Natale in Sudafrica, recensione

Carlo (Christian De Sica) in compagnia della sua seconda moglie Susanna (Barbara Tabita) è in viaggio in Sudafrica, dove per uno strano scherzo del destino incontra l’odiato fratello minore Giorgio (Max Tortora) con il quale ha più di qualche acredine, visto che quest’ultimo non solo gli ha soffiato la prima moglie Marta (Serena Autieri), ma in un passato per nulla remoto ha completato l’opera truffandolo e mandando in bancarotta una società che i due avevano costituito insieme.

Quello che Giorgio non sa è che non solo Carlo ha superato l’empasse economica, ma ne è uscito alla grande grazie ad un nuovo socio, cosa che sorprenderà non poco sia il Caino “de noantri“, che Marta che comincerà ad avere dei ripensamenti riguardo la scelta fatta in passato, visto che il suo Giorgio con la stessa facilità con cui ha ingannato il fratello, ha anche dilapidato il patrimonio sottratto con l’inganno.

Purtroppo il destino beffardo tornerà a colpire e il nuovo socio di Carlo anche stavolta fuggirà con il malloppo, lasciando Carlo e consorte in mezzo ad un mare di guai, ma il reiterarsi della triste situazione ed un viaggio nella savana diventeranno l’occasione per i due fratelli di regolare finalmente i conti.

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Dal cinema alla pay tv, si bruciano le tappe?

Alice-in-Wonderland

A sentire il quotidiano Il Giornale sembra proprio che il percorso che separa la visione in sala da quella casalinga sia destinato a diventare sempre più breve e in qualche caso, vedi l’esempio della biopic sportiva The Blind Side, ad essere praticamente inesistente con la pay tv che si fa carico di qualche grossa svista distibutiva o come nel caso di Alice in Wonderland in perfetto sincrono con l’uscita nelle videoteche al prezzo, per una comoda visione in pay per view, di circa quattro euro, praticamente il doppio del prezzo medio di un noleggio, senza dimenticare poi la possibilità di scaricarlo legalmente da Itunes.

Sembrano sempre più lontani i giorni in cui lunghi mesi separavano l’uscita dalla sale con l’approdo nelle videoteche, tempi che si sono notevolmente ridotti con l’avvento del DVD, sembra che al momento la durata media del periodo di transizione non superi le 15 settimane. Notizie che vedono i gestori di videoteche già in crisi a causa della pirateria e di internet aggiungere l’ennesimo concorrente, stavolta anche legale, alla già grama situazione del mercato.

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Box office 2009: male i film italiani, il cinema 3D tiene a galla il settore

Christian De Sica Natale a Beverly Hills

Ieri la Anica ha presentato i dati 2009 del cinema italiano: rispetto al 2008 sono aumentate le entrate (+4,8% grazie al 3D), nonostante ci sia una leggera flessione delle presenze del pubblico (-0.4%). Federico Tozzi, produttori dell’Anica commenta così:

Il cinema ha retto alla crisi in modo straordinario: una leggerissima flessione delle entrate e un aumento dei ricavi. Sicuramente l’impatto del 3D è stato decisivo nel sostenere gli incassi. E di certo il cinema americano, dopo anni di appannamento, ha ripreso a esprimere una qualità molto alta.

Male il cinema italiano: i titoli sono passati da 154 a 131 (da 123 a 97 se non ci contano le coproduzioni); i film che hanno incassato più di un milione di euro sono stati solo 24, 5 in meno dell’anno precedente; il primo film nella top 10 al botteghino, guidato da L’era glaciale 3, è Natale a Beverly Hills, quinto, con 16,4 milioni (poco meno di 21 contando il 2010). In classifica anche Cado dalle nubi ottavo, Italians nono, Sette anime decimo.

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Incassi al botteghino: Avatar imbattibile negli States, Io, loro e Lara boom in Italia!

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Mentre negli States continua l’inarrestabile corsa di Avatar (ora secondo miglior incasso di tutti i tempi), in Italia stravince Io, loro e Lara con un risultato netto, oltre 4.6 milioni di euro nel weekend (8,2 milioni di euro totali dal 5 gennaio!). Alle spalle del film di Verdone, re degli incassi di inizio anno, si conferma l’inamovibile Sherlock Holmes con altri 1,99 milioni di euro (16,2 totali). In terza posizione risorge in Italia Il mondo dei replicanti con ben 996mila euro. Quarto, ancora una volta, Hachiko, che con 937mila uero arriva a superare i 4 milioni totali. Bene anche Il riccio, quinto con 669mila euro (1,1 totali) e Soul Kitchen, decimo con 362mila euro, ma la media per sala molto alta (4.533 euro, terza della settimana). Delude Rec 2, con soli 327mila euro. Scivolano i cinepanettoni: ottavo Io & Marilyn, con 475mila euro (12,9 milioni totali) e nono Natale a Beverly Hills con 414mila euro (20,7 milioni totali).

