Non ti muovere, recensione

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Timoteo (Sergio Castellitto) è un chirurgo che si ritrova in ospedale la figlia quindicenne in fin di vita a causa di un incidente stradale, le ore d’attesa che lo separano dall’esito di un operazione che potrebbe devastarne la vita lo costringe a riflettere sul suo passato, sugli errori commessi, sui segreti celati.

Così tra preghiera e confessione inizia un viaggio a ritroso nel tempo, un fiume in piena di ricordi e sensazioni scatenato dalla vista di Italia (Penelope Cruz), una donna che l’uomo ha conosciuto anni prima e con la quale all’epoca ha instaurato un ambiguo e deviante rapporto nato da una violenza, donna di cui Timoteo finirà per innamorarsi, ma verso la quale prova un forte disagio e senso di colpa che lo porteranno a decidere di lasciarla definitivamente per tornare da Elisa (Claudia Gerini), la sua sin troppo perfetta moglie borghese.

Timoteo si troverà però ad un bivio quando scoprirà che entrambe le donne, moglie e amante aspettano un figlio da lui, un dilemma che dilanierà l’uomo, attratto dalla passionalità di Italia e dal suo essere così diversa dalla moglie con tutta la sua carica di sensualità e i doveri coniugali, di marito e futuro padre di famiglia.

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Giffoni Experience 2009: tredicesima giornata

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Ieri è toccato all’attore Elio Germano raccontarsi a fan e giornalisti, mattatore assoluto del red carpet, ha mostrato senza remore non poche perplessità sul sistema produttivo del cinema italiano, puntando il dito sulla mancanza di coraggio nel voler rischiare su storie e giovani autori alternativi, ma anche sul pubblico che si lascia troppo guidare verso scelte commerciali rassicuranti.

l’attore reduce dal set dell’ultimo film di Daniele Lucchetti, sarà presto sugli schermi con il musical Nine del regista Rob Marshall. Ieri anche la proiezione e premiazione del commovente Il film dei sogni, toccante documentario realizzato con i piccoli degenti dell’ospedale S. Gerardo di Monza, oltre ad una meritata e commossa standing ovation, il mediometraggio si è guadagnato  il premio Gifffoni Experience 2009 per il sociale.

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Angela Finocchiaro: l’irresistibile leggerezza dell’essere

Angela finocchiaro rappresenta con la sua ironia mista a fragilità la combattività dell’animo femminile, l’attrice si cala in ogni suo personaggio donandogli una leggerezza e al contempo uno spessore che stupiscono. Tra tv, teatro e cinema riesce a spaziare nei generi, attraversando questi tre mondi così diversi e donandoci personaggi ed emozioni ogni volta diversi e ogni volta sorprendenti.

Angela Finocchiaro nasce a Milano il  20 Novembre 1955, durante gli anni ’70 il teatro assorbe e catalizza il suo talento, grazie alla compagnia Quelli di Grock, fondata con Maurizio Nichetti (Ladri di saponette), l’attrice mette a punto una serie di personaggi stralunati dalla forte connotazione comica e dall’impronta surreale. Quando Nichetti farà il salto dal palcoscenico al grande schermo, lei lo seguirà diventando coprotagonista di Ratataplan (1979) e Ho fatto splash (1980)

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