Silvio Forever, conferenza stampa

Ieri si è tenuta a Roma la conferenza stampa di Silvio Forever. Presenti all’incontro c’erano i registi Roberto Faenza e Filippo Macelloni, gli sceneggiatori Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo e l’attore Neri Marcorè.

Dopo il salto potete leggere cosa hanno raccontato del film e come hanno risposto alle domande dei giornalisti i diretti interessati. Il film uscirà venerdì al cinema.

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The Tourist, recensione in anteprima

La fascinosa Elise Clifton Ward (Angelina Jolie) è la compagna di un ricercato internazionale, tale Alexander Pearce che ha sottratto centinaia di milioni evadendo il fisco e facendo fesso nientemeno che uno dei boss più temuti e potenti d’Europa che non vede l’ora di poter regolare i conti con il latitante.

Il problema per l’Interpol e della la task force guidata dall’agente Acheson (Paul Bettany) nonchè del boss è che Pearce è uccel di bosco da oltre due anni e si vocifera che grazie ad un mucchio di soldi ed un chirurgo compiacente il suo viso sia stato chirurgicamente alterato rendendolo praticamente irriconoscibile.

La tanto agognata occasione per Acheson, vessato quasi quotidianamente dal suo superiore l’ispettore capo Jones (Timothy Dalton) stanco di buttar quattrini per un caso che sembra diventato una barzelletta, arriva durante uno dei tanti pedinamenti che vedono soggetta la fascinosa Elise, Pearce la contatta con una lettera consegnata da un fattorino in quel di Parigi, lettera in cui gli chiede di prendere un treno per Venezia quella sera stessa e trovare negli scompartimenti un uomo che gli possa assomigliare fisicamente e far credere agli agenti che la pedinano che sia il vero Pearce.

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La seconda notte di nozze, recensione

Siamo in Italia, è appena terminata la seconda guerra mondiale, il paese cerca di ricomporre i cocci di una democrazia a lungo agognata, e di ricucire dissidi all’apparenza insanabili tra le macerie di un paese con ancora tanta voglia di ricominciare a vivere.

E’ in questo contesto che assistiamo alla partenza forzata della vedova Liliana (Katia Ricciarelli), costretta a lasciare la sua amata Bologna a causa di grossi problemi economici, cosi il figlio Nino (Neri Marcorè) la convince a trasferirsi in Puglia dove risiede un loro parente.

L’arrivo della bella vedova nella masseria di famiglia creerà qualche problema agli occupanti, tra questi il cognato di Liliana, il timido e fragile Giordano (Antonio Albanese), da sempre innamorato di lei e alle due zie di quest’ultimo, Suntina (Angela Luce)  ed Eugenia (Marisa Merlini), che hanno nutrito sempre ostilità  nei confronti della famiglia di Liliana e che le daranno parecchio filo da torcere.

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Il cuore altrove, recensione

la-locandina-di-il-cuore-altrove-7476Anni ’20, Nello (Neri Marcorè) è un professore di letteratura latina, figlio di Cesare (Giancarlo Giannini) un ricco imprenditore romano preoccupato per il ritardo del figlio, ormai trentacinquenne, nel trovare una moglie e regalargli degli eredi che gli possano permettere di portare avanti l’azienda di famiglia, una prestigiosa sartoria specializzata in abiti talari.

Cosi Nello si ritrova di punto in bianco in quel di Bologna, dove il padre gli ha trovato un lavoro, un alloggio e dove spera che il figlio faccia l’incontro galeotto che lo porti in fretta all’altare. Nello, che vive nella pensione della signora Arabella (Sandra Milo) e divide la stanza con il barbiere napoletano Domenico (Nino D’angelo), detto Nino, conosce Angela (Vanessa Incontrada), una bella ed esuberante ragazza non vedente di cui s’innamora perdutamente.

Purtroppo le insicurezze insite in Nello e il suo senso di inadeguatezza, verranno inesorabilmente a galla, quando scoprirà che grazie ad un intervento la bella Angela potrebbe riacquistare la vista…

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Recensione: Gli amici del bar Margherita

Bologna 1954, il giovane diciottenne Taddeo (Pierpaolo Zizzi) ha un sogno, poter frequentare il mitico bar Margherita, luogo di ritrovo di molti personaggi strambi e fascinosi, che il ragazzo osserva quotidianamente, nel suo colorato e movimentato viavai, visto che il bar è proprio sotto casa sua.

Con un ingegnoso strategemma Taddeo riesce a diventare l’autista personale di Al (Diego Abatantuono), uno dei personaggi più carsimtici  e al contempo misteriosi di tutto il quartiere, così da avere finalmente accesso con lui al famigerato locale e conoscere da vicino la divertente e stralunata clientela.

Qui Taddeo assisterà all’evolversi di varie vicende che si intrecciano all’interno del bar, conoscerà la travagliata situazione amorosa di Bep (Neri Marcorè) innamorata della entraineuse Marcella (Laura Chiatti), assisterà allo scherzo atroce ordito ai danni dell’aspirante cantante Gian (Fabio De Luigi), e potrà ammirare lo smoking indossato giorno e notte dal maestro di ballo Sarti (Gianni Ippoliti).

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Davide Ferrario: la cronaca del quotidiano

Davide Ferrario nasce a Casalmaggiore il 26 Giugno 1956, l’esordio nel mondo dello spettacolo è sulla carta stampata il regista scrive per la testata Cineforum.

Ferrario si occupa inoltre dell’allestimento di molte rassegne e festival in giro per l’Italia, nel 1984 pubblica un  monografia sul regista Rainer Werner Fassbinder.

Nel 1985 recita nel film di John Sayles Matewan, il regista americano racconta una pagina nera della cronaca statunitense, il massacro di un gruppo di minatori durante uno sciopero.

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Gli amici del bar Margherita, trailer e galleria fotografica

Il 3 aprile uscirà nelle sale italiane il nuovo film diretto da Pupi avati, la commedia drammatica Gli amici del bar Margherita. Oggi vi proponiamo, subito dopo il salto, il trailer e una galleria di immagini.

La storia fortemente autobiografica, che si svolge nella Bologna del 1954, racconta di Taddeo, un diciottenne che sogna di diventare un frequentatore del Bar Margherita che si trova sotto i portici davanti a casa sua e di tutte i fatti che vede accadere, dalle avventure di Bep, alle peripezie di Gian, dalle pazzie di Manuelo, alle cattiverie di Zanchi, dalle stranezze di Sarti, fino alle avventure di Al, l’uomo più carismatico del quartiere di cui è autista.

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Pupi Avati: quarant’anni dedicati al cinema

Debutta oggi nelle sale italiane Il papà di Giovanna, capolavoro cinematografico scritto e diretto da Pupi Avati, in concorso alla 65ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, vincitore del premio Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile di Silvio Orlando.

Giuseppe Avati, in arte Pupi, fratello maggiore di Antonio Avati, sceneggiatore e produttore, è oggi considerato uno dei più importanti registi italiani, conosciuto e ammirato in tutto il mondo.La sua prima fatica dietro la macchina da presa risale al 1969 con Balsamus – L’uomo di Satana, horror di serie b, stile splatter, costato pochissimo e distribuito esclusivamente nei cinema locali.

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