Lezioni di volo, recensione

la-locandina-di-lezioni-di-volo-37518Pollo e Curry (Andrea Miglio Risi e Tom Angel Karumathy) sono due indolenti ragazzi prossimi alla maturità, i loro genitori sono l’esempio classico dei vizi e delle virtù delle famiglie italiane con tutti i pregi e i difetti del caso.

Pollo, di religione ebraica ha un padre troppo intransigente che lo marca stretto e una madre decisamente svanita, mentre Curry, di origini indiane e adottato da piccolissimo, si giostra tra una madre psicologa decisamente troppo emotiva e un padre giornalista che continua  a tradire la madre e cerca al contempo di impartirgli lezioni di vita e morale.

Curry ha un idea geniale, chiede ai genitori di poter visitare la sua terra d’origine, quell’India che lo ha visto nascere e che ha abbandonato da piccolo, e chiede di potersi far accompagnare dall’amico Pollo. I due riescono a partire, ma il viaggio, come peraltro la vita stessa, riserverà ai due galvanizzanti scoperte, imprevisti e cocenti delusioni.

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Francesca Archibugi: il mondo al femminile

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Francesca Archibugi nasce a roma il 16 maggio 1960, il debutto è a sedici anni come attrice nel film RAI Le affinità elettive, poi il Centro Sperimentale di Cinematografia dove studia regia e si diploma negli anni ’80, anni in cui comincia la sua carriera girando svariati cotrometraggi come La piccola avventura sui bambini diversamente abili, recitando ne La caduta degli angeli di Marco Tullio Giordana e vincendo nel 1987 il premio Solinas come autrice della sceneggiatura della commedia di Bruno Cortini L’estate sta finendo.

Nel 1988 il debutto sul grande schermo con la delicata commedia Mignon è partita, cinque David di Donatello per l’esordio dell’Archibugi tra cui quello per la miglior regista esordiente. Nel 1990 conflitti generazionali durante gli anni di piombo nel drammatico Verso sera, successo di critica e pubblico a cui farà seguito nel 1993 Il grande cocomero, storia di disagio mentale e neuropsichiatria infantile, il film si aggiudica due David di Donatello, miglior regia e miglior sceneggiatura.

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Angela Finocchiaro: l’irresistibile leggerezza dell’essere

Angela finocchiaro rappresenta con la sua ironia mista a fragilità la combattività dell’animo femminile, l’attrice si cala in ogni suo personaggio donandogli una leggerezza e al contempo uno spessore che stupiscono. Tra tv, teatro e cinema riesce a spaziare nei generi, attraversando questi tre mondi così diversi e donandoci personaggi ed emozioni ogni volta diversi e ogni volta sorprendenti.

Angela Finocchiaro nasce a Milano il  20 Novembre 1955, durante gli anni ’70 il teatro assorbe e catalizza il suo talento, grazie alla compagnia Quelli di Grock, fondata con Maurizio Nichetti (Ladri di saponette), l’attrice mette a punto una serie di personaggi stralunati dalla forte connotazione comica e dall’impronta surreale. Quando Nichetti farà il salto dal palcoscenico al grande schermo, lei lo seguirà diventando coprotagonista di Ratataplan (1979) e Ho fatto splash (1980)

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