasciato il pianeta in gran parte invivibile, tanto che lo spazio vitale residuo è diventato merce notevolmente preziosa. Sono solo due i territori scampati all’avvelenamento la Federazione Unita della Gran Bretagna (UFB) e la Colonia (ex-Australia). Le due location sono collegate da un unico mezzo di trasporto noto come The Fall, un ascensore gravitazionale il cui controllo rappresenta un enorme potere su entrambe le nazioni superstiti.

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Total Recall, Comic-Con 2011: panel del remake di Atto di forza

Ancora un panel dal Comic-Con 2011, stavolta ci occupiamo, grazie a Collider di una delle possibili vittime della dilagante febbre da remake, il Total Recall di Paul Verhoeven un classico fantascientifico tratto dal saccheggiatissimo Philip K. Dick. Al panel sono intervenuti il regista Len Wiseman e i membri del cast Jessica Biel, Bryan Cranston, John Cho, Kate Beckinsale e Colin Farrell che ricordiamo anche protagonista del remake Fright Night.

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Total Recall, foto dai set del remake di Atto di forza

Oggi vi proponiamo una corposa serie di foto dal set per Total Recall, remake del fantascientifico Atto di forza tratto da Philip K. Dick e diretto dal Paul Verhoeven di Robocop nel lontano 1990. Il film che vedrà protagonista Colin Farrell nel ruolo che fu di Arnold Schwarzenegger vede nel cast anche Kate Beckinsale, Jessica Biel, John Cho, Ethan Hawke e Bryan Cranston. Total Recall sarà nelle sale americane dal 3 agosto 2012.

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I guardiani del destino, recensione in anteprima

L’incipit della pellicola ci porta quel di New York nel bel mezzo di un’accesa campagna elettorale, in lizza come Senatore dello stato troviamo David Norris (Matt Damon), giovane politico schietto e molto amato, un tipico self -made man con una famiglia problematica alle spalle e un’infanzia vissuta alla periferia della Grande Mela.

Norris purtroppo non la spunterà con il suo avversario e dopo la notizia della sua sconfitta lo ritroviamo in una toilette dell’hotel Waldorf a provare un discorso di commiato pronto ad affrontare i suoi sostenitori e i media ed è proprio qui che Norris incontra l’incantevole Elise (Emily Blunt), tra i due il feeling è talmente repentino da portarli dopo solo qualche minuto di conversazione a scambiarsi un appassionato e trascinante bacio, poi Elise svanirà così come è apparsa e Norris dopo il suo discorso deciderà di ritirarsi dalla politica.

Destino vuole che qualche tempo dopo, una mattina come tante, mentre Norris si reca in ufficio in autobus incontri di nuovo Elise, i due visibilmente sorpresi ritroveranno subito quell’intesa provata tempo prima, quella sensazione familiare che porterà Norris a voler intraprendere una relazione con la donna da poco tornata single, niente di male se non fosse che al suo rientro in ufficio troverà una squadra di strani individui intenti a resettare il cervello del suo socio, manager e migliore amico Charlie Taynor (Michael Kelly) e dopo un inutile tentativo di fuga, legato ad una sedia in un garage deserto Norris ascolterà una storia folle.

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Robot, 90 anni di fantascienza al cinema e non solo

Nonostante sia trascorso quasi un secolo il termine robot, che proprio in questi giorni compie 90 anni, è ancora uno dei termini più rappresentativi dell’universo fantascientifico, dalla notte dei tempi si è contribuito a creare un vero e proprio immaginario popolato da versioni meccanizzate e antropomorfe dell’essere umano che con il passare dei decenni hanno subito fisiologiche ed inevitabili mutazioni, vedi allora coniare termini come cyborg, androide o replicante adattandoli di volta in volta al concetto di umanità e coscienza di se, all’essere in quanto esistere con tutti i dilemmi che ne possono conseguire.

Il cinema dal canto suo ha saccheggiato l’immaginario dei piu grandi scrittori di fantascienza per dare corpo ad un esercito di automi in celluloide dalle più svariate fogge e dalle diverse personalità, lo scrittore Isaac Asimov va oltre immaginando una società il cui i robot rappresentano il quotidiano e coniando le Tre leggi fondamentali della robotica che ritroveremo applicate ne L’uomo Bicentenario e violate nel thriller-fantascientifico Io, Robot, oltre che citate dall’androide Bishop nel sequel Aliens-Scontro finale.

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Next, recensione

Cris Johnson (Nicolas Cage) alias Frank Cadillac è un vero veggente che si esibisce nella fasulla ed edulcorata Las Vegas fingendosi prestigiatore, tra uno spettacolo e l’altro si da al furto di automobili e gioca al casinò vincendo piccole somme che gli permettono di sbarcare il lunario senza mettersi troppo in mostra.

Il potere precognitivo di Cris sembra quasi una burla, niente visioni catastrofiche o apocalissi anticipate, ma solo uno sguardo su un paio di minuti nel futuro, uno strambo dono che Cris utilizza però in maniera molto pratica e con il quale riesce a sopravvivere giorno per giorno evitando ogni sorta di guai.

