Spunta online la lista originale degli attori previsti per uno dei film cult degli ultimi anni, “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino.
Matt Dillon
Willem Dafoe e Matt Dillon in Whiskey Bay, Elle Fanning in Olive’s Ocean
Willem Dafoe e Matt Dillon hanno firmato per recitare in Whiskey Bay, un film indipendente che segna l’esordio alla regia del produttore Chris Brinker (The Boondock Saints – Giustizia finale). La sceneggiatura è di Jonny Hirschbein. Le riprese si svolgeranno a New Orleans, ma non si sa ancora in che periodo.
Elijah Wood, Matt Dillon, Brendan Fraser e Vincent D’Onofrio in Pawn Shop Chronicles, Louis C.K., Peter Sarsgaard e Andrew Dice Clay nel nuovo film di Woody Allen
Casting news via Collider, Variety e Deadline per gli attori Elijah Wood (Il signore degli anelli), Matt Dillon (Blindato), Brendan Fraser (Misure straordinarie), Vincent D’Onofrio (Brooklyn’s Finest), Louis C.K. (Role Models), Peter Sarsgaard (Lanterna Verde) e Andrew Dice Clay (Un corpo da reato). Dopo il salto trovate tutte le novità casting.
The Black Marks, sinossi dell’heist-movie con Kurt Russell
Collider riporta che Dimension Films ha acquisito i diritti di distribuzione negli Stati Uniti per la produzione canadese The Black Marks, film scritto e diretto da Jonathan Sobol e con protagonisti Kurt Russell, Matt Dillon e Jay Baruchel. Il film è una comedy con rapina, in cui un temerario biker e ladro d’arte in pensione (Russell), decide di rimettersi in gioco con l’aiuto del suo infido fratello (Dillon). Dopo il salto trovate la sinossi ufficiale del film.
Naomi Watts e Matt Dillon in Sunlight Jr.
Collider annuncia che Naomi Watts e Matt Dillon saranno protagonisti di Sunlight Jr., film indipendente scritto e diretto da Laurie Collyer (Sherrybaby). Il film segue le peipezie di Melissa (Watts) commessa in un minimarket e del suo ragazzo paraplegico, Richie (Dillon). I due: “sono intrappolati in un ciclo generazionale di povertà e ignoranza. Sono davvero entusiasti quando vengono a sapere che Melissa è incinta, ma quando lei perde il lavoro ed entrambi sono sfrattati dal motel in cui vivono, le cose vanno di male in peggio”.
Olivia Wilde in The Words, Matt Dillon in Freaky Deaky, Nick Nolte in A walk in the woods
Nick Nolte è stato scritturato per recitare in A walk in the woods, l’adattamento di Una passeggiata nei boschi di Bill Bryson, diretto da Barry Levinson, incentrato sull’avventurosa escursione affrontata dallo scrittore lungo un sentiero di 3.400 chilometri in compagnia di Katz, amico d’infanzia ed ex tossicodipendente.
Altre tre star si uniscono al cast di Freaky Deaky, la commedia scritta e diretta da Charles Matthau, tratta dal romanzo di Elmore Leonard: dopo l’adesione di William H. Macy, Camilla Belle e Sienna Miller, hanno accettato di prendere parte al film anche Matt Dillon, Brendan Fraser e Craig Robinson. Gli attori saranno rispettivamente l’agente della sezione crimini sessuali Chris Mankowski, un attivista politico e l’ex assistente del magnate accusato di stupro.
Matt Dillon in Inferno: A Linda Lovelace Story, Michael Pena in End of Watch, Michelle Williams in Oz the Great and Powerful
Matt Dillon sarebbe in trattative per entrare a far parte del cast di Inferno: A Linda Lovelace Story, il biopic dedicato alla star del porno Linda Lovelace, scritto e diretto da Matthew Wilder, e interpretato da Mailn Akerman: per l’attore si parla del ruolo del marito/padrone (la schiavizzava, violentava e picchiava)/manager Chuck Traynor.
Michael Pena starebbe vagliando l’ipotesi di recitare in End of Watch, il drammatico poliziesco di David Ayer, con Jake Gyllenhall protagonista, che racconta la storia di due agenti, la cui amicizia viene messa a rischio.
Herbie-Il super maggiolino, recensione
Herbie è un maggiolino che negli anni ’60 e ’70 ha fatto furore sulle piste di diversi circuiti, ma il tempo passa anche per lui e tra un’ammaccatura e l’altra la sua carriera ha subito un repentino tracollo facendolo finire in un deposito di rottamazione dove presto subirà un triste destino.
A salvare l’ex-campione a quattro ruote la bella Maggie Peyton (Lindsay Lohan) che riceve dal padre corridore NASCAR come regalo di laurea proprio il maggiolino che lei e il suo amico e meccanico Kevin (Justin Long) avrebbero intenzione di demolire per trarne qualche pezzo di ricambio utile.
Naturalmente Herbie non ha alcuna intenzione di finire dalla padella nella brace e in men che non si dica farà capire ai due che sotto ruggine ed ammaccature c’è il cuore pulsante di un campione, che oltre a far riscoprire alla ragazza la sua innata passione per i circuiti regalerà prestigio e vittorie all’appannata scuderia di famiglia.
FIGC 2010, Festival Internazionale del Cinema di Gudalajara
Dal 12 al 19 marzo nella suggestiva cornice di Guadalajara in Messico, si svolgerà la rassegna Festival Internazionale del Cinema di Guadalajara giunta alla sua venticinquesima edizone.
Sette le sezioni in cui sarà suddivisa la parte competitiva del festival, due sezioni dedicate a lungometraggi ispano-americani e messicani, altrettante ai documentari, e tre ai cortometraggi, con la sezione in più dedicata ai corti d’animazione.
Recensione: Tu, io e Dupree
Tutto inizia su un meraviglioso isolotto delle Hawaii, dove si sta svolgendo, grazie al sostanzioso contributo del ricco padre della sposa, il sontuoso matrimonio tra Carl (Matt Dillon) e Molly (Kate Hudson).
Al ritorno dal viaggio di nozze, Carl incontra il suo vecchio amico Dupree (Owen Wilson), e scopre con sorpresa e rammarico che l’amico, a causa delle ferie prese per partecipare al suo matrimonio, è stato licenziato, e di conseguenza sfrattato dall’appartamento in cui viveva.
Carl, sentendosi responsabile dell’accaduto, e senza avvisare la moglie, invita l’amico ad alloggiare a casa sua in attesa che trovi una casa ed un nuovo lavoro, Dupree accetta volientieri, ma Carl non sa il disastro di proporzioni catastrofiche a cui sta andando incontro.
Nothing but the truth: esce nelle sale americane il thriller politico con Kate Beckinsale
Dai tempi della fonte più famosa della storia del giornalismo, quel Gola profonda che collaborò all’esplosione dello scandalo Watergate, deontologia vuole, che ogni giornalista, anche a costo di beccarsi salate pene pecuniarie o peggio, finire dietro le sbarre, debba proteggere le proprie fonti, e in Nothing but the truth si vedono le conseguenze di questa coraggiosa linea di condotta.
Rachel Armstrong, giornalista politica, vive e lavora nella città di Washington, in seguito ad un suo articolo, un agente della CIA sotto copertura viene inquisito. Quando gli viene chiesto di rivelare il nome della sua fonte, Rachel rifiuta, innescando un meccanismo ben noto al mondo del giornalismo, scegliere tra il proprio credo lavorativo e professionale e un sistema giudiziario che punisce e si scontra con regole che da anni vengono applicate dai giornalisti a prescindere dalle leggi applicate nei tribunali americani.