Parodia di film per adolescenti, Non è un’altra stupida commedia americana

Oggi dedichiamo lo spazio parodie cinematografiche alla comedy del 2001 Non è un’altra stupida commedia americana aka Not another teen movie, pellicola diretta da Joel Gallen produttore di Mtv che confeziona uno spoof-movie piuttosto irriverente che pesca a piene mani da una corposa serie di teen-movies con una spiccata deriva romance.

Non è un’altra stupida commedia americana si basa su tre pellicole romance in particolare: Kiss me del 1999, Bella in rosa del 1986 e 10 cose che odio di te del 2009 ma cannibalizza anche il genere teen in svariate salse, sportivo con Ragazze nel pallone, goliardico con American Pie, generazionale con Quasi Famosi e Breakfast club,  non risparmiando un paio di classici come il premio Oscar American Beauty e il cult-musicale Grease.

Scopri di più

Rocky 4, recensione

Dopo che l’amico ed ex-avversario Apollo Creed (Carl Weathers) lo aveva aiutato a risalire la china e a sconfiggere Clubber Lang (Mr. T), ora tocca a Rocky (Sylvester Stallone) fare da secondo all’amico Apollo, che ha deciso di tornare sul ring per affrontare una montagna di muscoli formato sovietico che risponde al nome di Ivan Drago (Dolph Lundgren).

Apollo nonostante le preoccupazioni di Rocky accetta un’esibizione con Drago che si trasforma in un massacro per il pugile da troppo tempo lontano dal ring, che  subisce così una vera e propria umiliazione dal colosso russo che finirà per ucciderlo, riuscendo così a portare Rocky ad accettare una sfida che a prima vista sembra una missione impossibile.

La condizione affinchè Drago accetti di scontrarsi con Rocky è che l’incontro si svolga nella madre Russia e per far questo Rocky dovrà rischiare il suo titolo di campione dei pesi massimi trasferendosi in Europa, dove inizierà un durissimo e spartano allenamento, mentre l’avversario tra macchinari di ultima generazione e ritrovati farmaceutici si prepara ad un’altro massacro.

Scopri di più

Rocky 3, recensione

Rocky Balboa (Sylvester Stallone) è il nuovo eroe di Philadelphia, amato dalle donne e ammirato dagli uomini, il reietto uscito dalla periferia per scalare le vette del successo tra sudore, sangue e sogno americano formato famiglia.

Qualcuno ha detto che una volta toccato l’apice si può solo scendere, ed è proprio questo che accade ad un Rocky ormai fiaccato dalla celebrità, che vince senza fatica con pugili ed incontri selezionati ad arte, intento a mercificare il sogno americano tra spot pubblicitari e t-shirt in un baraccone mediatico che ben presto gli crollerà addosso.

Dalla strada arriva il mastino Clubber Lang (Mr. T), rabbioso ed affamato, proprio come lo era Rocky anni fa, Lang è il Balboa perduto che arriva sul ring con la ferocia di una belva tenuta troppo tempo in gabbia e con pochi colpi ben assestati abbatte l’ego di un campione di plastica.

Scopri di più