Magnifica Presenza, recensione in anteprima

Magnifica Presenza è il nuovo attesissimo film che segna il ritorno alla regia di Ferzan Opzetek: Pietro (Elio Germano) è un ventottenne siciliano che arriva nella capitale col grande sogno di fare l’attore: trova una casa tutta per sé, ma ben presto cominciano ad apparirgli presenze inquietanti; infatti, l’appartamento si rivela essere occupato da ospiti non previsti, misteriosi, eccentrici, elegantissimi, che pian piano iniziano a creare un legame profondo col giovane.

I coinquilini forzati, il rapporto con Maria (la sempre più brava Paola Minaccioni), la cugina di Pietro, l’aiuto prestato al travestito di notte, sono tutti segni della solitudine e della fragilità umana affrontata come valori da analizzare, vivere e comprendere fino in fondo.

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Il rosso e il blu, Posti in piedi in paradiso: iniziate le riprese; Stefano Accorsi ne I calcianti

Sono in corso da una settimana, presso gli studi di Cinecittà, le riprese di Posti in piedi in Paradiso, il film diretto e interpretato da Carlo Verdone, con Pierfrancesco Favino, Marco Giallini e Micaela Ramazzotti, che verte sulle condizioni precarie di tre mariti separati o divorziati che devono condividere in una casa di 40mq e sul rapporto che instaurano tra loro i tre uomini.

Stefano Accorsi reciterà ne I calcianti, l’opera prima del regista Stefano Lorenzi che verrà girata a Firenze la prossima estate e che ruoterà attorno alla storia del calcio storico fiorentino.

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Il caimano, recensione

Bruno Bonomo (Silvio Orlando) è un produttore di trash-movie all’italiana che sta attraversando un momento di profonda crisi, il suo ultimo film Cata-ratte in cui era protagonista la moglie Paola (Margherita Buy), è stato un disastro è ha dato un netto stop alla sua carriera, a questo si è aggiunto il divorzio con la moglie e la mancanza di uno straccio di sceneggiatura da cui ripartire.

Uno script dal titolo Il caimano arriva tra le mani di Bonomo, l’ha scritto Teresa (Jasmine Trinca), una giovane e battagliera regista che ha descritto senza peli sulla lingua cosa pensa del Presidente del consiglio Silvio Berlusconi e che si pone una domanda che è solo uno dei molti dubbi che si pone la sceneggiatura, da dove provengono i soldi del Presidente del consiglio?

Bonomo dopo aver tentato invano di piazzare la scottante sceneggiatura alla RAI decide di investire di persona nel progetto girando il film, chiaramente ben presto la sua scelta figlierà conseguenze immaginabili che non si limiteranno certo a qualche prevedibile defezione nel cast…

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Habemus Papam, recensione in anteprima

Una folla di fedeli e le televisioni di tutto il mondo sono in trepida attesa che dal balcone si affacci su piazza San Pietro il nuovo pontefice appena eletto dal conclave per la rituale benedizione e un piccolo discorso di insediamento, purtroppo se la fumata bianca ha innescato l’entusiasmo all’esterno, all’interno nelle sontuose stanze vaticane si sta consumando un vera e propria tragedia, perchè il nuovo pontefice (Michel Piccoli) dopo l’elezione ha avuto un vero  e proprio crollo nervoso accompagnato da quello che sembra a tutti gli effetti un attacco di panico.

I cardinali e il portavoce della Santa sede (Jerzy Stuhr) corrono subito ai ripari, visto che il nuovo pontefice non ha alcuna intenzione di insediarsi chiamano a supporto uno psicanalista (Nanni Moretti), anzi no il miglior psicanalista sulla piazza che però si scontra da subito con le ferree regole che vigono durante l’elezione e oltre a non riuscire ad approfondire il problema che affligge Sua santità a causa dell’invadenza dell’intero conclave e dello staff, viene letteralmente sequestrato per paura che possa lasciar trapelare qualche indiscrezione sulla crisi papale.

