Peter Weir dirigerà il thriller The Keep, Duncan Jones un biopic su Ian Fleming

News e nuovi progetti via Collider e Variety per i registi Peter Weir (The Truman Show) e Duncan Jones (Source Code).

Sarà Peter Weir a dirigere il thriller The Keep. Il film è un adattamento dell’omonimo best seller del 2006 della scrittrice Jennifer Egan. Il film è un racconto in stile gotico con ambientazione contemporanea incentrato su due cugini americani che condividono una preoccupante, ma formativa, memoria del loro passato e si riuniscono per restaurare un castello medievale in Europa centrale.

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The way back, recensione in anteprima

In un gulag siberiano durante la seconda guerra mondiale un gruppo di prigionieri formato da veterani e alcuni nuovi arrivi, chi vittima della dittatura staliniana e che invece criminale di carriera, decide di rischiare il tutto per tutto cimentandosi in una rocambolesca evasione e affrontando la tundra ghiacciata intenzionati a raggiungere il confine con la Mongolia.

Naturalmente il ghiaccio e la fame mieteranno da subito le prime vittime, poi schivando lupi affamati e tempeste di neve il gruppo si approssimerà al confine, ma prima incontrerà una ragazza orfana in fuga che si unirà a loro. Purtroppo il cammino per la tanto agognata libertà sarà ancora molto lungo perchè anche la Mongolia nel frattempo è finita in mano alla dittatura comunista e le epurazioni a sfondo religioso hanno mietuto il loro debito di sangue, con monaci buddisti massacrati e templi e monasteri messi a ferro e fuoco.

Il gruppo coeso nella sua disperante voglia di raggiungere l’agognata libertà però non ha alcuna intensione di mollare, l’idea folle è di attraversare il deserto del Gobi, le pendici dell’Himalaya e approdare in Tibet e li ad attenderli, per quelli che saranno sopravvissuti, il confine indiano al di la del quale la libertà sara davvero tangibile.

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Oscar 2011, Miglior makeup: chi vincerà?

Ancora una categoria tecnica per quest’oggi nell’ambito del nostro excursus pre-Oscar 2011 sui nominati dell’Academy che quest’anno si contendono la prestigiosa statuetta, ci occupiamo in questo caso dei nominati al miglior makeup, che dopo una prima cernita che vedeva sette papabili al tris di posti finale, tra cui spiccavano il notevole Alice in Wonderland ed inspiegabilmente anche il mediocre Jonah Hex comunque entrambi cassati in dirittura d’arrivo, quest’anno punta decisamente al tradizionale con il drammatico The way back storia vera di un’evasione da un Gulag sul finire degli anni ’30, l’adattamento del best seller La versione di Barney e infine un’intrigante deriva gotica regalata dal sottovalutato remake-horror di Joe Johnston Wolfman.

Andiamo per ordine iniziando da The way back, il regista Peter Weir per il makeup di questa coinvolgente storia vera si affida al terzetto di specialisti Edouard F. Henriques, Gregory Funk e Yolanda Toussieng tutti con un curriculum impressionante, per Henriques oltre all’imminente cinecomic Thor, crediti anche per il sequel Transformers 2 e i due Batman di Schumacher, Funk che si diletta anche come stunt ed attore ha invece curato il Superman di Singer e il remake anni ’90 de La notte dei morti viventi, diretto dal collega Tom Savini, infine il reparto parrucco è affidato alla Toussieng, hair stilist per John Travolta in Hairspray: Grasso è bello e The Punisher nonchè  creatrice delle acconciature per Edward mani di forbice di Tim Burton.

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10 film con Russell Crowe

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Da domani nelle sale italiane approda il Robin Hood di Ridley Scott con Russell Crowe e per l’occasione abbiamo voluto dedicare, a regista e protagonista del film, due top ten con quei film che secondo noi rappresentano le loro migliori performance che tra l’altro in alcuni casi coincidono, visto che Scott ha una palese inclinazione artistica per la star australiana.

Dopo la classifica dedicata ai 10 migliori film di Ridley Scott, oggi vi proponiamo le 10 migliori pellicole interpretate da Russell Crowe che ricordiamo nasce a Wellington in Nuova Zelanda il 7 aprile 1964 e dopo alcune apparizioni televisive debutta sul grande schermo nel 1990 nel dramma bellico Giuramento di sangue di Stephen Wallace, anche se il primo ruolo importante arriverà due anni dopo nell’action-drama di Geoffrey Wright Skinheads.

Dopo il salto la nostra personale top ten in cui naturalmente non possono mancare ne Il gladiatore di Ridley Scott, pellicola che l’ha reso definitivamente carismatica star mondiale, facendogli conquistare il suo primo Oscar, ne tantomeno la sua migliore performance attoriale, la biopic A beautiful mind di Ron Howard che ci ha fatto scoprire un talento ancora inespresso e una dedizione per la caratterizzazione degna dei più grandi nomi di Hollywood, performance che gli ha fruttato un Golden Globe, un BAFTA e una nomination agli Oscar nel 2001, battuto sul filo di lana dal cattivissimo poliziotto Denzel Wahington di Training Day.

