L’ex-agente della CIA Tom Steele (Steven Seagal) è stato assegnato alla chiusura di una delle prigioni segrete dell’Agenzia e per portare a termine il compito ha chiesto il supporto di Manning (Steve Austin), un suo vecchio-partner ed ex delle forze speciali che ora addestra team d’assalto. Il loro lavoro però subisce un intoppo quando, in attesa di un trasporto per il trasferimento degli ultimi detenuti, i due si trovano assediati da una squadra di mercenari.
Michael Parè
Gone, recensione in anteprima
Jill Conway (Amanda Seyfried) è una ragazza di Portland che vive con la sorella Molly (Emily Wickersham). Un anno prima Jill è stata vittima di un brutale sequestro di persona perpetrato da un rapitore seriale ed è stata per pura fortuna che la ragazza è riuscita a sfuggirgli, ma da quel momento Jill vive nel costante terrore che gli eventi possano ripetersi e che lo psicopatico torni a finire il lavoro. Quello che però accade è che sarà la sorella Molly a svanire nel nulla, costringendo Jill a rivolgersi alle autorità a cui esprimerà il suo timore che la sorella sia stata rapita dal suo stesso sequestratore, ma la sua storia e i pregressi problemi con l’alcol della sorella renderanno flebili le sue teorie , a tal punto da farla sembrare una visionaria paranoica. Jill sarà così costretta ad intraprendere delle indagini per proprio conto, convinta in cuor suo che la sorella non arriverà viva al giorno successivo.
The Lincoln Lawyer, recensione in anteprima
L’avvocato difensore Mickey Haller (Matthew McConaughey) ha una brutta nomea tra le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie ed è invece ricercatissimo tra i criminali della Città degli angeli che conoscono la sua abilità nel manipolare il sistema giudiziario onde sfruttarne cavilli eticamente discutibili, ma legalmente più che efficaci nel far guadagnare qualche anno in meno se non addirittura la libertà ai suo clienti, innocenti o colpevoli che siano
Haller posssiede una Lincoln con autista targata Not Guilty (Non colpevole), una bella figlia e una ex-moglie procuratore distrettuale (Marisa Tomei) che ancora ama, ma con la quale trova conflitti inconciliabili quando si tratta della sua professione che lavora in netta opposizione a quella dell’ex-signora Haller.
Il fascinoso e rampante avvocato impegnato a difendere spacciatori e criminalità di bassa lega si troverà per le mani il caso di Louis Roulet (Ryan Phillippe), danaroso rampollo di una delle famiglie più potenti e influenti della città, accusato da una prostituta di una sfilza notevole di reati che comprendono aggressione, percosse, violenza carnale e tentato omicidio, insomma c’è da lavorare molto e di contro da guadagnarci una fortuna in parcelle, così Haller oltremodo tentato accetterà il caso.
Atterraggio d’emergenza, recensione
Su un volo privato un gruppo di figli di papà è pronto a trascorrere una memorabile vacanza esotica, finanziatore del viaggio un miliardardario che ha organizzato il tutto per festeggiare il compleanno della figlia.
A bordo anche John Masters (John Sabato Jr.) un ex-militare assoldato come guardia del corpo, i piloti e il personale di bordo, quest’ultimo si rivelerà poi essere un team di terroristi intenzionati a dirottare l’aereo e rapire la figlia del miliardario.
I dirottatori non hanno però calcolato la preparazione militare di Masters, che non avendo intenzione di dargliela vinta comincerà, supportato da uno dei piloti (Michael Parè), a far strage di terroristi. Nel frattempo a peggiorare la situazione l’approssimarsi di un violento uragano.
I bruttissimi, Gargoyles
Per I bruttissimi oggi ci occupiamo di un direct-to-video che vede protagonista un veterano del low-budget, ed attore particolarmente attivo negli anni ’80, stiamo parlando di Michael Parè che qualcuno ricorderà nel remake Il villaggio dei dannati e nel discreto horror a base di licantropi Bad Moon.
Il film pasticcia con i generi, infatti il regista Jim WYrnoski sembra alquanto impacciato nel dirigere questo fumettone fantasy-horror-action girato in Romania, e che vede una coppia di agenti della CIA indagare su alcune misteriose sparizioni, per poi scoprire accidentalmente che un Gargoyles, leggendaria e mostruosa creatura alata, si è risvegliato dal suo secolare giaciglio di pietra.
Decisamente insapore questo mix di generi, diffidate da chi lo etichetta come un horror puro, qui siamo nel campo dell’action-fantasy, l’horror latita, la storia langue e gli effetti speciali puntano al cartoon.
Seed: Uwe Boll tra torture-porn e pornografia della violenza
Oggi riserviamo lo spazio dedicato alla consueta rubrica horror per parlarvi di una pellicola direct-to-video che ha un’interessante impronta estrema e violenta, nonchè la peculiarità di essere firmata da uno dei registi meno apprezzati di sempre, il famigerato Uwe Boll.
Seed è un film chiaramente Horror, con corposi inserti splatter e l’aggiunta di alcune sequenze video come quella dell’incipit con torture su animali o la decomposizione fast-forward di un neonato che palesano un deciso sconfinamento nel torture-porn ed un uso gratuito, quasi voyeuristico e pornografico della violenza.