Il tran tran di Cris però da qualche tempo è turbato da alcuni sogni ricorrenti in cui vi è una ragazza che non conosce, ma che sente molto vicina. La ragazza in questione Liz Cooper (Jessica Biel), ben presto farà capolino nella sua vita e Cris riuscirà a conquistarla, ma proprio quando il nostro veggente sembrerà aver trovato l’amore, ecco arrivare una serie di guai che avranno fattezze e distintivo della fascinosa agente federale Callie Farris (Julianne Moore).

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B-cult, Scanners

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Oggi per i B-cult torniamo ad occuparci del regista David Cronenberg e di uno dei suoi film meno apprezzati dalla critica dell’epoca, parliamo del 1981, ma tappa indispensabile per intraprendere il percorso che porterà a capolavori come Videodrome e a tutta la tematica della mutazione che verrà esplorata nei successivi La mosca, Crash ed eXistenZ.

Stiamo parlando Scanners, film che miscela con efficacia horror, fantascienza e thriller raccontandoci di una multinazionale farmaceutica e di un farmaco sperimentale che somministrato a donne in stato di gravidanza crea una generazione di telepati dai devastanti poteri telecinetici, soprannominati Scanners.

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Atto di forza, recensione

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Siamo in un futuro in cui la realtà virtuale è parte del quotidiano e la tecnologia ha raggiunto livelli tali da poter rendere Marte abitabile grazie a delle cupole che una corporazione ha installato, fornendo aria respirabile ai coloni e controllando di fatto il pianeta, contrastata da una sorta di resistenza che non accetta un vero e proprio regime che tiene in scacco la popolazione con il ricatto.

Frattanto sulla terra Douglas Quaid (Arnold Shwarzenegger) un operaio edile è tormentato da un incubo ricorrente e ricco di particolari che lo vede morire su Marte, pianeta su cui l’uomo non è mai stato. Un incubo che diventerà una sorta di ossessione e che lo porterà a cercare delle risposte tramite un’agenzia di turismo virtuale, la Rekall che gli permetterebbe di visitare il pianeta senza affrontare un viaggio e una spesa decisamente insostenibili e magari finirla una volta per tutte con i suoi incubi.

Purtroppo la procedura per installare i ricordi virtuali che resteranno nella memoria di Quaid anche al suo ritorno dalla vacanza virtuale, ne risveglieranno di latenti. Quaid scoprirà che la sua vita è una menzogna, che la sua memoria è stata manipolata e che i suoi incubi sono in realtà reminiscenze di vita vissuta, così dopo aver rischiato di essere ucciso dalla propria moglie e da alcuni colleghi di lavoro, Quaid punterà al Pianeta rosso, unico posto dove troverà le risposte che cerca.

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Alien, recensione

alien []L’astronave da trasporto Nostromo durante il suo viaggio di ritorno per la Terra, viene attirata sull’inospitale planetoide LV-426 da una misteriosa rischiesta di soccorso. Risvegliato l’equipaggio in sospensione l’astronave atterrerà sul pianeta scoprendo un relitto di fattura aliena, e durante una ricognizione al suo interno, una sorta di coltura di uova xenomorfe infetterà Kane (John Hurt) un membro dell’equipaggio.

Ben presto l’organismo che ha infettato Kane, dopo una velocissima gestazione all’interno del suo corpo, ne uscirà uccidendolo e fuggendo nei meandri della labirintica astronave, e mentre il resto dell’equipaggio sotto il comando del capitano Dallas (Tom Skerritt) cercherà il letale clandestino, l’ufficiale scientifico Ash (Ian Holm) cerca di carpirne struttura e natura biologica.

Nel frattempo la creatura aliena comincerà a crescere in tempi rapidissimi, trasformandosi in un letale predatore che uno ad uno infetterà ed ucciderà l’equipaggio che dopo la morte di Dallas è ora sotto la guida del tenente Ripley (Sigourney Weaver). Ripley  si scontrerà ben presto con Ash e gli ordini della Compagnia, mentre lei intende sterminare l’alieno, la compagnia vuole portare l’organismo sulla Terra per studiarne eventuali applicazioni militari.

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A Scanner Darkly: un nuovo modo di fare animazione

Non è passato inosservato, ma non ha fatto neanche il rumore che meritava di fare. A Scanner Darkly è un film realizzato con una tecnica innovativa, basato su un romanzo del mitico Philip K. Dick.

La storia si svolge in America, e più precisamente in California, in un futuro non lontanissimo. La Sostanza M è una droga potentissima, apparentemente di tipo anfetaminico, dalla larghissima e rapidissima diffusione. Protagonista della vicenda è Bob Arctor (Keanu Reeves).

Bob vive in casa con una cricca di sbandati, tutti rigorosamenti tossicodipendenti, che trascorrono le giornate portando avanti progetti e discussioni tra lo sconclusionato e il folle, inseguendo quelle che sono le immagini date dalla dipendenza fortissima da una sostanza, come classicamente la conosciamo.

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