Così il portavoce accetta il consiglio di portare il pontefice dall’ex-moglie dello psicanalista anch’essa psicologa (Margherita Buy), commettendo però il grosso errore di portare il reticente pontefice all’esterno delle mura vaticane, facilitandone così una vera e propria fuga con tanto di latitanza, che se da una parte servirà al religioso per schiarirsi le idee dall’altra manderà nel pallone staff  e sicurezza che mentre cercano di rintracciare il fuggiasco faranno credere a tutti che l’uomo stia invece riposando nelle sue stanze.

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Festival di Roma 1 novembre: oggi evento speciale The Social Network e concorso per Rabbit Hole

Quinta giornata per il Festival Internazionale del Film di Roma, il lungo weekend festivo fa registrare cifre da record per la rassegna, che sabato ha tagliato un traguardo mai raggiunto in quattro edizioni con oltre 31.000 euro di biglietti venduti in un giorno.

Ieri pomeriggio celebrazione nella sezione Extra per la coppia artistica di questa edizione Silvio Orlando/Margherita Buy, mentre in giornata è approdata alla rassegna la star indiana Shak Rukh Khan che ha presentato fuori concorso il toccante Il mio nome è Khan.

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Festival di Roma 31 ottobre: Halloween con i vampiri di Let me in e Dylan Dog

Quarta giornata al Festival Internazionale del Film di Roma che ieri ha visto sul red carpet Emily Watson protagonista del film in concorso Oranges and Sunshine, film di denuncia su 130.000 orfani inglesi abusati e l’approdo al festival dell’ultima fatica di Ricky Tognazzi Il padre e lo straniero, opera fuori concorso che esplora paternità e malattia.

La rassegna capitolina si fa sempre più intensa e il programma si arricchisce man mano che si avvicina il gran finale, oggi anche il Festival di Roma celebra la notte di Halloween con alcuni eventi speciali, infatti la serata si aprirà con l’anteprima di Let me in, remake americano di Matt Reeves del sorprendente  vempire-movie svedese Lasciami entrare, tratto a sua volta dall’omonimo romanzo di John Ajvide Lindqvist.

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Festival di Roma 2010: anteprima Dylan Dog, Winx 3D e altre conferme

Coglliamo l’occasione dell’ultima news riguardante il Festival Internazionale del Film di Roma 2010 per fare il punto sulle pellicole che transiteranno quest’anno alla quinta edizione della prestigiosa kermesse capitolina.

La news odierna riguarda l’attesa versione statunitense firmata da Kevin Munroe dell’italianissimo fumetto Dylan Dog creato da Tiziano Sclavi, l’amatissimo indagatore dell’incubo arriva in una versione cinecomic riveduta e corretta con ben 20 minuti di anteprima al Festival di Roma, a confermarlo la Moviemax che sembra intenzionata a distribuire Dylan Dog: Dead of Night a marzo, data comunque ancora da confermare.

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Giorni e nuvole, recensione

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Elisa e Michele (Margherita Buy e Antonio Albanese) sono una coppia benestante che vive degli agi procurati dal lavoro di lui, imprenditore e socio di una ditta affermata, mentre lei laureata si occupa a tempo perso del restauro di un affresco. I giorni scivolano via tranquilli, l’amore sembra solido e tra amici, una figlia grande (Alba Rohrwacher) e il tran tran quotidiano. la vita scorre sui binari di una quoridianità rassicurante.

Purtroppo l’idillio domestico verrà incrinato inesorabilmente dall’inaspettata confessione di Michele che racconterà alla moglie non solo di essere stato estromesso dalla società dai suoi soci, tra cui un suo vecchio amico, ma di non riuscire a trovare un altro lavoro che possa permettergli di mantenere il tenore di vita avuto sino a quel momento.

