Lo scorso 11 giugno a Reggio Emilia ha aperto i battenti la nona edizione dell’Asian Film Festival, quest’anno fino al 18 giugno oltre 30 le pellicole in cartellone provenienti da Cina, Giappone, Corea del Sud e Hong Kong, una retrospettiva dedicata al regista Peter Chan con la proiezione in anteprima di Wuxia aka Swordsmen e l’assegnazione al regista dell’annuale premio alla carriera, naturalmente immancabile il consueto punto sul cinema emergente di Malesia, Taiwan, Singapore e Vietnam.
Il direttore artistico del festival, Antonio Termenini ha presentato il programma del festival:
La Provincia di Reggio Emilia, Presidenza e Assessorato alla Cultura, hanno fortemente sostenuto il progetto di questa Rassegna di Cinema Orientale, che la Fondazione che dirigo propone assieme all’Associazione Cineforum Robert Bresson. Un festival cinematografico a Reggio Emilia è un evento di assoluta novità. Lo è tanto più in quanto porta in rassegna una produzione cinematografica di grande fascino e innovazione, oltre che di ricerca sapientemente radicata nella tradizione. La rassegna si inserisce in un percorso che la Fondazione ha intrapreso quest’anno, portando a Reggio Emilia la mostra sugli esordi artistici nell’ambito della fotografia di Stanley Kubrick (Visioni e finzioni, dal 7 maggio al 24 luglio) e che proseguirà con la grande esposizione del Maestro giapponese Shozo Shimamoto, in programma a Palazzo Magnani il 24 settembre.