E’ morto l’attore Farley Granger

Si e’ aspento in quel di New York all’età di 85 anni l’attore Farley Granger famoso per aver interpretato due classici di Alfred Hitchcok, Nodo alla gola (1948) e L’altro uomo (1951), ma anche per il ruolo dell’ambiguo tenente austriaco Franz Mahler nel film di Luchino Visconti Senso (1954) in cui recitava al fianco di Alida Valli.

Granger classe 1925 nasce nella popolosa cittadina californiana di San Josè, la sua famiglia piuttosto agiata nel ’29 subisce i nefasti effetti della Grande depressione, in seguito si trasferisce ad Hollywood dove il padre grazie ad un impiego presso un ufficio di collocamento conosce attori ed agenti che contribuiranno a dare il primo impulso alla carriera dell’attore in erba.

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Il re dei re, recensione

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Anno 63 A.C. Gerusalemme è conquistata da Pompeo e le sue legioni, in questo tumultuoso periodo la Giudea diventa dominio romano, Erode il grande sale al trono e la ribellione contro l’impero viene soffocata nel sangue.

Frattanto in quel di Betlemme il falegname Giuseppe e la moglie Maria, in attesa del loro primogenito, e giunti in città per il censimento saranno costretti a rifugiarsi per la notte in una stalla dove al cospetto di Magi e adoranti  pastori nascerà il futuro Messia Gesù, nascita accolta con terrore da Erode che ordinerà ai suoi centurioni la strage di tutti i nascituri costringendo Maria e Giuseppe a fuggire in Egitto.

La coppia con figlio al seguito torna in Giudea dopo la morte di Erode, sul trono c’e il figlio Antipa degno erede di suo padre per crudeltà ed ambizione, nel frattempo Gesù appena dodicenne verrà coperto dal soldato Lucio accortosi che il ragazzino è sfuggito al massacro di Betlemme, ordinando a Giuseppe di farlo censire.

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Torino Film Festival 2009, quinto giorno

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Giro di boa per la ventisettesima edizione del Torino Film Festival, quinta giornata e si prosegue con il duplice omaggio ai cinesti Nagisa Oshima e Nicholas Ray, oggi per la gioia dei cinefili presenti alla rassegna torinese una delle pellicole più conosciute dal grande cineasta giapponese, Tabù/Gohatto. Oshima, egli stesso discendente di una famiglia di samurai, mostra uno sguardo inedito su questa casta di guerrieri ormai sul viale del tramonto esplorando la tematica omosessuale.

Anche per Nicholas Ray un grande classico, Johnny Guitar atipico melodramma western con Joan Crawford, ancora un genere da grande studios riletto e rivisitato dal cineasta americano in chiave politica, divenuto in seguito fonte di ispirazione per intere generazioni di cinefili e cineasti.

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Torino Film Festival 2009, terzo giorno

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Proseguiamo il nostro escursus nel cinema d’autore attraverso il programma del Torino Film Festival giunto alla terza giornata.

Prima di dare una scorsa al programma vi ricordiamo velocemente le sezioni di cui si compone la rassegna:

27 TORINO: la sezione principale, 16 le pellicole in concorso.

FESTA MOBILE: attese anteprime, pluripremiate pellicole per una vetrina che omaggia il grande cinema internazionale.

RAPPORTO CONFIDENZIALE: sezione monografica dedicata al regista danese Nicolas Winding Refn con 8 pellicole che comprendono la trilogia Pusher.

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Torino Film Festival 2009, secondo giorno

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Anche questa nuova edizione del Torino Film Festival sembra seguire il tradizionale percorso del cinema indipendente e d’autore nel senso più ampio e nobile del termine, omaggiando non solo i grandi cineasti che negli anni hanno solcato un percorso creativo parallelo alla grande distribuzione, ma anche alle nuove leve pronte ad affrontare tutte le difficoltà che un tale percorso riserva.

Quindi il regista Gianni Amelio nel segno di questa percezione alternativa del fare cinema e sulla scia del suo predecessore Nanni Moretti, ha costruito un cartellone di eventi e proiezioni ad hoc, a partire dal film d’apertura proiettato ieri, la biopic ed opera prima Nowhere Boy, infanzia ed adolescenza del Beatles John Lennon raccontata dalla esordiente Sam Taylor Wood, che esordisce con una pellicola che racconta la gioventù di un Lennon tra la severità di una zia che lo ha cresciuto e la riscoperta di una madre ritrovata che gli svela le meraviglie del rock’n’roll ed i film di Elvis.

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Torino Film Festival 2009, apre Nowhere Boy, il film sull’adolescenza di John Lennon

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La ventisettesima edizione del Torino Film Festival, diretta da Gianni Amelio, sarà aperta dall’anteprima internazionale di Nowhere Boy, il film diretto da Sam Taylor Wood, tratta dal libro Imagine: Growing Up whit My Brother John Lennon di Julia Baird, la sorellastra.

Il film, che racconta l’adolescenza di John Lennon, un quindicenne di Liverpool diviso tra l’amore per la zia tradizionalista che l’ha cresciuto e la madre, appassionata di rock, che ha appena ritrovato, è interpretato da Kristin Scott Thomas (la zia), Anne-Marie Duff (la madre), Aaron Johnson (John Lennon), Thomas Sangster (Paul McCartney) e Sam Bell (George Harrison).

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Wim Wenders: visioni d’autore

Scrivere di Wim Wenders non è facile, limitarsi ad una freddo elenco stracolmo di date e titoli ridurebbe non poco l’importanza di questo cineasta, quindi una piccola premessa e’ doverosa per descrivere questo artista, attento osservatore dell’umanità e del suo più etereo contenuto, l’anima, acuto testimone dell’evoluzione, visionario che esplora sentimenti e animo umano attraverso una dicotomia che riflette l’intero spettro delle emozioni umane, un binomio che coincide con l’inizio e la fine: la vita e la morte. E’ chiara la profondità artistica di questo regista che anche nei suoi lavori meno incisivi, ci riferiamo alle ultime produzioni, rimane un maestro indiscusso ed uno sperimentatore sempre all’avanguardia nonchè profondo conoscitore del mezzo cinematografico e dei suoi segreti.

Dobbiamo, per dovere di completezza, ricordare che Wim Wenders nasce a Dusseldorf in Germania il 14 agosto 1945, figlio di un medico, dopo il diploma, l’idea è di seguire le orme paterne, si iscrive alla facoltà di medicina, che abbandona quasi subito.Segue repentino trasferimento in quel di Parigi dove frequenta una scuola di cinema ed apprende i rudimenti della narrazione su pellicola, è il 1966, passano alcuni mesi e il regista torna in patria e frequenta una scuola di cinema locale, la IDHEC, in questo periodo che va dal 1967 al 1970 si occupa anche di critica cinematografica e scrive per alcune riviste, nascono i primi esperimenti, cortometraggi, diciamo esplorativi e figli dei tempi, gira così dal 1967 al 1969: Scenari, Lo stesso giocatore spara di nuovo, Città d’argento, Film sulla polizia, Alabama 2000 anni luce.

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