I bruttissimi, Speed 2-Senza limiti

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Oggi per I bruttissimi vogliamo segnalarvi uno dei peggiori sequel di sempre, e per farlo ci riferiamo ai famigerarti Razzie Award, le pernacchie d’oro, uno dei premi piu temuti, ma anche più opinabili di sempre, basti pensare che nelle nomination dei peggiori film troviamo L’uomo del giorno dopo di Kevin Costner, L’anno del dragone di Michael Cimino e Last Action Hero di John Mctiernan, insomma con le pellicole davvero inguardabili sfornate ogni anno, queste nomination ci lasciano davvero peplessi.

Nel caso di Speed 2-Senza limiti però non possiamo che essere d’accordo con i Razzies, visto che anche Keanu Reeves letto lo script  si è rifiutato di interpretarlo, sequel che vede tornare sia il regista Jan de Bont, che la protagonista femminile Sandra Bullock, che nell’ottimo primo capitolo guidava un autobus carico di esplosivo con timer tarato sulle 50 miglia orarie, scendere sotto quella velocità eqiuivaleva a morte certa per lei, l’agente SWAT Keanu Reeves e tutti i passeggeri.

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Festival di Roma: 31 Ottobre, l’epilogo

Termina oggi il Festival di Roma, che ci ha regalato, quest’anno, emozioni veramente di grande intensità. Anteprime, competizioni, incontri che hanno visto protagonisti Al Pacino, Michael Cimino, Viggo Mortensen e molti altri.

Ieri, dopo la premiazione Alice, una valanga di proiezioni: Effedia – Sulla mia cattiva strada, l’anteprima di Si può fare, Iri, A Corte do Norte, Martyrs e Theater of War. Ancora: Serce na dloni, Il prossimo tuo , Pride and Glory in anteprima ufficiale e Shen Hai Xun Ren.

Non ci dimentichiamo poi dell’italiano Resolution 819. Lieve scivolone per i film a sfondo politico, come Good e l’ultima opera di Michele Soavi.

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Festival di Roma: 29 Ottobre

La giornata di ieri è stata caratterizzata da alcuni importanti eventi, come i film in concorso El artista di Mariano Cohn e Gaston Duprat, Le plaisir de chanter di Ilan Duran Cohen, Pride and glory di Gavin O’Connor e Iri di Zhang Lu.

Per L’Altro Cinema il pubblico ha potuto incontrare di persona il grande regista Michael Cimino, mentre alle 22:30, al teatro Studio è stato proiettato Tres Deseos di Marcelo Trotta e Vivian Imar.

Anche le sezioni Occhio sul Mondo e Alice nella Città non sono state da meno: per la prima abbiamo assistito a Outros (Doces) Barbaros di Andrucha Waddington, mentre per la seconda è andato inonda Quell’estate di Guendalina Zampagni.

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Festival di Roma: 28 Ottobre

Giornata piena ieri per gli avventori del Festival di Roma. Where in the World Is Osama Bin Laden? ha regalato l’ironia nera che avevamo già visto in Super Size Me, mentre Un americano a Roma ci ha fatto fare un tuffo nostalgico nel passato.

Nel pomeriggio in sala Petrassi il pubblico ha potuto scambiare quattro chicchiere con Viggo Mortensen, protagonista del festival con due pellicole, Good e em>Appaloosa.

Successivamente una serie di proiezioni, film dopo film: Appaloosa, Baksy , La Scelta, Stolen Art , l’anteprima di Good col grande Viggo, Easy Virtue e Un gioco da ragazze.

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I De Laurentiis, una dinasty tra passato e futuro

Se il cinema come spettacolo supera i 110 anni, la dinastia De Laurentiis viaggia ormai verso i 70, a partire dalle prime apparizioni sullo schermo dell’allievo-attore del Centro Sperimentale di Cinematografia, Agostino, classe 1919, divenuto in seguito il producer Dino, che gli americani hanno battezzato con il nome di “the Legend“.

Di poco posteriore, nell’immediato secondo dopoguerra, la discesa in campo del fratello maggiore Luigi (1917-1992), validissima spalla da subito e poi realizzatore in proprio; e l’organico familiare è completato ben presto dal fratello minore, Alfredo (1924-1981), apprezzato organizzatore generale.

Finché spunta Aurelio, figlio di Luigi; e mentre a Hollywood opera da tempo come attiva produttrice Raffaella, figlia di Dino, a Roma è già al lavoro un Luigi nipote, figlio di Aurelio, che nei voti del clan continuerà la tradizione.

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Mickey Rourke: cinema, pugni, donne e motori

Nelle ultime foto, quelle relative al Festival Lagunare più famoso del mondo, devo dire che l’ho visto un pò plastificato, ma Mickey Rourke è sempre Mickey Rourke. Personaggio controverso, boxer, motociclista e attore di talento in film che sono diventati delle vere e proprie pietre miliari.

La sua presenza in scena ora conturba, ora disturba, specie quando lo vediamo nei panni di Marv in Sin City; il suo volto può divenire una maschera aggressiva, ma sempre capace di dispensare sorrisi e di dare un confortevole senso di protezione.

Mickey Rourke è in realtà il nome d’arte di Philip André Rourke Jr., nato a Schenectady, il 16 settembre 1956. Rourke cresce nei sobborghi di Miami, nel quartiere di Liberty City. Vi dice niente questo nome? A me si: e aggiungo che lo vedrei benissimo in un eventuale film basato su GTA, la nota serie di violenti videogiochi, il cui ultimo, quarto capitolo ha sbancato al botteghino.

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Festival di venezia dalla trentunesima alla quarantesima edizione: dalla vittoria di Visconti fino a I Cancelli del Cielo

Quando questi dieci anni saranno passati, di me sarà rimasto qualcosa di importante, me lo sento. Non importa se di nuovo è Agosto e le cose sembrano identiche a come erano due o tre anni fa. Scricchiolante, l’asfalto sornione in siesta intorno alla laguna si prepara a un altro decennio di festeggiamenti cinematografici.

Anche lui sa che il tempo passa,e trasforma le cose in modo da dare anche qualche possibilità di riprendersi, almeno a volte. Chiudo gli occhi e inspiro il desolato fervore, come se in qualche modo riuscissi a bucare lo spazio-tempo e a essere qui, nello stesso luogo, ma in un tempo spostato, anche di poche ore: questa sera.

Mentre Luchino Visconti si lecca le ferite per la seconda volta, mi rendo conto che a volte l’emozione mi fa dimenticare chi sono, e a volte anche cosa sono; spero solamente, visto che sono così confuso, che la mia natura sia tale da permettermi di entrare nella grande sala, dove potrò vedere proiettati, su uno schermo enorme, i sogni più belli.

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