Serata televisiva contraddistinta da grandi film e ottimi interpreti per questo giovedì sera 10 ottobre 2013. Ad esempio, questa sera potremo vedere all’opera due interpreti d’eccezione come Judi Dench e Cate Blanchett che, in “Diario di uno scandalo” di Richard Eyre, sono due insegnanti alle prese con un segreto scottante.
Nella valle di Elah
Prince Of Persia, Un americano a Roma, La planque, Nella valle di Elah, Il 7 e l’8, Iron Man 2, La giusta causa, Il tempo delle mele 2, Michele alla guerra, Il candidato,
Febbraio si chiude col botto! Un elenco di film bellissimi in prima serata che è vietato perdere. Da “Un americano a Roma” a “Il 7 e l’8”, passando per “Iron Man” e “Il tempo delle mele due”. Impossibile non guardarne almeno uno. Non fosse altro per il super film di Alberto Sordi, in onda su Rai Tre a partire dalle ore 21.05.
The next three days, recensione in anteprima
Lara Brennan (Elizabeth Banks) all’indomani di una lite con una collega d’ufficio si ritrova in manette accusata di averla aggredita ed uccisa in un parcheggio colpendola con un estintore, nonostante la donna si professi innocente prove e circostanze inconfutabili la inchiodano con tanto di impronte digitali sull’arma del delitto.
L’unico che ancora sembra credere nella sua innocenza è il marito John (Russell Crowe) insegnante in un college, che mentre la moglie detenuta perde la speranza appello dopo appello, si occupa del loro figlioletto Luke che malsopporta l’assenza della donna e le centellinate visite in prigione a cui reagisce con un certo distacco, accentuando così le pene della madre.
Trascorsi tre anni e dopo l’ennesimo appello perduto, John prende il coraggio a due mani e decide di pianificare l’evasione della moglie, un piano tanto folle quanto ardito che inizia con una consulenza da parte di un mago delle evasioni ormai in pensione che in cambio di qualche dollaro istruisce Brennan su quello che si dovrà aspettare, sui molti rischi e sulle bassissime probabilità di riuscita, oltre che accennargli al fatto di finire in prigione a vita, se non si viene ammazzati prima.
Nella valle di Elah, recensione
Hank Deerfield (Tommy Lee Jones) è un militare tutto d’un pezzo, reduce del Vietnam e patriota devoto alla divisa, ha due figli che hanno seguito le sue orme nell’esercito, uno ha perso la vita l’altro, Mike (Jonathan Tucker) è appena rientrato dall’Iraq, ma una telefonata avverte Deerfield che il figlio, dopo una libera uscita non è più rientrato, e rischia di essere accusato di diserzione,
Deerfield non ha alcuna intenzione di vedere il nome di suo figlio infangato, e parte alla volta del Nuovo Messico in cerca di notizie e risposte sull’improvvisa scomparsa del figlio, qui si scontrerà con la parte più burocratica ed omertosa dell’esercito che ha servito per anni e per cui ha rischiato la vita, che si frapporrà tra lui e la verità, forse troppo scomoda per essere raccontata
Ad aiutare Deerfield contro questo immane muro di gomma la detective Emily Sanders (Charlize Theron), frustrata e vessata dai colleghi, ma dotata di un intuito e di una sensibilità che gli permetteranno di arrivare alla verità, mostrando e ricordando a Deerfield che la brutalità della guerra va ben oltre il campo di battaglia.