Happy Family, recensione

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Lo scrittore, anzi autore, Ezio (Fabio De Luigi) si barcamena tra un’ispirazione altalenante, una relazione appena terminata e una realtà che spesso si confonde con la fantasia partorendo vividi ricordi mai vissuti, ma solo immaginati. Nasce così un nuovo racconto che lo vede ritrovarsi voce narrante e ospite nel bel mezzo di una cena tra due famiglie i cui rispettivi figli, appena sedicenni, hanno deciso di sposarsi.

Per Ezio il suo parto di fantasia subirà numerosi stop creativi, ma di certo troverà l’amore in una bella e complessata pianista di musica classica, assisterà al lento, ma inesorabile disfacimento fisico di una madre ottantenne e di suo figlio, lei affetta da Alzhaimer, lui da un cancro, a cui si aggiungono un paio di mogli insoddisfatte, un marito che non vuole crescere, e tanta voglia di raccontare e raccontarsi.

Durante i voli pindarici di Ezio i suoi personaggi si riveleranno invadenti, insoddisfatti, logorroici, faranno richieste e si ribelleranno ad alcune scelte creative, come un finale troppo frettoloso, ma alla fine tutti saranno accontentati almeno in parte, i loro personaggi troveranno un epilogo, se non definitivo almeno in evoluzione, ed Ezio finalmente esausto proverà a tornare alla realtà in cerca di un contatto umano e reale, di cui ora, dopo tanta rumorosa solitudine, sente davvero il bisogno.

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Mediterraneo, recensione

a70-12483Giugno del 1941, un sparuto gruppo di miltari italiani viene sbarcato su una piccola isola dell’Egeo, con il compito di occupare e presidiare il piccolo atollo, a capo del plotone italiano il tenente Montini (Claudio Bigagli) insegnante di latino e greco, nel gruppo di arruolati per forza anche il disertore Corrado Noventa (Claudio Bisio) e il sergente Lorusso (Diego Abatantuono), l’unico che sembra prendere sul serio la missione.

l’isola, all’apparenza deserta, si rivelerà dopo qualche giorno abitata solamente da donne, vecchi e bambini, tutti gli uomini sono impegnati al fronte e il gruppo di soldati si amalgamerà molto bene con i locali, cosi nasceranno amori e amicizie, tutto in una surreale e idilliaca atmosfera che farà dimenticare per molto tempo ai soldati le paure e le ansie della guerra.

Solo l’arrivo di un aereo pilotato dall’italiano Carmelo La Rosa (Antonio Catania) riporterà i soldati a contatto con la realtà, Carmelo comunica che è piu di un anno che l’alleanza anglo- americana ha firmato un armistizio con l’Italia e che particamente sono tre anni che Montini e compagni sono stati dimenticati sull’isola.

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Diego Abatantuono: eccezionale veramente!

Attore eclettico di una simpatia dirompente e dalla vis comica irresistibile, passa dal drammatico alla commedia con estrema facilità e dimostra in entrambi i generi di essere un talento ormai consolidato. Forgiato da anni di lunga ed intensa gavetta che l’ha visto passare con successo dal cabaret al cinema fino alla televisione.

Diego Abatantuono nasce a Milano il 20 Maggio 1955, padre calzolaio e madre guardarobiera in un teatro d’avanspettacolo. amici d’infanzia dell’attore, l’inseparabile Ugo Conti ed il giornalista Enrico Mentana. nel 1976 esordisce sul grande schermo con Liberi, armati e pericolosi del regista Romolo Guerrieri.

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