In un gulag siberiano durante la seconda guerra mondiale un gruppo di prigionieri formato da veterani e alcuni nuovi arrivi, chi vittima della dittatura staliniana e che invece criminale di carriera, decide di rischiare il tutto per tutto cimentandosi in una rocambolesca evasione e affrontando la tundra ghiacciata intenzionati a raggiungere il confine con la Mongolia.
Naturalmente il ghiaccio e la fame mieteranno da subito le prime vittime, poi schivando lupi affamati e tempeste di neve il gruppo si approssimerà al confine, ma prima incontrerà una ragazza orfana in fuga che si unirà a loro. Purtroppo il cammino per la tanto agognata libertà sarà ancora molto lungo perchè anche la Mongolia nel frattempo è finita in mano alla dittatura comunista e le epurazioni a sfondo religioso hanno mietuto il loro debito di sangue, con monaci buddisti massacrati e templi e monasteri messi a ferro e fuoco.
Il gruppo coeso nella sua disperante voglia di raggiungere l’agognata libertà però non ha alcuna intensione di mollare, l’idea folle è di attraversare il deserto del Gobi, le pendici dell’Himalaya e approdare in Tibet e li ad attenderli, per quelli che saranno sopravvissuti, il confine indiano al di la del quale la libertà sara davvero tangibile.