Voce del verbo amore: recensione

la-locandina-di-voce-del-verbo-amore-39617Dopo un prologo in cui conosceremo la bella storia d’amore tra Ugo e Francesca, i momenti più importanti e intensi, finiti i quali passiamo alla fine della storia che coincide con l’inizio del racconto, quando l’idilliaco sogno si è incrinato e dopo dieci anni di comune accordo la coppia si separa.

Ugo (Giorgio Pasotti) è un giovane architetto, ha un obiettivo nella sua vita lavorativa diventare un associato del prestigioso studio in cui lavora, mentre Francesca (Stefania Rocca) gestisce una serra nel centro di Roma con Gioia, sua amica e socia, divorziata e con l’abitudine di sciorinare consigli sulla vita sentimentale altrui, e sull’amore in generale.

Sullo sfondo altri personaggi di varia umanità che si sfiorano, si raccontano e che cercano, nel loro piccolo, di descriverci le molte declinazioni della parola amore.

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B-cult: La casa dalle finestre che ridono

La casa dalle finestre che ridono è il primo approccio di Pupi Avati al genere thriller-horror, partito come scherzo, divenuto esperimento, rivelatosi in seguito un vero gioiello di suspense ed atmosfera. E’ il 1976, Avati raccoglie una piccola troupe di fedelissimi, una sceneggiatura a cui ha collaborato l’allora autore Maurizio Costanzo e tenta di sondare l’anima nera della sua Romagna da Amarcord fatta anche di isolati paesini, misteri, e lugubri casolari isolati.

Stefano (Lino Capolicchio), un giovane restauratore, è chiamato a riportare alla luce un affresco rinvenuto in una chiesa, affresco dall’aspetto inquietante che racconterà vecchie storie di rapporti incestuosi, pittori folli e sacrifici umani. La tranquilla e sonnolenta cittadina che ospita il giovane tirerà fuori un insospettabile lato perverso e malefico che in un escalation di indizi risveglierà anime dannate in cerca di sangue.

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Valerio D’annunzio: anima da teatrante

Valerio D’Annunzio, attore, sceneggiatore e regista classe 1975, di origini abbruzzesi, D’Annunzio si laurea in teatro al DAMS di Bologna e si scopre oltre che fine narratore di umanità e sentimenti attraverso la recitazione, anche narratore per immagini e si dedica così al cinema, e alla pubblicità.

Molti i corsi frequentati dal giovane autore nel corso degli anni, segno di una volontà di rafforzare un bagaglio tecnico già istintuale di per sè, nel 2002 frequenta un corso semestrale presso la prestigiosa Royal Shakespeare Academy di Londra e l’anno successivo un corso di regia televisiva tenuto da dall’autore/conduttore Maurizio Costanzo.

D’Annunzio è anche autore, regista ed attore in molti spettacoli teatrali per bambini. tra le sue piece più note segnaliamo Ceneri, Sensi multipli, Le ultime ceneri e Le ceneri della sconfitta.

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