Gradi e piccini che avete amato il Gatto con gli stivali nella versione vista nella saga di Shrek, mettetevi comodi davanti alla tv per godervi l’inizio della storia, quando ancora il gatto con gli Stivali non aveva incontrato l’orco e l’orchessa, nel film di animazione “Il Gatto con gli stivali” di Chris Miller.
Maledetto il giorno che t’ho incontrato
Margherita Buy: sensibilità d’artista
Timida, riservata, quando è alle prese con qualche intervista il suo sguardo profondo e un pò sfuggente lascia trasparire una grande sensibilità mista a fragilità, magica commistione che l’attrice riversa nei suoi personaggi, sempre un pò nevrotici, fobici e alla perenne ricerca di punti fermi, questo è Margherita Buy, un’attrice istintiva che indossa il suo carattere come una sorta di armatura, trasformando qualche imperfezione caratteriale o punto debole in una stupefacente forza emotiva da cui trarre ispirazione per indossare ad ogni ciak la maschera della quotidianità femminile.
Margherita Buy nasce a Roma il 15 Gennaio 1962, la sua scuola sarà l’Accademia d’Arte Drammatica, dove conoscerà il futuro marito Sergio Rubini ed il teatro, che sarà la sua palestra attoriale fino all’esordio in tv con con il film Flipper con Christian De Sica e Alessandro Haber. L’esordio cinematografico risale invece al 1986 nel drammatico Una grande storia d’amore del regista Duccio Tessari.
Carlo Verdone: attore, regista e…Verdone
Carlo Verdone è diventato uno di quei totem della commedia italiana come Alberto Sordi o Vittorio Gassman, a cui lui stesso fa riferimento, ed intelligentemente, ha scelto di allontanarsi dalla recitazione, indubbiamente impeccabile e spassosa, delle sue macchiette che scavavano nei vizi e nelle virtù dell’italiano medio, distaccandosene a suo rischio e pericolo, ma arricchendo i suoi personaggi di nuove e intriganti sfaccettature.
La maturità artistica che ha preso piede in lui, l’ha costretto suo malgrado a crescere attorialmente e ad intraprendere la strada della commedia più sofisticata, dai toni meno caserecci, sicuramente questo salto gli è costato una bella fetta di pubblico, ma gli ha permesso di esplorare una commedia più adulta e consapevole, non schiava di stereotipi o personaggi ingombranti.