Alexandre Aja dirigerà il remake di Cimitero vivente?

Buone nuove per il remake di Cimitero vivente (Pet Sematary), l’horror del 1989 tratto da Stephen King sembra potrebbe fruire della regia di Alexandre Aja, ad ipotizzarlo il sito Twitch Films che parla di trattative in corso per dirigere questo remake da tempo annunciato. Tanto per rinfrescarvi la memoria libro e film originale parlavano di un padre in lutto che scoperti i benefici stile Lazzaro di un cimitero per animali vi seppelisce il figlioletto morto, per vederlo tornare indietro in versione demoniaco baby-killer.

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B-cult, Alta tensione

Il prossimo 4 marzo esce nelle sale italiane il remake Piranha 3D del francese Alexandre Aja (la nostra recensione in anteprima QUI) ormai trasferitosi in pianta stabile in quel di Hollywood dove ha realizzato il remake del cult-cannibal di Wes Craven Le colline hanno gli occhi e un’incursione nel filone possessione demoniaca con il discreto Riflessi di paura.

Aja che con il Pascal Laugier di Martyrs e lo Xavier Gens di Frontiers rappresenta una delle nuove leve del cinema horror-splatter francese, dopo il debutto in patria nel ’99 con il dramma-romance a sfondo fantascientifico Furia, trova per nostra fortuna la sua strada con Alta tensione un piccolo gioiello che si lancia in una digressione su disturbi della personalità e ossessione omicidia con corpose e decisamente gradite iniezioni di splatter e gore all’insegna dell’eccesso artistico.

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Rob Zombie: horror, metal e anni ’70

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Oggi dedichiamo lo spazio horror a Rob Zombie, regista e musicista classe 1965, conosciuto dai cultori dell’horror estremo per La casa dei 1000 corpi e il sequel la casa del diavolo, ma soprattutto per i due recenti remake/reboot del cult Halloween.

Zombie artisticamente nasce come musicista e frontman degli White Zombie, gruppo alternative metal scioltosi nel 1998, anno che ha visto Zombie intraprendere  la carriera di solista sfornando tre album.

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B-cult: L’ultima casa a sinistra

9788875840402In occasione del recente remake de L’ultima casa a sinistra, di cui potete leggere la recensione in anteprima QUI, oggi parliamo di quello che a tutti gli effetti molti considerano un cult  e che per altri è invece solo un progetto anomalo nella filmografia del regista Wes Craven, creatore della saga di Nightmare e del cannibal-cult Le colline hanno gli occhi.

Il film si apre con una sorta di avvertimento sul contenuto scioccante delle immagini che seguiranno e che questo film è stato usato come documento didattico in scuole e università, e già capiamo il tono caustico di Craven che nelle sequenze successive si divertirà non poco a spiazzare lo spettatore e a giocare con argomenti scottanti come droga e violenza.

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L’ultima casa a sinistra-The Last House on the Left: recensione in anteprima

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Una coppia di coniugi Emma e John Collingwood con figlia al seguito, la bella Mari, se ne vanno a trascorrere una vacanza in un caratteristico cottage sulle rive di un lago circondato da una lussureggiante vegetazione e decisamente fuorimano.

La vacanza inizia all’insegna del volemose bene, famiglia unita , il papà medico cerca un pò di salutare lontananza dallo stress del pronto soccorso, madre e figlia sembrano intendersi, insomma tutto sembra volgere al meglio almeno fino a quando Mari conosce Page e Justin, la prima è una ragazza che fa la commessa l’altro è un timido ed impacciato ragazzo che si scoprirà far parte della banda di un certo Krug  psicopatico con un’innata indole per la violenza.

Purtroppo le due ragazze verranno attirate da Justin nelle grinfie di Krug e soci che non mancheranno di seviziare e violentare le due amiche abbandonadole moribonde nei boschi.

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The last house on the left: la casa della vendetta

Due giovani ragazze in vena di festeggiamenti decidono di andare ad un concerto, ma lungo la strada incontreranno una gang di folli capitanata da un certo Krug che le rapirà, sevizierà ed ucciderà.

La stessa gang per uno scherzo del destino dopo la mattanza troverà rifugio nella casa di una coppia che scopriremo essere i genitori di una delle due vittime. I due scoperto che gli assassini della loro figlia sono gli inattesi ospiti si trasformeranno in carnefici e attueranno una sanguinosa vendetta.

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Da Tobe Hooper a Xavier Gens: famiglie da horror

Famiglia, nucleo, simbolo di unione e di legame indissolubile, con l’avvicinarsi delle festività e del Natale, la famiglia come concetto si amplifica, diventa icona da rivalutare, valore da riscoprire e intorno a milioni di tavole imbandite si celebrerà quel rito propiziatorio di ritorno alle origini attraverso il binomio cibo e famiglia.

Binomio che trasmette serenità, profumi familiari e sensazioni di benessere, ma immaginiamo un’altro mondo, con valori simili ma distorti, sempre il pranzo come rito associato alla famiglia, ma la deformità come normalità, l’orrore e la follia come mostruose forme d’affetto e infine voi…come portata principale.

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Recensione: Reeker – Tra la vita e la morte

Quando mi sono reso conto che stavo entrando al cinema per vedere un film horror, una strana sensazione mi ha attraversato da capo a piedi: una sorta di brivido, una specie di terrore al quale sono stato condizionato a causa degli utlimi horror su cui ho posato il mio sguardo immacolato.

Il colpo di grazia– l’attacco solare, come direbbe Daitarn– me l’ha sferrato Doomsday. Allora ho pensato: sai cosa faccio? esco e vado a riguardarmi Kung Fu Panda un’altra volta, che non fa mai male.

Ma poi il mio Super Io è intervenuto e mi ha redarguito: sii uomo! Entra e affronta Reeker! Ed è andata meglio del previsto. Sicuramente il nuovo film di David Payne è molto meglio di come si lo presentano le premesse generali, specie basandosi sulle statistiche degli ultimi tempi.

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