Dopo un prologo in cui il T-virus miete le sue prime vittime e si espande a macchia d’olio trasformando la popolazione in un’orda di famelici zombie geneticamente modificati, assistiamo all’assalto della sede giapponese della Umbrella Corporation da parte di Alice (Milla Jovovich) e il suo team di letali cloni che affrontano in uno scontro all’ultimo sangue lo spietato Albert Wesker (Shawn Roberts), scagnozzo OGM al servizio della tentacolare corporation scientifica.
Mentre le copie di Alice verranno sterminate insieme alle guardie di sicurezza dell’edificio, quest’ultima avrà uno scontro con Wesker mentre in fuga distruggerà la sede dell’Umbrella e renderà inoffensiva Alice con un’iniezione di antivirus mirata a privare la temibile avversaria dei suoi poteri in costante evoluzione.
Un salto temporale in avanti ci porta tra i ghiacci dell’Alaska dove Alice ritrova Claire Redfield (Ali Larter) mentre è in cerca dell’Arcadia, fantomatica colonia in cui il T-virus non è arrivato e dove si sarebbero riuniti i superstiti del contagio globale, ma Arcadia in realtà non è in Alaska, ma a Los Angeles e non si tratta di un luogo, ma di una nave ancorata al largo della costa californiana. Il problema è che La città degli angeli prolifera di morti viventi e raggiungere l’Arcadia si rivelerà una vera impresa.
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