Parlami d’amore, recensione

In una piovosa notte romana due anime tormentate in cerca di conforto avranno un’incidente d’auto, la depressa e farmaco-dipendente Nicole (Aitana Sánchez-Gijón) incastrata in una vita che sembra non appartenerle più e un matrimonio affossato dalla routine e l’irrequieto, ma romantico Sasha (Silvio Muccino), appena sfrattato da una comunità di recupero dove è stato cresciuto da genitori tossicodipendenti. Nicole si addormeterà al volante investendo l’auto di Sasha e quasi uccidendo un cane, ma questo catastrofico incontro-scontro servirà ai due per conoscersi ed iniziare un rapporto d’amicizia.

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Cinema Italiano 2008: non solo Gomorra

Insomma insomma, che anno difficile questo 2008! E quanto cinema ci siamo visti, a volte nostro malgrado, devo dire; mi è accaduto spesso, infatti, il venerdi sera, di andare al cinema ed essere imbarazzato nel constatare che niente suscita realmente quella spinta motivazionale alimentata sicuramente da una rosa sempre variopinta di scelte possibili!

Col cinema italiano, poi, si deve andare particolarmente cauti; non che abbia alcunchè in meno rispetto al cinema d’oltralpe, semplicemente si tratta secondo me di un genere a sè, per lo meno è come lo vivo io, anche se una simile affermazione banalizza il mio pensiero.

Ad ogni modo, iniziamo ricordando Amore Bugie e Calcetto di Luca Lucini, e Caos Calmo, di Antonello Grimaldi, con Nanni Moretti; entrambi hanno fatto parlare di sè per motivi assolutamente diversi.

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Favino, Muccino, Santamaria, Vaporidis, Germano, un successo tutto italiano

Di cinema italiano se ne parla e se ne continuerà a parlare all’infinito. Sarà per la miriade di festival che il nostro bel Paese programma; da Venezia a Roma fino ad arrivare a Torino dove tra qualche settimana prenderà il via la seconda della ventiseiesima edizione del Torino Film Festival, diretta da Nanni Moretti.

Proprio in virtù del cinema di casa nostra, quest’oggi vogliamo dare lustro o perlomeno conto, a cinque giovani attori, chi più o chi meno emergenti, ma tutti sulla cresta dell’onda, che hanno fatto e continuano imperterriti a far impazzire le adolescenti, non solo partenopee, con le loro interpretazioni, a volte sarcastiche e perfino effimere, ma pur sempre di grande qualità.

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