Negli States come abbiamo detto Avatar, per la quarta settimana consecutiva è in testa ai box office con 48,5 milioni di euro (maggior incasso di sempre per un film al quarto weekend e maggior incasso di sempre per un film in un weekend di gennaio). Con questa cifra il film arriva in patria a quota 429 milioni. Fuori dai propri confini ha superato i 906 milioni di dollari (totale nel mondo 1,334 miliardi di dollari a 500 milioni da Titanic!).

Il resto della classifica. Al secondo posto si piazza Sherlock Holmes con 16,6 milioni di dollari (165,1 totali), al terzo Alvin Superstar 2 con 16,3 milioni (178,1 totali), al quarto la novità Daybreakers con 15 milioni tondi tondi, mentre al quinto si trova E’ complicato con 11 milioni (76,3 totali). Le altre novità: Leap Year è sesto con 9,1 milioni di dollari, mentre Youth in Revolt è solo nono con 7 milioni.

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Incassi al botteghino: Avatar domina il mondo sforando il miliardo di dollari, Sherlock Holmes batte Natale a Beverly Hills

Avatar

Il primo weekend del 2010 decreta la vittoria planetaria di Avatar e la sconfitta in Italia, dopo tre settimane di primato, di Natale a Beverly Hills.

Partiamo dagli States. Avatar, con 68,3 milioni di dollari (record per un film al terzo weekend) rimane in testa alle classifica e non perde granché rispetto a sette giorni fa. Il film in patria ha incassato 352 milioni di dollari, mentre all’estero in 17 giorni ha raggiunto quota 670,2 milioni di dollari per un totale di 1.02 miliardi di dollari (quarto maggiore incasso della storiadietro a Pirati dei Caraibi 2, Il signore degli Anelli Il ritorno del Re e Titanic, primo come film nato da sceneggiatura originale). Alle spalle del film di Cameron troviamo ancora Sherlock Holmes, secondo con 38,3 milioni di dollari (140,6 totali e 10.586 dollari di media, seconda solo a quella di Avatar), Alvin Superstar 2, terzo con 36,6 milioni di dollari (157,3 totali), E’ complicato, quarto con 18,7 milioni di dollari (59,1 totali) e The Blind Side, quinto con 12,6 milioni (209 totali), che scavalca Tra le nuvole, sesto con 11,3 milioni.

In Italia Sherlock Holmes scavalca tutti incassando 4,5 milioni di euro (11,9 totali) e passando dalla terza alla prima posizione. Scendono, infatti, Natale a Beverly Hills, secondo con 3 milioni (19,3 totali e che difficilmente potrà raggiungere il suo predecessore Natale a Beverly Hills) e Io & Marilyn, terzo con 2,7 milioni (11,5 totali). Buon esordio per Hachiko – Il tuo migliore amico, quarto con 1,7 milioni (2,1 totali grazie alle premiere). Superano il milione di euro anche La principessa e il ranocchio, quinto con 1,6 milioni (7,4 totali), Piovono Polpette, sesto con 1,2 milioni (4 totali) e A Christmas Carol, settimo 1,2 milioni (16 totali). Male Arthur e la vendetta di Maltazard, solo decimo con 259mila euro, penalizzato anche dalle sole 128 sale in cui è stato distribuito.

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Christian De Sica difende Natale a Beverly Hills, ma è contrario alla qualifica di Cinema d’essai

Christian De Sica Natale a Beverly Hills

Christian De Sica, intervistato da Aldo Cazzullo de Il Corriere della sera, interviene sulla polemica nata dalla possibile assegnazione della qualifica di Cinema D’Essai a Natale a Beverly Hills:

A parte che il ministro Bondi ha chiarito che non è proprio così, è evidente che definire “Natale a Beverly Hills” un film d’essai è una sciocchezza. Se il produttore ha chiesto soldi presentandolo come tale, ha sbagliato. I film di cassetta non hanno bisogno di finanziamenti pubblici. Se ho capito bene, però, non si tratta di aiuti ma di un credito d’imposta sugli incassi, da reinvestire in film artisticamente più complessi. Perché, vede, il famigerato cinepanettone mantiene l’intero cinema italiano.

