Metropolis di Fritz Lang, la statua del robot Maria

Oggi per la consueta rubrica settimanale dedicata alle action figures vi proponiamo un pezzo da collezione imperdibile, rilasciato in edizione limitatissima e legato al capolavoro Metropolis, caposaldo della fantascienza cinematografica realizzato nel 1927 dal cineasta austriaco Fritz Lang.

Quella che vi proponiamo oggi è una fedelissima riproduzione della donna-robot Maria, tra altro il primo robot a comparire in una pellicola cinematografica, una statua di circa 50 cm, rifinita a mano e rilasciata in tutto il mondo in soli 500 esemplari, insomma in breve tempo una vera rarità per collezionisti e appassionati di cinema.

Dopo il salto trovate una dettagliata galleria fotografica e un trailer del film, mentre se volete informazioni su prezzo e reperibilità della statua lo spazio commenti è come di consueto a vostra disposizione.

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Film in DVD e Blu-ray febbraio 2011

Ricchissimo febbraio per quanto riguarda le riedizioni in Blu-ray, che oltre a cult come Metropolis di Lang e Ladri di biciclette di De Sica vede l’uscita della collana della Eagle Pictures I film di una vita che ci ripropone una serie di classici oltre che rimasterizzati in alta definizione, completi di cover da collezione e un booklet fotografico, tra i titoli in uscita Johnny il bello con Mickey Rourke, Le iene di Tarantino, Essi vivono di Carpenter e Quell’oscuro oggetto del desiderio di Buñuel.

Per quanto riguarda i titoli di punta del mese escono in vendita i campioni d’incasso Cattivissimo Me anche in versione 3D e l’action di Stallone I Mercenari-The Expendables, ma attenzione anche a qualche chicca direct-to-video assolutamente da ripescare come il kolossal cinese Confucio e il thriller con Samuel L. Jackson Unthinkable.

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Robot, 90 anni di fantascienza al cinema e non solo

Nonostante sia trascorso quasi un secolo il termine robot, che proprio in questi giorni compie 90 anni, è ancora uno dei termini più rappresentativi dell’universo fantascientifico, dalla notte dei tempi si è contribuito a creare un vero e proprio immaginario popolato da versioni meccanizzate e antropomorfe dell’essere umano che con il passare dei decenni hanno subito fisiologiche ed inevitabili mutazioni, vedi allora coniare termini come cyborg, androide o replicante adattandoli di volta in volta al concetto di umanità e coscienza di se, all’essere in quanto esistere con tutti i dilemmi che ne possono conseguire.

Il cinema dal canto suo ha saccheggiato l’immaginario dei piu grandi scrittori di fantascienza per dare corpo ad un esercito di automi in celluloide dalle più svariate fogge e dalle diverse personalità, lo scrittore Isaac Asimov va oltre immaginando una società il cui i robot rappresentano il quotidiano e coniando le Tre leggi fondamentali della robotica che ritroveremo applicate ne L’uomo Bicentenario e violate nel thriller-fantascientifico Io, Robot, oltre che citate dall’androide Bishop nel sequel Aliens-Scontro finale.

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Werner Herzog presidente della sessantesima Berlinale

Werner Herzog

Il regista tedesco Werner Herzog è stato scelto per presiedere la giuria della sessantesima edizione della Berlinale, in programma dall’11 al 21 febbraio 2010.

Il regista torna a Berlino dopo aver proposto nel 1968 I segni di vita (Orso d’argento) e Nosferatu (1979). La commissione del Festival spiega di aver scelto Herzog perché è:

Una delle personalità più significative del nuovo cinema tedesco e fonte d’ispirazione per un’intera generazione di filmaker.

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Locarno 2009, nono giorno

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Oggi il programma del Locarno International Film Festival avrà una corposa selezione di film provenienti dalla Cina ad arricchire il già vasto programma dedicato all’oriente. Ieri comunicati i nomi dei vincitori della sezione speciale Open doors che prevede un bando di concorso pre-festival ed un workshop, al termine del quali tra dieci progetti selezionati di un singolo paese, quest’anno la Cina, ne verranno premiati tre con un riconoscimento e un impegno produttivo.

Quest’anno i cineasti premiati sono: Wang Xiaoshuai con il suo Who Shi Yi (Eleven Flowers), Yang King per Gong Lu Ba Hao (Bus No.8) e Yang Jin per Zhan Mein Cong Ming (Don’t expect prises).

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