Musical al cinema: i migliori 10 secondo IlCinemaniaco

Con l’imminente uscita nelle sale del musical Les Miserables di Tom Hooper, nei cinema americani per Natale in quelli italiani a fine gennaio, abbiamo colto l’occasione per stilare una classifica speciale con i nostri 10 musical preferiti e bisogna ammettere che la selezione è stata ardua, tanto che diversi titoli sono rimasti fuori dalla lista costringendoci a fare una serie di menzioni speciali che trovate in coda alla top 10.

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Da Rock of Ages a Mouline Rouge: 10 musical al cinema (video)

Lo scorso 20 giugno è approdato nei cinema Rock of Ages adattamento dell’omonimo musical del 2006 che oltre ad un cast stellare, che ci propone un memorabile Tom Cruise versione rock star, può contare su una ipercolorata messinscena e una colonna sonora davvero coinvolgente. Visto che Rock of Ages è solo l’ultimo di una serie di film che hanno portato su schermo la magia del musical, il prossimo dicembre sarà il turno di Les Miserables di Tom Hooper, dopo il salto vi proponiamo una carrellata di cinemusical che hanno fatto a diversi livelli la storia del genere.

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Burlesque, recensione

Ali ( Christina Aguilera) ha una bella voce e un talento naturale per il palcoscenico che vengono sacrificati per un malpagato lavoro di cameriera in una squallida tavola calda di periferia, senza nessun legame che la leghi a quel posto, ormai troppo stretto per le sue ambizioni artistiche, Ali abbandona la sua città per affrontare la tentacolare Los Angeles, terra promessa per chiunque aspiri ha lasciare la propria impronta nel mondo dello show-biz.

Dopo aver trovato un appartamento Ali si ritrova una sera ad assistere ad un’esibizione di Burlesque nel locale della carismatica e indebitata Tess (Cher), rimanendo molto colpita dal luccicante mix di sensualità, lustrini e talento, un pò meno dal fatto che le bravissime ballerine si esibiscano in playback.

Supportata dal bel barista e aspirante musicista Jack (Cam Gigandet), la ragazza tirerà fuori una grinta ed una voglia di emergere che in poco tempo la porteranno dal servizio ai tavoli al palcoscenico, sino a che Tess scoperta l’ugola d’oro della sua nuova protetta la trasformerà nella star del locale, scatenando l’invidia dell’ex-primadonna dello show Nikki (Kristen Bell) che sfoggia anche un notevole debole per la bottiglia.

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Oscar 2010 Migliori costumi, chi vincerà?

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Oggi proseguiamo il nostro escursus nelle nomination agli Oscar 2010 con la categoria dedicata ai migliori costumi, lo scorso anno meritata vittoria per Michael O’Connor e il sontuoso guardaroba creato per la biopic storica La Duchessa.

I vincitori in questa categoria si riferiscono di consueto a film in costume, molte volte kolossal che miscelano ricostruzione storica ed alta sartoria per ricrerare ed interpretare epoche e periodi storici.

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I 50 migliori film del decennio secondo AV Club

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Dopo la classifica dei peggiori 19 film del 2009, AVClub alza il tiro e ci propone i 50 più belli del decennio, se la prima classifica era ardita questa diventa un’avventura, visto che si parla di una moltitudine di pellicole ed è difficile non rischiare di lasciare fuori qualche pezzo grosso, magari per inserire qualche scelta molto personale e un tantinello discutibile, non quanto per qualità, quanto nel volergli affibbiare l’etichetta di memorabile.

Così visionata la lista promossi sicuramente The Dark Knight, La 25° Ora, La città incantata, Kill Bill vol.1, Wall-E, Il signore degli anelli-Le due torri e Il labirinto del fauno, qualche perplessità su Audition, A.I.  intelligenza artificiale, United 93 e pollice verso invece per American psicho, Zodiac, A History of violence, Almost Famous e I figli degli uomini, questi ultimi film notevoli, ma da qui ad eleggerli tra i migliori del decennio.

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Baz Luhrmann: tra genio e sregolatezza

Regista dotato di una visionarietà altamente spettacolare e dagli accenti barocchi, una miscela esplosiva di vecchia scuola e tecnica moderna, capace di gestire qualsiasi genere dandogli un’impronta personalissima, a volte eccessiva e sfacciata solo come un Terry Gilliam può permettersi di fare, l’estro di una grande immaginazione difficile da imbrigliare, ma quando ci riesce è una gioia per gli occhi.

Mark Anthony Luhrmann nasce a Sidney (Australia) il 17 Settembre 1962, l’infanzia Baz la strascorre nella campagna australiana, per trasferirsi dopo il divorzio dei genitori con la madre nella capitale, qui dopo aver frequentato il National Institute of Dramatic Arts, scopre il teatro e riverserà grande passione nella recitazione, ma la regia attira il ragazzo che scrive un’opera tutta sua e la dirige, Strictly Ballroom, è il 1987.

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Cadillac Records: in America esce il film sulla mitica casa discografica che lanciò Chuck Berry

Le Biopic musicali, le biografie di grandi artisti, sono e rimangono solidi investimenti per le Majors che affrontano con disinvoltura, da anni, mostri sacri della musica, sfornando pellicole di alta qualità e molte volte in odore di Oscar. Poi c’è il musical, genere ormai lanciatissimo e da qualche anno in auge, basti pensare a successi come il barocco Moulin rouge o il nostalgico Dreamgirls, ed è da questi due generi che vogliamo attingere per descrivere questo nuovo ed ambizioso progetto della regista Darnell Martin, conosciuta più che altro per le regie di famosi serial tv (E.R., L world, Grey’s anatomy)

Cadillac Records narra l’ascesa e la caduta di una delle leggendarie etichette discografiche, la Chess Records, che negli anni ’50, lanciarono grandi nomi, come Chuck Berry e Etta James, tra soul e R&B, la pellicola miscela abilmente il musical stile Dreamgirls e la più classica biopic, aggiungendoci l’affresco di un epoca quella degli anni ’50, epoca turbolenta e artisticamente feconda, e il racconto corale, che permette ad un cast variegato di caratterizzare personaggi che hanno fatto la storia della musica americana.

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Nicole Kidman è la diva più sopravvalutata di Hollywood

Lo notizia è di quelle che non passeranno sicuramente inosservate: la diva di Hollywood più strapagata e più sopravvalutata è Nicole Kidman. E’ proprio vero che a volte la celebrità non giustifica i milioni di dollari percepiti a pellicola, infatti l’attrice è oggi uno dei peggiori investimenti in fatto di superstar.

Secondo la rivista Forbes, l’attrice australiana Nicole, sembra essere diventata una disgrazia per i produttori cinematografici; un dollaro di guadagno per il film a fronte di un dollaro di compenso.Lo scorso anno il rapporto dei risultati della Kidman al botteghino era stato di 8 a 1. A pesare il flop di The invasion. Quest’anno si spera di invertire la rotta con Australia, il film di Baz Luhrman, lo stesso di Moulin Rouge.

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