Masters of Horror, Sergio Stivaletti

Oggi spazio horror dedicato a Sergio Stivaletti, uno dei make-up artist italiani più conosciuti e richiesti, collaboratore fidato del regista Dario Argento, negli anni ha esplorato l’arte dell’effetto speciale nella sua interezza, passando dall’utilizzo di make-up tradizionale e trucco prostetico sino all’animatronica, quest’ultima cuore di tanto cinema di genere e purtroppo tecnica quasi del tutto soppiantata dalla CGI.

Stivaletti nutre il suo immaginario con massicce dosi di cinema di genere, inizia riproducendo artigianalmente la stop-motion di Harryhausen, per riuscire con il tempo a frequentare stage con grandi maestri come Rick Baker, premio Oscar per le mutazioni live-action del cult Un lupo mannaro americano a Londra e con lo specialista in zombie Tom Savini.

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I bruttissimi, Squillo

squilloI fratelli Vanzina dopo Sotto il vestito niente in cui facevano il verso al maestro del genere Dario Argento, non mollano e tornano nel 1996 ad approcciarsi al thriller con Squillo. Se la fastidiosa patinatura da magazine d’alta moda non vi era bastata, qui avrete pane per i vostri denti, perchè l’aria da traslucido spottone televisivo con firme e blasonati sponsor che spuntano da ogni dove, toccano vertici da cartellone pubblicitario vivente.

la trama degna di una partita di Cluedo è da manuale del piccolo giallista in erba: un investigatore da Book fotografico interpretato dal modello Raz Degan, che fa rimpiangere l’impermeabile sgualcito e sigaro masticato del mitico tenente Colombo, aiuta la bellona di turno a scoprire chi ha ucciso la sorella, una splendida squillo d’alto bordo, tanto non ci vorrà molto perchè il genio del male aspirante serial-killer ce la metterà tutta per dare una mano.

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The Horror Zone presenta: 10 remix da incubo

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Le colonne sonore dei film horror hanno da sempre colpito l’immaginario di milioni di spettatori, vedi l’ansiogeno tema principale del cult Halloween di Carpenter piuttosto che gli incubi da spartito musicale di Claudio Simonetti e i Goblin, che con Profondo rosso e Suspiria hanno materializzato in notte le fobie e le disturbanti suggestioni del maestro del thriller/horror all’italiana Dario Argento.

Dopo il salto potrete trovare una top ten molto particolare, abbiamo selezionato i miglior remix di famosi temi musicali tratti da pellicole horror, rivisitati in svariate chiavi musicali, dalla techno alla trance-progressive, senza dimenticare rock ed hip hop, potrete ascoltare brani che hanno fatto la storia del genere horror in nuove ed intriganti vesti sonore, che siamo certi apprezzerete. Buon ascolto.

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Demoni, lo splatter made in italy

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Oggi per la nostra consueta rubrica vi proponiamo due film prodotti da Dario Argento che nel vasto panorama horror made in Italy degli annì ’80, e tra la moltitudine di figli illegittimi degli zombie di Romero, vantano un surplus di qualità nella messinscena, con picchi trash notevoli e splatter a iosa.

Ci riferiamo a Demoni e al sequel Demoni 2-l’incubo ritorna entrambi di Lamberto Bava, che oltre ad omaggiare il genere con decine di citazioni, si avvalgono sul piano tecnico dell’esperto di make-up ed effetti speciali Sergio Stivaletti, che senza alcuna paura di strafare, da il via ad una sequela effettacci splatter che vanno dallo spassoso sino all’estremamente creativo, con qualche puntata nel memorabile.

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Michele Soavi: made in horror

il-regista-michele-soavi-90947Michele soavi nasce a milano il 3 Luglio 1957, figlio di una coppia divorziata, il regista verrà influenzato molto dal secondo marito della madre, un pittore che ne indirizzerà la passione verso l’arte, dopo il diploma alcuni corsi di recitazione e l’esordio sul grande schermo nel 1978 con un piccolo ruolo ne Il grande attacco di Umberto Lenzi. Come attore lo vedremo recitare anche in La maschera del demonio, Phenomena e Alien 2 sulla Terra.

Negli anni seguenti lavora con i maestri del cinema horror italiano, Dario Argento, Lucio Fulci, Lamberto Bava e Joe D’Amato, sia in veste d’attore che di aiuto-regista, in questi anni stringerà amicizia con personaggi come Giovanni Lombardo Radice, Daria Nicolodi, Giuliano Gemma e George Eastman.

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Dario e Asia Argento: orrore ed eclettismo

Conosciuto in Italia e non solo come il maestro del brivido, Dario Argento è regista, autore e sceneggiatore che indubbiamente è riuscito in qualche modo a inventare un genere e a legare ad esso il proprio nome.

La sua filmografia comprende quasi esclusivamente film thriller e film horror. Il suo modo di incorniciare l’omicidio, la morte, è talmente idiosincratico e particolare che certamente non si fatica a riconoscerne l’impronta.

Da anni vediamo nelle sue pellicole la secondogenita, Asia Argento, anch’essa valutata dalla critica in modo alternato; la primogenita Fiore Argento non è invece riuscita a raggiungere la medesima popolarità, anche se l’abbiamo vista in Phenomena e, più di recente, ne Il Cartaio.

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Jennifer Connelly

Jennifer Connelly è bellissima, lo era quando ha iniziato la sua avventura nel mondo del cinema, lo è ora, che l’avventura continua, con sempre maggiore entusiasmo. Il suo nome è legato a quello di pellicole come Labyrinth, il film fantastico di Jim Henson del 1986, o a quello di Sergio Leone, che l’ha diretta nel capolavoro C’era una volta in America.

Niente male come inizio, dopo un pre-inizio come modella nel campo della pubblicità; Labyrinth, che sfoggiava un David Bowie in grande spolvero, è un film fantastico, un viaggio in un mondo fantasy i cui tratti inquietanti sono diventati cult.

Collabora, nel 1985, con Dario Argento, recitando accanto a Daria Nicolodi e a Donald Pleasence in Phenomena. Fa uno strano effetto pensarla su un filo diretto che collega un lontano Dario Argento a un certamente più attuale Darren Aronofsky.

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Master of Horror. Dario Argento e il cinema

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino da il via alla retrospettiva Master of Horror. Dario Argento e il cinema, un omaggio dedicato al maestro italiano del brivido, con una rassegna che ne ripercorre la filmografia.

Dario Argento è certamente una maestro che non ha bisogno di grandi presentazioni, anche se in questi ultimi anni ha perso un po’ del suo smalto, abbandonandosi a storie sbagliate e fragiline; il Cartaio, Jenifer, mediometraggio di produzione statunitense, e la Terza madre, di fatto non hanno entusiasmato gli appassionati del genere. I tempi di Profondo rosso, Suspiria e Phenomena sembrano ormai passati.

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