Robin Hood, costruire la leggenda

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Quest’oggi per l’atteso film di Ridley Scott Robin Hood, proprio da oggi nelle sale italiane in contemporanea con la proiezione d’apertura del Festival di Cannes, approfondiamo quello che sembra il punto di forza dell’intera Operazione Nottingham, come ci piace chiamare la maestosa ed immersiva ricostruzione storico-scenografica che ci ha permesso di immergerci da spettatori nel mito del bandito gentiluomo di Sherwood.

Ridley Scott ha cercato di evitare un utilizzo eccessivo delle tecnologie digitali già ampiamente utilizzate prima ne Il gladiatore e poi ne Le crociate, che avrebbero rischiato di rendere eccessivamente fumettoso, in stile Troy tanto per intenderci, il suo Robin Hood che invece puntava sul realismo, per questo ha scelto lo splendido Galles come location, affidando la ricostruzione di manieri e villaggi del XIII secolo allo scenografo Arthur Max, collaboratore di vecchia data di Scott che ha curato a suo tempo le scenografie de Il gladiatore ed American gangster, pellicole per le quali Max ha ricevuto due nomination agli Oscar.

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Robin Hood, recensione in anteprima

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Inghilterra XIII secolo, re Riccardo (Danny Huston) con la sua armata sta tornando in patria dopo dieci anni in Terrasanta impegnato nella Terza crociata, missione organizzata dai regnanti europei per conquistare Gerusalemme strappandola al feroce Saladino. Tra le fila dei soldati di Riccardo Cuor di Leone Robin Longstride (Russell Crowe), abile arciere che ha lasciato l’Inghilterra ancora bambino.

Durante l’assedio ad uno dei tanti castelli incontrati lungo la via del ritorno re Riccardo verrà mortalmente ferito e spirerà sul campo di battaglIa, questo porterà Robin, che nel frattempo è stato imprigionato per aver ricordato al Re una carneficina perpetrata in Terrasanta, ad abbandonare le fila dell’esercito insieme a due compagni d’armi.

Destino vorrà che i tre incrocino la scorta che sta riportando in Inghilterra la corona del defunto re Riccardo per il passaggio di consegne al principe Giovanni (Oscar Isaacs), finita in un’imboscata ordita dai francesi, Robin metterà in fuga gli assalitori, e vista la dipartita dell’intera scorta si sostituirà, insieme ai compagni ai cavalieri riconsegnando la corona al legittimo successore.

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Robin Hood, colonna sonora

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Oggi angolo soundtrack dedicato ad una colonna sonora in anteprima, si tratta dello score del Robin Hood di Ridley Scott con Russell Crowe e Cate Blanchett. La colonna sonora sarà disponibile per la vendita da domani, mentre il film approderà nelle sale italiane il prossimo week-end.

Ridley Scott torna al film epico in costume dopo Il gladiatore e Le crociate, l’idea originale era di chiamare il film Nottingham e di incentrarlo sulla figura del famoso sceriffo della contea che in realtà doveva essere anche Robin Hood, una sorta di Don Diego de la Vega/Zorro, poi la scelta di rispettare la leggenda originale sostituendo in corsa anche la Lady Marian di Sienna Miller, con una più consona e matura Cate Blanchett.

Dopo il salto le 22 tracce dello score affidate per l’occasione al compositore tedesco Marc Streitenfeld, collaboratore di Hans Zimmer e vecchia conoscenza di Scott con cui ha collaborato come supervisore musicale agli score de Il gladiatore (Hans Zimmer) e Le crociate (Henry Gregson-Williams) e composto le musiche per Un’ottima annata, Nessuna verità e American gangster, score per il quale Streitenfeld ha ricevuto una nomination ai BAFTA 2007. Dopo il salto cover, compilation e video musicale.

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10 film di Ridley Scott

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Mancano pochi giorni all’uscita nelle sale di Robin Hood, nuovo film di Ridley Scott che per l’occasione recupera il suo attore feticcio Russell Crowe, la coppia oltre al kolossal Il gladiatore ha collaborato in altre tre pellicole, per dare corpo ed anima al generoso fuorilegge della foresta di Sherwood alla sua dodicesima trasposizione su grande schermo.