La coppia dovrà così affrontare un nuovo e difficile percorso, via la lussuosa casa, la barca, i vezzi di una vita borghese per tornare alle origini, una casa modesta in un quartiere popolare, un doppio lavoro e il pensiero costante di non arrivare a fine mese, ma mentre Elisa si dimostra stoica nell’affrontare tutto ciò, Michele mostra da subito evidenti segni di cedimento.

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Happy Family, recensione

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Lo scrittore, anzi autore, Ezio (Fabio De Luigi) si barcamena tra un’ispirazione altalenante, una relazione appena terminata e una realtà che spesso si confonde con la fantasia partorendo vividi ricordi mai vissuti, ma solo immaginati. Nasce così un nuovo racconto che lo vede ritrovarsi voce narrante e ospite nel bel mezzo di una cena tra due famiglie i cui rispettivi figli, appena sedicenni, hanno deciso di sposarsi.

Per Ezio il suo parto di fantasia subirà numerosi stop creativi, ma di certo troverà l’amore in una bella e complessata pianista di musica classica, assisterà al lento, ma inesorabile disfacimento fisico di una madre ottantenne e di suo figlio, lei affetta da Alzhaimer, lui da un cancro, a cui si aggiungono un paio di mogli insoddisfatte, un marito che non vuole crescere, e tanta voglia di raccontare e raccontarsi.

Durante i voli pindarici di Ezio i suoi personaggi si riveleranno invadenti, insoddisfatti, logorroici, faranno richieste e si ribelleranno ad alcune scelte creative, come un finale troppo frettoloso, ma alla fine tutti saranno accontentati almeno in parte, i loro personaggi troveranno un epilogo, se non definitivo almeno in evoluzione, ed Ezio finalmente esausto proverà a tornare alla realtà in cerca di un contatto umano e reale, di cui ora, dopo tanta rumorosa solitudine, sente davvero il bisogno.

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Genitori & Figli-Agitare bene prima dell’uso, recensione in anteprima

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Alberto (Michele Placido) professore di italiano sposato con l’ansiogena Rossana (Margherita Buy) e in conflitto perenne con il figlio Gigio (Andrea Fachinetti)  che vorrebbe fare l’attore ed aspira ad entrare nella casa del Grande Fratello, dopo l’ennesima sfuriata decide di dare un tema alla sua classe dal provocatorio titolo Genitori e Figli: istruzioni per l’uso.

Sarà l’occasione per la quattordicenne Nina (Chiara Passarelli) di parlare un pò dei suoi genitori divorziati, Luisa (Lucian Littizzetto) infermiera che da moglie è diventata l’amante del suo collega Mario (Max Tortora) sposato e con tre figli, e Gianni (Silvio Orlando) che dopo il divorzio prosegue una relazione semi-clandestina con Clara (Elena Sofia Ricci) un’amica dell’ex- moglie, e che ha deciso di realizzare il suo sogno di vivere su una barca.

Ai problemi di Nina impegnata a barcamenarsi tra i due genitori, si aggiunge  l’irrequieto fratellino Ettore (Matteo Amata) che dopo il divorzio dei suoi sembra diventato un piccolo membro del  Klu Klux Klan, con disegni e affermazioni razziste, culminate in un’aggressione ad un compagno di scuola Rom.

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Genitori & Figli: agitare bene prima dell’uso, locandina e galleria fotografica

Genitori e Figli agitare bene prima dell'uso

Tra dodici giorni uscirà nelle nostre sale Genitori & Figli: Agitare bene prima dell’uso, la nuova commedia distribuita da Filmauro, di Giovanni Veronesi (che l’ha anche scritta insieme a Ugo Chiti e Andrea Agnello), prodotta da Aurelio De Laurentiis e Luigi De Laurentiis, interpretata da Michele Placido, Elena Sofia Ricci, Margherita Buy, Max Tortora, Piera Degli Esposti, Chiara Passarelli, Emanuele Propizio, Andrea Fachinetti e Matteo Amata.

