Il film rivelazione della Sessantacinquesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, si chiama Pranzo di ferragosto, scritto, diretto e interpretato da Gianni Di Gregorio, vincitore del premio ISVEMA, attribuitogli dalla giuria del sindacato nazionale critici cinematografici italiani.
Collaboratore di Matteo Garrone, produttore del film, aiuto regista in Estate romana e L’imbalsamatore, Di Gregorio che è altresì il protagonista del film, parte da un fatto vero per creare una pellicola non vera ma verosimile.
Gianni, un uomo di mezz’età, figlio unico di una nobildonna decaduta e vedova, vive con sua madre in una vecchia casa nel centro di Roma. Tiranneggiato da lei, trascina le sue giornate fra le faccende domestiche e l’osteria. Il giorno prima di Ferragosto l’amministratore del condominio gli propone di tenere in casa la propria mamma per i due giorni di vacanza. In cambio gli scalerà i debiti accumulati in anni sulle spese condominiali. Gianni è costretto ad accettare.
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