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Incassi al botteghino: con Avatar, Sherlock Holmes e Alvin Superstar 2 record storico negli States. In Italia sempre primo Vacanze di Natale a Beverly Hills

Sherlock Holmes

Il weekend natalizio del 2009 rimarrà nella storia del cinema americano: i primi quattro film in classifica incassano 200 milioni di dollari, e con le prime dodici pellicole si arriva alla somma, mai raggiunta fino ad oggi, di 264 milioni di dollari (cento in più dell’anno scorso).

Diamo un’occhiata ai singoli risultati: Avatar, incassando 75 milioni di dollari, ha vinto il weekend battendo di quasi dieci milioni Sherlock Holmes, secondo a quota 65,3 milioni. Il film di James Cameron è destinato a segnare il record di migliore incasso del secondo weekend battendo Il Cavaliere Oscuro e intanto ha già superato i 212 milioni totali (617 milioni in tutto il mondo in soli 10 giorni). Il film con Robert Downey Jr., di contro ha fatto registrare il record storico come miglior incasso nel giorno di Natale (24,8 milioni di dollari) e il secondo miglior weekend d’apertura di sempre di un film non al primo posto.

Tornando alla classifica: Alvin Superstar 2, è terzo con 50,2 milioni di dollari (77,1 milioni in cinque giorni), E’ complicato è quarto con 22,1 milioni, mentre Tra le nuvole è quinto con 11,75 milioni di dollari (24,5 totali e ancora non ha fruito di una massiccia distribuzione). Bene anche The Blind Side con 11,73 milioni di dollari, sesto. Male La principessa e il ranocchio che si porta a casa 8,6 milioni di dollari, penalizzato dal super Alvin Superstar 2, Nine, che racimola 5,5 milioni, Che fine hanno fatto i Morgan che incassa solo 5 milioni (15,5 totali) e Invictus che si ferma a 4,3 (23,3 totali).

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Natale a Beverly Hills cinepanettone d’essai? Il ministero smentisce …

Natale a Beverly Hills

Natale a Beverly Hills continua a dominare la classifica ai box office italiani, tanto che ha già tagliato quota 11 milioni di euro incassati da quando è stato distribuito.

La stessa costanza del film hanno le polemiche sull’assegnazione della qualifica di film d’essai al cinepanettone di Neri Parenti. Certo, se dovesse passare l’idea del film di Christian De Sica & C. come di un film di qualità, si potrebbe gridare allo scandalo, ma dal ministero fanno sapere di non aver mai concesso all’opera tale titolo:

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Incassi al botteghino: in Italia vince Natale a Beverly Hills, negli States Avatar

ENT HOLIDAY FILMS

Il weekend prenatalizio ai botteghini conferma lo strapotere in Italia di Natale a Beverly Hills e negli States di Avatar. Cominciamo a vedere i film che hanno incassato di più nel nostro Paese: il cinepanettone con Christian De Sica ha guadagnato 3,47 milioni di euro (in linea con gli incassi di Natale a Rio dello scorso anno e media più alta a copia settimanale con 5.721 euro) e ha distaccato Io & Marylin, secondo con 1,64 milioni di euro (e la non brillantissima media per sala di 2.950 euro a copia), A Christmas Carol, terzo con 1,27 milioni di euro (seconda media a copia settimanale e 11 milioni totali) e La principessa e il ranocchio, solo quarto con 1,09 milioni di euro. Sotto il milione, troviamo in quinta posizione Cado dalle nubi con 585mila euro (11,6 totali) e in sesta Dorian Gray con 251mila euro (5,35 milioni totali). Astro Boy, settimo, esordisce malamente con soli 171mila euro (media a sala di 795 euro!).

Negli States, come era prevedibile, Avatar ha detronizzato la concorrenza portandosi a casa ben 73 milioni di dollari (21.147 dollari di media per sala!). Il film di James Cameron è stato penalizzato dalle tempeste di neve che sono cadute sugli States, ma è riuscito comunque a piazzarsi al secondo posto come miglior esordio nel mese di dicembre in patria (primo se si contano solo le sceneggiature originali e primo anche come film 3D). All’estero il film, uscito in 106 paesi al mondo ha incassato 159,1 milioni di dollari (sommati ai 73 fanno 232,1!) facendo registrare il miglior esordio mondiale per un film originale (non sequel).

Per un esordio da urlo, ce n’è uno veramente deludente: Che fine hanno fatto i Morgan, costato sessanta milioni, è quarto con solo 7 milioni incassati, dietro a La principessa e il ranocchio secondo con 12,2 milioni (44,7 totali) e The Blind Side terzo con 10 milioni (164,7 totali!). Quinto New Moon con 4,3 milioni (274 totali) davanti a Invictus, sesto con 4 milioni (15 totali), A Christmas Carol, settimo con 3,4 milioni e Tra le nuvole, ottavo con 3,1 milioni benché uscito in sole 175 sale (17.714 dollari di media secondo solo ad Avatar!).