Il film racconta il confronto-scontro tra il mondo degli adulti e quello dei giovani di oggi attraverso lo sguardo disincantato della quattordicenne Nina: quando una mattina il suo professore d’italiano Alberto – reduce da una furibonda lite con il figlio Gigio – assegna alla classe un tema dal titolo “Genitori e Figli: istruzioni per l’uso”, per lei è l’occasione di parlare, per la prima volta a cuore aperto, della sua famiglia: dei due genitori, Luisa, caposala d’ospedale, e Gianni, che ha lasciato moglie e figli per vivere su una barca; dell’amicizia che lega la madre a Clara, insospettata amante dell’ex marito, e di quella un po’ particolare con il collega Mario; dell’inspiegabile razzismo del fratellino Ettore e di una misteriosa nonna che ricompare all’improvviso dopo vent’anni. Ma soprattutto Nina racconta di sé: delle sue amiche, della prima tragicomica serata in discoteca, delle uscite con i ragazzi più grandi e del suo primo innamoramento per Patrizio Cafiero, un buffo ragazzo dall’ancora più buffo soprannome, Ubaldolay. La penna di Nina riserverà non poche sorprese anche ad Alberto e a sua moglie Rossana che, dalla lettura del tema, scopriranno di Gigio, cose che in vent’anni, non avevano mai nemmeno sospettato.

Subito dopo il salto potete vedere una ricca galleria fotografica di Genitori & Figli: agitare bene prima dell’uso, di cui potete ammirare la locandina qua sopra.

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Lo spazio bianco, recensione

la-locandina-di-lo-spazio-bianco-128124 []Maria (Margherita Buy) è un’insegnante quarantenne che si traferisce a Napoli dove insegna in una scuola serale, un’inattesa gravidanza, figlia di una fugace relazione, la porterà ad un travagliato parto prematuro, alla nascita di una piccola anima che si trova in bilico fra vita e morte nel limbo di un incubatrice.

E mentre la piccola Irene lotta, la neo mamma Maria si ritrova sospesa, a barcamenarsi emotivamente tra il tran tran quotidiano del suo lavoro e l’attesa infinita fatta di sala d’aspetto, terapia intensiva e solitudine, ma anche di anime affini, di altre mamma in attesa che condivideranno con lei gioie e dolori di una nuova consapevolezza in lento divenire.

La regista Francesca Comencini possiede un invidiabile tocco intimista ed una sensibilità tutta al femminile che in questa pellicola ritroviamo con piacere, stavolta però il suo intento sembra andare oltre, mostrandoci uno sguardo altro su una Napoli inedita, grigia e pregna di solitudine, e su una protagonista, la brava Margherita Buy, più consapevole di se stessa e capace di abbandonare le nevrosi dei suoi precedenti personaggi, per giocare sulle sfumature e caratterizzare una maternità in evoluzione con sorprendente intensità.

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Ksenia Rappoport, dalla Russia con amore

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Ksenia Rappoport è stata una delle sorprese della sessantaseiesima Mostra del Cinema  di Venezia, tutti erano ormai certi che la CoppaVolpi alla miglior interprete femminile, sarebbe andata all’attrice Margherita Buy per l’intenso ritratto di una mamma quarantenne ne Lo spazio bianco di Francesca Comencini, e invece la bellissima e intensa attrice di origini russe, grazie alla sua tormentata Sonia ne La doppia ora dell’esordiente Giuseppe Capotondi, si è aggiudicata l’ambito riconoscimento.

Mi sento come se stessi volando con un paracadute, ringrazio Muller (direttore artistico del festival ndr) per aver scelto questa opera prima per il concorso, ringrazio gli sceneggiatori che mi hanno regalato quaesto ruolo straordinario e il mio fantastico partner nel film Filippo Timi.Voglio dedicare questo premio al regista Giuseppe capotondi. Spero che quando Capotondi un giorno ritirerà il suo Leone d’oro, io possa far parte del cast del suo film.

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