Bar Sport, iniziate le riprese del film tratto dal libero di Stefano Benni

A Sant’Agata Bolognese (vicino a Bologna) sono cominciate le riprese di Bar Sport, il film prodotto da Aurora Film e Rai Cinema, tratto dall’omonimo libro di Stefano Benni, sceneggiato da Nicola Alvau, Massimo Martelli, Giannandrea Pecorelli e Michele Pellegrini, diretto da Massimo Martelli.

I temi centrali della storia saranno, come dice lo stesso Benni, gli amori, le sfide, i cappuccini, le avventure, le trasferte, i grappini, i campioni, i bambini, i nonni, il sesso e le meringhe. Tutto ciò viene raccontato nel classico Bar Sport, luogo in cui si discute di tutto e dove passano tipologie di personaggi di ogni tipo.

Nei ruoli principali figurano: Claudio Bisio (il tennico), Giuseppe Battiston (il proprietario del Bar), Antonio Catania (Muzzi), Bob Messini (Cocosecco), Antonio Cornacchione (Bovinelli), Angela Finocchiaro (Angela), Lunetta Savino (Lunetta), Teo Teocoli (il playboy), Gianluca Impastato (Pinotti), Alessandro Giampaoli (Poluzzi), Vito (il geometra Buzzi), Roberta Lena (Elvira Lire Tremila) e Aura Rolenzetti (la cassiera). Non si conosce ancora, invece, il nome dell’attore a sorpresa che mangerà la Luisona, la brioche d’esposizione del bar.

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Nastri d’argento 2010: Mine Vaganti e La prima cosa bella vincitori con 5 premi a testa

Nastri d'argento 2010

Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek (miglior commedia) e La prima cosa bella di Paolo Virzì (miglior regista) si sono spartiti i Nastri d’argento 2010, cinque a testa (o 5 a 4 per Mine Vaganti se l’ex aequo vale uno), assegnati dal sindacato giornalisti cinematografici (SNGCI).

L’edizione di quest’anno è stata caratterizzata dall’altissimo numero di ex aequo, cinque. A pari merito sono finiti: Elio Germano (La nostra vita) e Christian De Sica (Il figlio più piccolo) come migliori attori protagonisti, Stefania Sandrelli e Micaela Ramazzotti (entrambe per La prima cosa bella) come migliori attrici protagoniste; Ennio Fantastichini (Mine Vaganti) e Luca Zingaretti (Il figlio più piccolo) come migliori attori non protagonisti; Isabella Regonese (La nostra vita), Lunetta Savino ed Elena Sofia Ricci (entrambe per Mine Vaganti) come migliori attrici non protagoniste; Valerio Mieli (Dieci Inverni) e Rocco Papaleo (Basilicata coast to coast) come migliori registi esordienti.

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Mine vaganti, recensione in anteprima

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Tommaso (Riccardo Scamarcio)  è letteralmente fuggito da Lecce in cerca di libertà e indipendenza rifugiandosi in quel di Roma, e in questi anni oltre ad aver mentito ai genitori sul suo indirizzo di studi all’università, Tommaso si è laureato in lettere invece che Economia e commercio e vuol fare lo scrittore, non ha ancora avuto il coraggio e l’occasione di confessare al padre Vincenzo (Ennio Fantastichini), proprietario di un rinomato pastificio, di essere omosessuale.

Cosi sarà l’espletamento di alcune pratiche notarili per l’ingresso di un nuovo socio nell’azienda di famiglia portata avanti dal fratello Antonio (Alessandro Preziosi), la scusa per tornare a Lecce e confessare tutto, e farlo magari in maniera plateale seduto a tavola davanti a tutto il parentato, come ha  immaginato di fare per tanto tempo.

Confessato il suo intento ad Antonio, anch’egli all’oscuro che il fratello fosse gay, durante una cena con tanto di ospiti importanti, Tommaso sta per fare la sua rivelazione, ma il fratello lo anticipa facendosi avanti per primo e confessando anch’egli la propria diversità. Dopo qualche momento di imbarazzo e incredulità voleranno parole grosse, e Antonio verrà cacciato di casa dal padre che sconvolto ed esterefatto avrà un malore.

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