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Natale a Beverly Hills, film di interesse culturale per il governo. E’ polemica!

Natale a Beverly Hills

Da due giorni ha esordito nei nostri cinema Natale a Beverly Hills: Il film sta ottenendo tanti buoni risultati anche grazie anche al numero di sale in cui è distribuito e alla pubblicità martellante su tutte le televisioni, con continue comparsate dei protagonisti del film), quante sono le polemiche.

L’ultima, legittima, nasce da una svista della commissione cinema del ministero, che lo scorso 4 dicembre ha deliberato, che Natale a Beverly Hills è un film di Interesse culturale, dando così la possibilità alla pellicola di accedere a sgravi fiscali (tax credit), al riconoscimento di film d’essai e ala possibilità per il distributore di accedere ad un fondo in relazione agli incassi.

Citto Maselli dell’Anac (Associazione Nazionale degli Autori Cinematografici) ha commentato:

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Natale a Beverly Hills, recensione

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Aeroporto di Los Angeles, Cristina (Sabrina Ferilli) con il figlio figlio Lele (Emanuele Propizio) e il suo nuovo compagno il Marchese Aliprando (Massimo Ghini) sono in procinto di trascorrere una bella vacanza in famiglia, mentre nello stesso istante in aereoporto arriva anche Carlo (Christian De Sica) in compagnia della sua  ultima ottuagenaria conquista con tanto di sedia a rotelle, si perchè l’uomo è ormai un gigolò sul viale del tramonto.

Cosi quando l’uomo intravede Cristina e lei intravede lui, la donna è stata abbandonata incinta diciassette anni prima, c’è un inseguimento nella toilette degli uomini con un colorito scambio di battute che lascia Carlo dolorante e senza partner, si perchè nel frattempo l’arzilla nonnina ha rimorchiato un aitante ragazzone pronto a sostituire l’ormai anzianotto Carlo.

Così Carlo si ritrova senza un soldo e senza un biglietto di ritorno a girovagare per Los Angeles dove incrocierà nuovamente Cristina, che lo spaccerà per il fratello missionario laico, e dovrà suo malgrado invitarlo ad unirsi da bravo zietto alla famigliola in vacanza.

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Weekend al cinema: Astro Boy, Il canto delle spose, Io e Marilyn, Natale a Beverly Hills, La Principessa e il Ranocchio

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Questo weekend escono nelle nostre sale cinque film. Ovviamente i più attesi alla prova del botteghino sono i classici cinepanettoni Natale a Beverly Hills con Christian De Sica e Io e Marilyn con Leonardo Pieraccioni, ma non bisogna tralasciare La principessa e il ranocchio, il nuovo film della Walt Disney, questa volta in 2D.

Avranno probabilmente poche chance di ben figurare, invece, il film d’animazione Astro Boy e la pellicola franco-tunisina francese Il canto delle spose.

Andiamo a scoprire protagonisti e trame dei cinque nuovi film.

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Natale a Beverly Hills, Aiart chiede ritiro spot tv

Natale a Beverly Hills Ghini - De Sica

Nuovo Natale, nuovo cinepanettone, nuove polemiche: Natale a Beverly Hills, che uscirà settimana prossima ai cinema, è già al centro di polemiche a causa degli spot tv che, secondo il presidente Aiart Luca Borgomeo, violerebbero il Codice Media e Minorile e le elementari regole del rispetto degli utenti:

La pubblicità del film è fatta con le solite immagini di dubbio gusto e con una frase oscena, resa ancora più evidente da un inqualificabile gesto di Christian De Sica che richiama a un atto sessuale.

Siccome Rai e Mediaset stanno mandano lo spot in onda a tutte le ore del giorno, anche in fascia protetta, la Aiart ha chiesto l’intervento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni:

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Natale a Beverly Hills, spot tv

Natale a beverly hills immagine

Tra sette giorni uscirà nelle nostre sale il classi cinepanettone natalizio firmato Filmauro diretto da Neri Parenti, Natale a Beverly Hills.

Oggi vi mostriamo uno spot tv inedito, che mostrano tutti gli attori principali (Christian De Sica, Massimo Ghini, Michelle Hunziker, Alessandro Gassman, Gianmarco Tognazzi e Sabrina Ferilli) all’opera.

Sarà l’ennesimo successo al botteghino e l’ennesimo film attaccato dalla critica?

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