HKIFF 2010, Hong Kong International Film Festival

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E’ indubbio che il cinema orientale sia artisiticamente tra i più prolifici di questi ultimi anni, una creatività che si è lentamente creata un mercato di nicchia anche anche nel nostro paese con il determinante supporto del  mercato home-video e il proliferare di un piccolo esercito di cultori del cinema di genere proveniente da Cina, Giappone e Corea, con una crescita in questi ultimi anni anche del cinema thailandese.

Seguendo questo trend oggi vi segnaliamo una delle più importanti rassegne cinematografiche cinesi, l’Hong Kong Film Festival,che anche quest’anno dal 21 marzo al 6 aprile in occasione della sua trentaquattresima edizione, è pronta a dare un’ampia panoramica del mercato orientale, senza dimenticare tutta una serie di tributi ed omaggi a grandi personalità artistiche che hanno fatto la storia della cinematografia cinese.

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Nicolo Donato: fotografia, moda e nazisti gay

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Bisogna dire che esordire con un’opera prima che parla di gay fieramente nazisti con tutte le contraddizioni e le nevrosi annesse, e presentarlo in una prestigiosa vetrina come quella del Festival di Roma, dimostra un indubbio coraggio da parte del regista Nicolo Donato, cineasta italo-danese classe 1974 con alle spalle studi artistici, fotografia, moda e cortometraggi.

Nicolo donato nasce a Copenaghen, nel 2001 frequenta il Copenaghen Media School Rampen dove approfondisce il suo background studiando arte e fotografia, nel 2002  il futuro regista scopre un’nclinazione per l’immagine in movimento grazie a due video promozionali girati per un’agenzia di moda.

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Festival di Roma 2009, tutti i vincitori

Broderskab foto Clinton Gaughran.ashx

Alla kermesse romana vittoria a sorpresa di Brotherhood sul favorito L’uomo che verrà. Coraggiosa la scelta della giuria del Festival di Roma di assegnare il Marc’Aurelio d’oro ad un film dal contenuto così forte e trasgressivo: il regista italo danese Nicolò Donato racconta la storia d’amore impossibile tra due giovani neonazisti imprigionati in un’ideologia deviata, che ne soffoca sentimenti ed istinti primari.

L’uomo che verrà di Giorgio Diritti conquista comunque il podio aggiudicandosi non solo il prestigioso Marc’Aurelio d’argento della giuria, ma anche il premio collaterale, La meglio gioventù e il premio del pubblico.

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