La morte ti fa bella, recensione

Sul finire degli anni ’70 in quel di New York l’attrice Madeleine Ashton (Meryl Streep) ruba per l’ennesima volta il partner della sua rivale la scrittrice Helen Sharp (Goldie Hawn) così come era uso fare dai tempi della scuola, ma stavolta l’abbandono da parte del chirurgo plastico Ernest Menville (Bruce Willis) di Helen causerà un crollo nervoso di quest’ultima e il ricovero in un istituto pschiatrico della furibonda sedotta e abbandonata.

L’azione si sposta al 1985 mentre Madeleine è da tempo convolata a nozze con l’ex di Helen, quest’ultima per nulla dimenticata l’antica ossessione per l’odiata rivale riesce a convincere i medici che la tengono in cura di aver superato rancori e desideri di vendetta e finisce per essere dimessa.

Tornata a scrivere scopre che il matrimonio tra il suo Ernest e l’odiata Madeleine è ormai alla deriva, lui alcolizzato ora ricompone e trucca salme di star decedute, lei ha un amante molto più giovane che la frequenta a puro scopo di lucro e che ben presto verrà colto con le mani nella marmellata, causando un crollo nervoso di Madeleine che comincerà a sentire il peso degli anni che passano e  di una bellezza ormai troppo sfuggente.

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Le verità nascoste, recensione

What_Lies_Beneath-front []Claire Spencer (Michelle Pfeiffer) ha visto di recente la figlia lasciare casa per frequentare il college, maliconia mista a una spiacevole sensazione di perdita per una figlia ormai diventata una donna, dall’altra parte l’orgoglio tutto paterno di Norman Spencer (Harrison Ford) scienziato di fama internazionale, per i due coniugi è l’inizio di una fase inesplorata della loro vita, fase non priva di difficoltà, che decidono di trascorrere nell’atmosfera placida di una casa su un lago nel bucolico Vermont.

Claire fatica non poco ad abituarsi al posto, fa la conoscenza di una vicina e sbircia nella casa oltre lo steccato del suo giardino, quando intuisce che una donna potrebbe essere in pericolo a causa del compagno violento chiede aiuto al marito che la tranquillizza smorzandone le ansie, però quando la donna scompare misteriosamente Claire comincia a percepire una strana sensazione di angoscia.

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The Uninvited: recensione in anteprima

Anna (Emily Browning) ha assistito alla morte della madre gravemente malata in un incendio, dopo un tentativo di suicidio viene internata in un ospedale psichiatrico dove comincia un lungo percorso di guarigione e di elaborazione del lutto, poi finalmente viene dimessa pronta a tornare in famiglia e riabbracciare il padre e la sorella Alex (Arielle Kebbel).

Al ritorno però una spiacevole sorpresa attende la ragazza, Rachel (Elizabeth Banks), l’infermiera che si è occupata a suo tempo della madre, si è trasferita in casa e vive con il padre e la sorella, ad aggiungere benzina sul fuoco una serie di inquietanti incubi notturni gli mostrano l’inquieto fantasma della madre deciso a non riposare in pace,

Gli incubi aumenteranno con l’aumentare della tensione in casa e il rapporto con la matrigna sembra proprio non consolidarsi, anzi gli incubi nel frattempo diventano allucinazioni diurne sempre più terrificanti e realistiche ed un atroce dubbio si fa strada nella mente di Anna, che la prematura morte della madre non sia stata un incidente?

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