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Daybreakers-L’ultimo vampiro, colonna sonora

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La fantascienza incontra il vampire-movie quest’oggi per lo spazio dedicato alle colonne sonore, ci occupiamo di Daybreakers-L’ultimo vampiro dei fratelli Spierig, filmaker australiani alla loro seconda prova sul grande schermo dopo lo splatter demenziale Undead.

Gli Spierig sfornano un film di fantascienza a tinte horror di grande impatto visivo e con protagonisti vampiri di ultima generazione, ormai razza dominante sulla Terra a seguito di una devastante epidemia. Look alla Matrix e suggestioni da cinefumetto, vedi Blade ed Underworld. Gli Spierig si affidano per lo score al pluripremiato compositore Christopher Gordon, all’attivo molti cortometraggi, miniserie tv, e una colaborazione per l’epico Master and Commander di Peter Weir.

Dopo il salto le 16 tracce da ascoltare con il singolo/cover Running up to the hill dei Placebo estratto dell’album del 2007  Covers. In coda al post anche due video musicali. Buon ascolto.

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L’attimo fuggente, recensione

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Vermont 1959, Nell’austera accademia maschile di Welton dove le regole severe e la disciplina ferrea sono all’ordine del giorno, piomba l’estroverso professore di letteratura John Keating (Robin Williams) che come un fulmine a ciel sereno ribalta le regole della scuola e l’approccio al programma e all’insegnamento, sobillando il lato cretivo ed anticonformista dei suoi studenti.

Il miglior veicolo per la conoscenza senza inutili lacci e lacciuoli formali viene dalla poesia e dalla letteratura, autori come Whitman ed Emerson saranno i più adatti per coinvolgere e catturare l’attenzione dei ragazzi, che non solo si sentiranno spinti a crearsi delle opinioni proprie, ma cercheranno di cambiare il loro approccio al quotidiano.

Cinque degli allievi di Keating rimarranno affascinati da alcuni racconti del professore che parlano di un gruppo chiamato La setta dei poeti estinti e si riuniranno nottetempo per emularne le gesta, declamando poesie e scambiandosi libri e manoscritti.

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Master and Commander-Sfida ai confini del mare, recensione

master_and_commander_the_far_side_of_the_world []1805 l’imponente vascello della marina britannica Surprise guidato dal capitano Jack lucky Aubrey (Russell Crowe) in navigazione al largo delle coste del Brasile, riceve l’ordine di intercettare uno dei più potenti vascelli della marina francese l’Acheron, che potrebbe rappresentare la chiave di svolta nella guerra di Napoleone contro l’Inghilterra.

Durante il viaggio vitale e decisiva sarà l’amicizia che si instaurerà tra il capitano e il medico di bordo, che non parca di scontri e feroci discussioni, permetterà ai due uomini di godere di una prospettiva diversa sugli eventi nei momenti più delicati e decisivi dello scontro in mare aperto.

Aubrey è perfettamente consapevole della differenza di potenza di fuoco e stazza che differenzia il suo vascello, nettamente inferiore, da quello della marina francese, ma questo non fermerà il capitano coraggioso che ligio al dovere, e consapevole dell’importanza tattica che quella missione avrà sugli esiti della ,accetterà la sfida iniziando una partita a scacchi tra le onde all’insegna della tattica e dell’arguzia stretegica, peculiarità che fanno del capitano della Surprise uno dei migliori ufficiali della marina inglese.

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Drew Barrymore, Eddie Murphy, Jim Carrey, Peter Weir, Kevin Munroe: novità

Diamo un veloce sguardo alle novità in arrivo da hollywood cominciando dalla più succolenta: Drew Barrymore potrebbe essere la regista di Eclpise, il terzo episodio della saga vampiresca giovanile, cominciata con Twilight. La notizia non è ancora ufficale, ma la Summit Entertainment deve decidere in fretta visto che ha deciso di far uscire il terzo episodio nel 2010.

In Lousiana sono cominciate le riprese del nuovo film di Dylan Dog, intitolato Dead of Night e diretto da Kevin Munroe. Ad interpretare l’investigatore dell’incubo è stato scelto Brendan Routh.

Sono cominciate anche le riprese di The Way Back, il nuovo film di Peter Weir, basato sul libro Tra noi e la libertà di Slavomir Rawicz, che racconta della fuga dello stesso Rawicz da un gulag siberiano in compagnia di altri sei compagni. Nel film recitano Colin Farrell, Jim Sturgess, Ed Harris e Saoirse Ronan.

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L’attimo fuggente miglior film scolastico!

Che L’attimo fuggente sia un bel film, è dimostrato dall’Oscar per la sceneggiatura e dall’affetto che il pubblico ha sempre dimostrato nei confronti dell’opera di Peter Weir, ma è di oggi la notizia della sua vittoria nel sondaggio, indetto da Teachers Tv, come miglior film di ambito scolastico di sempre.

Dead poets society, di cui è protagonista magistrale Robin Williams (nominato come miglior attore protagonista), ha battuto la concorrenza di Kes, diretto da Ken Loach nel 1969, il recente School of Rock, di Richard Linklater, con Jack Black e Breakfast Club di John Hughes.

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