Cinepanettoni: I migliori 10

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Diciamolo il cinepanettone per antonomasia ha le fattezze e la rodata vis comica della coppia Massimo Boldi e Christian De Sica, cinepanettone è un termine coniato appositamente per le pellicole che ogni anno puntualmente il duo sforna e in questi ultimi anni la porzione da menù fisso si è raddoppiata visto il divorzio artistico della lucrosa coppia di comici.

Certo non si può negare che il termine è poi stato ampliato anche ai film che hanno una pianificata distribuzione natalizia, che negli anni hanno visto accodarsi anche Leonardo Pieraccioni che ha subito adottato la ricetta vincente della ripetizione ad oltranza di personaggi e situazioni accentuando il lato romance dell’operazione e il trio Aldo, Giovanni e Giacomo che prima dell’ultimo cinepanettone dal sapore televisivo, Il cosmo sul comò, davano un minimo di alternativa nell’ambito dellla commedia made in Italy da festività.

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Il paradiso all’improvviso, recensione

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Lorenzo (Leonardo Pieraccioni) lavora in una società che produce effetti speciali per cinema e teatro, e visto che la sua ditta lavora anche per privati viene contattato dalla bella Amaranta (Angie Cepeda), sensuale colombiana che chiede a Lorenzo di organizzare qualcosa di spettacolare per la sua festa di fidanzamento.

Purtroppo o per fortuna, il fantomatico fidanzato in procinto di sbarcare ad Ischia non si fa vedere, e Lorenzo trascorrerà un romantico fine settimana in compagnia di Amaranta che sembra molto interessata a lui, non si capisce se per architettare una ripicca verso il fidanzato latitante, fatto sta che Lorenzo si lascia piacevolmente ammaliare dalla sirena sudamericana.

Quindi in barba a tutti i buoni propositi fatti, come evitare relazioni impegnative  e puntare alla vita da single come assunto esistenziale all’insegna della misoginia, e senza ascoltare neanche gli avvertimenti della sua assistente/grillo parlante Nina (Anna Maria Barbera), Lorenzo si lascia  coinvolgere con il rischio stavolta grosso di restar scottato.

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I film più volgari della storia del cinema

Per quanto riguarda la volgarità nei film bisogna prima decidere se quest’ultima è accettabile nel contesto e nelle situazioni in cui è inserita o se è meramente un basso e furbo escamotage per strappare qulche risata facile. Nel primo caso possiamo parlare di volgarità alla fine ben contestualizzata e necessaria, come quella dei gangster-movie di Scorsese, uno su tutti Quei bravi ragazzi , dove il turpiloquio in gergo irtaloamericano si è guadagnato all’epoca dell’uscita il titolo di film con più parolacce della storia del cinema, battendo un cult come Scarface con un conteggio finale di 246 tra insulti, imprecazioni e minacce varie.

Tra gli italiani in testa alla classifica si piazzano alcune performance viste nei vari cinepanettoni, dai doppi sensi a sfondo sessual-pecoreccio della coppia Boldi/De Sica, al re della parolaccia, il comico Enzo Salvi alias er cipolla, che riesce a competere con il repertorio di un altro campione della categoria, l’attore Tomas Milian, da guinness la sua performance da sboccato rapper in Natale in India.

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Cinepanettoni parte II: ieri, oggi e domani

Lo sapevo: dopo la scorpacciata cinepanettonesca di ieri, non solo nessuno di voi è sazio, ma la voglia, se possibile, è perfino aumentata. Niente di meglio, quindi, che assaggiarne ancora qualcuno, iniziando da dove ci eravamo fermati, alle sogli di questo millenniom fino ad arrivare al presente e alla dolorosa scissione dell’ex monade Boldi/De Sica.

Andiamo con ordine. Le cose sono andate avanti regolarmente, a partire dal punto in cui ci siamo lasciati ieri: dopo Vacanze di Natale 2000 è stata la volta di Merry Christmas, stavolta per la regia di Neri Parenti, che ha curato anche il soggetto.

La location non è più montana, si respirano i tempi moderni: siamo infatti ad Amsterdam, e la situazione è più incresciosa che mai, in particolare quella di Fabio Trivellone (Christian De Sica), personaggio dal nome, come si dice, “parlante”.

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