Tra i film dedicati all’eroe inglese ricordiamo il classico La leggenda di Robin Hood (1938) con Errol Flynn, la popolare versione animata della Disney, la parodia Robin hood-un uomo in clazamaglia di Mel Brooks e il blockbuster del ’91 Robin Hood-Principe dei ladri con Kevin Costner.

In occasione dell’uscita del Robin Hood di Scott, dopo il salto stiliamo una top ten dedicata alle migliori dieci pellicole del regista americano, che ha esordito sul grande schermo nel 1977 con I duellanti e ci ha regalato nel corso della sua carriera cult come Alien e Blade runner. Buon proseguimento.

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The Departed-Il bene e il male, recensione

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Due poliziotti di Boston, due carriere agli antipodi, il primo è Colin Sullivan (Matt Damon) pupillo del boss Frank Costello (Jack Nicholson) che grazie al suo padrino riesce senza fatica ad entrare in polizia, e prefigurarsi una veloce e indolore carriera.

Il secondo è Billy Costigan (Leonardo DiCaprio), stessa provenienza di Colin, un’adolescenza tumultuosa e nessun aggancio strategico, quindi l’unico modo per lui di continuare a fare il poliziotto e mettere la propria vita sul piatto, e accettare un pericoloso incarico da infiltrato nella banda di Costello.

Sullivan e Costigan lavoreranno così da talpe su opposti fronti, il primo passa informazioni decisive al boss onde anticipare le mosse delle autorità, l’altro dopo essersi fatto arrestare, tramite il cugino si inserisce nella gang e comincia a passare informazioni ai suoi referenti del dipartimento, e per poco non riesce a fregare il boss, che però avvertito in extremis la farà franca.

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Le crociate: recensione

Baliano (Orlando Bloom) è un maniscalco che vive in uno sperduto villaggio francese, con un passato doloroso ed un presente alquanto nebuloso, sul suo cammino il destino pone una figura paterna sconosciuta e ingombrante Goffredo di Ibelin (Liam Neeson) un nobile pronto alla guerra che convince il giovane a seguirlo a Gerusalemme dove imperversa il conflitto per la Terra Santa.

Raggiunta la città di Gerusalemme Baliano conoscerà un re saggio ma gravemente malato, Re Baldovino (Edward Norton) con il volto mascherato perche divorato dalla lebbra e la sua bellissima sorella Sybilla (Eva Green) promessa sposa del livoroso e crudele Guido di Lusignano (Marton Ksocas), pronto ad occupare il trono ed entrare in conflitto con i musulmani del re Saladino, popolo con il quale fino a quel momento Re Baldovino aveva creato equilibrio e stabilità.

Alla morte del Re gli equilibri si rompono, le alleanze crollano, e la guerra con il re musulmano Saladino esplode in tutta la sua ferocia, la citta verrà assediata e Baliano si troverà nel bel mezzo di una sanguinosa battaglia che lo porterà a trattare una resa a patto che gli abitanti di Gerusalemme siano lasciati tornare in patria incolumi….

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Michael Sheen: un talento in crescendo

Michael Sheen nasce a Newport (Inghilterra) il 5 Febbraio 1969, originario del Galles del Sud, ha una figlia, Lily Mo, avuta con l’attrice Kate Beckinsale, con la quale ha intrapreso una lunga relazione terminata durante le riprese del film girato insieme, Underworld.

Il primo ruolo di rilievo risale al 1993, lui divertente ed autoironico, il film è The deal di Stephen Frears, a cui farà seguito il ruolo di  leader dei Lycans nel cinefumetto dark Underworld (2003), accanto all’allora sua compagna Kate Beckinsale, licntropi vs. vampiri in un rutilante e patinato esercizio di stile.

nel 1996 è nella singolare ed intrigante trasposizione del romanzo Lo strano caso del dottor Jeckill e del signor Hyde, Mary Reilly di Stephen frears, con una sorprendente e diafana Julia Roberts, seguirà la biopic inglese Wilde (1997) e l’avventuroso Le quattro piume (2002) accanto a Heath ledger.

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