Attori, registi e produttori più ricchi di Hollywood nel 2010: domina James Cameron

Quali sono le star del cinema, attori, produttori e registi, che hanno incassato di più nel 2010? La risposta ci viene data da Vanity Fair che stila una classifica delle quaranta personalità che hanno guadagnato di più (non vengono considerati gli introiti derivanti da pubblicità o dalla televisione e i profitti dei DVD sono stime).

Il Paperon De Paperoni del cinema a stelle e strisce è James Cameron, che in un anno si è portato a casa ben 257 milioni di dollari. A distanza siderale si posizionano Johnny Depp, secondo con 100 milioni di dollari, e Steven Spielberg, terzo con ottanta milioni di dollari. Superano i trenta milioni i primi dieci della classifica.

Le sorprese più grandi sono Todd Phillips (regista di Un weekend da leoni), ottavo con 34 milioni, e Oren Peli (iregista di Paranormal Activity e produttore di Paranormal Activity 2), sedicesimo con 26,5 milioni di dollari. Taylor Lautner, nono, incassa più del suo collega di saga (Twilight) Robert Pattinson, quindicesimo. Quest’ultimo è superato anche da Kristen Stewart, tredicesima, nonché attrice che ha incassato di più di Hollywood.

Dopo il salto potete leggere la classifica completa.

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Paul Haggis per Third Person, Oran Peli per Eliza Graves, Trevor Cawood dirigerà Apollo 18, James Franco in The Bourne Legacy?

Paul Haggis potrebbe dirigere Third Person, un drammatico corale dark e cupo dedicato alle relazioni moderne, incentrato su tre coppie le cui storie si incrociano in un secondo momento. Il film dovrebbe essere girato a New York, Roma e in una terza città da individuare.

Oren Peli siederà dietro la macchina da presa di Eliza Graves, l’horror ispirato a Il sistema del Dr. Catrame e del prof. Piuma di Edgar Allan Poe. La sceneggiatura, scritta da Joe Gangemi, racconta la storia di un laureato in medicina che accetta di lavorare in un ospedale psichiatrico che solo in un secondo momento scopre essere gestito dai pazienti.

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Inception 2 e Paranormal Activity 3, Warner e Paramount già al lavoro?

Sono di questi ultimi giorni un paio di news, una è per il momento è poco più di una voce, mentre l’altra è più concreta, che parlerebbero di imminenti sequel per i due recenti campioni d’incasso Inception di Chris Nolan e Paranormal Activity 2 di Tod Philips.

Chiaramente nessuna sorpresa viste le cifre impressionanti che questi due titoli, Inception per la Warner e Paranormal activity 2 per la Paramount, hanno portato nelle casse delle due major, in special modo l’exploit della pellicola diretta da Philips che con un budget di 3 milioni di dollari ne incassa ad oggi oltre 61,  accaparrandosi nel frattempo il record assoluto per il miglior esordio horror di sempre.

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Paranormal Activity, i finali alternativi

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Mentre è appena sbarcato nelle sale l’horror fatto in casa di Oren Peli Paranormal Activity, dal budget miserrimo e incassi stratsferici,  noi vi vogliamo parlare dei famigerati finali alternativi, uno dei quali secondo le solite leggende metropolitane sarebbe stato suggerito nientemeno che da Steven Spielberg non convinto da quello scelto da Peli, che tra parenrtesi è quallo che noi preferiamo.

Il primo finale, l’originale, è quello che è circolato nei vari festival e rassegne cinematografiche durante la prima apparizione della pellicola, il secondo è quello girato ex-novo alla The Ring che circola nelle nostre sale, e il terzo dovrebbe essere uno dei finali alternativi girati da Peli in originale e poi scartato in fase di montaggio.

Dopo il salto la descrizione dei tre finali e video, quindi chi non ama gli spoiler è avvisato.

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Paranormal Activity, recensione

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Finalmente sbarca in Italia Paranormal Activity uno degli ultimi fenomeni horror di massa made in USA, e sula scia del sopravvalutato The Blair Witch Project crea un tam tam mediatico che moltiplica miracolosamente il miserrimo budget investito dal giovane filmaker israeliano Oren Peli, che mr. Hollywood Steven Spielberg fiutato l’affare mette subito sotto contratto.

La trama è tanto semplice quanto classica nel suo pescare dal repertorio dell’horror a sfondo demoniaco vedi L’esorcista, miscelandolo con il filone delle case infestate vedi Amityville Horror e affini. Una coppia di ragazzi trasferitasi in una nuova casa decide di registrare con una videocamera le incursioni notturne di un non bene identificata entità demoniaca.

Il demone molestatore dopo una fase di riscaldamento con qualche fastidioso effetto poltergeist con tanto di tonfi, suoni gutturali e passeggiate notturne, insomma tutto il repertorio da spiritello burlone, prendera presto confidenza e comincerà ad accampare diritti sulla formosa coinquilina.

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La trama di Area 51 e Monopoli, nuovi dettagli su Rambo 5 e Saw VII

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Rambo 5. Cambio di storia per il quinto capitolo della saga con Sylvester Stallone. Il film non si ispirerà più al romanzo Hunter, ma racconterà ben altro: Rambo andrà al confine (probabilmente in Messico) in una città violenta dove molte giovani donne sono scomparse.

Monopoli. Il Los Angeles Times ha scoperto che il produttore Frank Beddor ha scritto la trama del film che si basa sul noto gioco, due anni fa: il personaggio principale, un agente immobiliare con scarsa soddisfazione, amante del gioco di Monopoli, è intenzionato a battere il record mondiale della più lunga partita a Monopoli di sempre. Durante una partita lasciata a metà, l’uomo lancia una carta possibilità sul tavolo e va a dormire. Quando si sveglia, l’uomo si ritrova in un universo parallelo chiamato Monopoly City. Per tornare a casa il protagonista dovrà battere i fratelli Parker al gioco. Il film, che riproporrà tutti gli elementi caratterizzanti del gioco (l’auto d’epoca , il cavallo, la cariola e lo zio Pennybags) e cercherà di far riflettere lo spettatore sulla vita.

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Paranormal Activity, il fenomeno

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Eccoci pronti a curiosare in uno dei fenomeni della stagione cinematografica americana, Paranormal Activity film dal budget imbarazzante, ma dalle potenzialità infinite, almeno a detta di Steven Spielberg che intuendo le capacità dell’esordiente Oren Peli ha già opzionato il regista per la sua Dreamworks.

Incassi stratosferici, code impressionanti di fronte ai cinema, tam tam sul web e singole proiezioni notturne hanno creato curiosità, permettendo a questo minuscolo film costato 15.000 dollari di ripetere l’exploit del famigerato The Blair Witch Project, mockumentary horror un tantinello sopravvalutato che ha fatto sfracelli al botteghino, 250 milioni di dollari di incasso a fronte di un investimento di soli 60.000 dollari.

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