Jumper, recensione

L’adolescente David Rice (Hayden Christensen) durante un’accidentale caduta in un lago ghiacciato innesca un fenomeno di teletrasporto latente, che gli fa scoprire di possedere un superpotere degno di un membro degli X-Men che unisce ad un super-velocità la capacità con un unico balzo di coprire migliaia di chilometri trasformandolo di fatto in uno Jumper.

Naturalmente il giovane Rice non conosce il motto …da un grande potere derivano grandi responsabilità e da buon adolescente incosciente ed egoista sfrutta in maniera disonesta questo immenso dono, spassandosela da un continente all’altro in un batter di ciglio e sottraendo denaro da banche sparse in tutto il mondo godendosi la vita come un giovane milionario.

Quello che David non sa è che esiste un’organizzazione nata per evitare che persone come lui incapaci di gestire il proprio potere creino danni irreparabili e continuino ad abusarne, la società segreta in questione conosciuta come I Paladini e composta da veri e propri cacciatori di Jumper è guidata dallo spietato Roland Cox (Samuel L. Jackson) un vero mastino che ha fatto della caccia al Jumper uno scopo di vita.

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Cannes 2010 venerdì 21: ieri applausi per Luchetti e La nostra vita

Ci approssimiamo al week-end conclusivo del Festival Di Cannes, ieri è stata la giornata de La nostra vita di Daniele Luchetti, unico film italiano in concorso nella Selezione ufficiale e da oggi distribuito nelle sale italiane. Dopo un’anteprima stampa dagli esiti alquanto positivi ieri anche l’incontro con i giornalisti:

Non volevo condannare né celebrare nessuno, ma mostrare il nuovo proletariato così com’è, non dall’alto in basso come si faceva una volta con la commedia o il cinema politico. Il proletariato è rimasto lo stesso di tanti anni fa, così come la vita, a cambiare sono i luoghi: e il centro commerciale trasformato in piazza diventa il posto dove ci si può illudere di avere una vita come tutti gli altri, accedere agli stessi beni indebitandosi perché diventi la rotella di un ingranaggio più grande di te.

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Bloopers di Mr. & Mrs. Smith

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Oggi ci occupiamo degli errori sul set o bloopers che dir si voglia dell’action-comedy di Doug Liman Mr. & Mrs. Smith, galeotto fu set e film per i Branjolie e nefasto per la futura ex-moglie di Brad Pitt Jennifer Aniston, visto che proprio durante le riprese scoppiò la passione tra il bel Brad e la focosa Angiolina.

Il film racconta le peripezie di una posata coppia di coniugi dalla doppia vita, killer lui killer lei, la particolarità e che l’uno e all’oscuro del vero lavoro dell’altro, sino a che non si troveranno, loro malgrado a confrontarsi sul campo incaricati di eliminarsi a vicenda.

Dopo il salto in un’atmaosfera decisamente rilassata e con una palese sintonia nella coppia di protagonisti, vedi la sequenza del ballo, strafalcioni e papere tutti dedicati a Mr. & Mrs. Pitt. Buona visione.

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Brad Pitt: il curioso caso di William Bradley Pitt

Come il collega Johnny Deep, Brad Pitt non si è lasciato travolgere da effimere classifiche del più sexy o da copioni alla non sa recitare però che fico, si è più volte impegnato in ruoli rischiosi al limite della caricatura ma ne è quasi sempre uscito dignitosamente e superato il delicato punto di non ritorno, che separa il divismo dalla recitazione pura, ha cominciato a costruirsi un’identità d’attore e una tecnica immersiva propria e personale, che lo ha fatto crescere professionalmente ed artisticamente, superando la massiccia sovraesposizione mediatica denominata Brangelie effect, effetto collaterale della sua unione con la volitiva e altrettanto talentuosa Angelina Jolie.

William Bradley Pitt nasce nella cittadina di Shawnee in Oklahoma (USA) il 18 Dicembre 1963, padre dirigente in una ditta di trasporti, madre consulente liceale, cresciuto nel Missouri Brad, dopo il diploma, si iscrive all’università per poi lasciarla per seguire dei corsi di recitazione.

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Recensione: Mr. & Mrs. Smith

John (Brad Pitt) e Jane (Angelina Jolie), stanno per entrare nel canonico settimo anno di matrimonio, quel che per luogo comune dovrebbe rappresentare il periodo di stanca e il campanello d’allarme di una fisiologica crisi, e quindi li vediamo di fronte ad uno psicologo, durante una seduta di terapia di coppia, in un vivace scambio di frecciatine, ma questa coppia all’apparenza normale a ben vedere lo è tutt’altro.

Un flashback ci porta indietro nel tempo, in Colombia teatro del galeotto e fatale incontro dei due, il racconto prosegue illustrandoci la particolari professione svolta dalla coppia, beninteso l’uno all’insaputa dell’altro, i due sono killer professionisti che sotto i panni di una coppia un po’ annoiata dal tran tran quotidiano si catapulta a turno, con la scusa di riunioni di lavoro o convegni inesistenti, in frenetiche e pericolosissime missioni segrete sempre a caccia di nuovi obiettivi da eliminare.

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