The warrior’s way, recensione in anteprima

Yang (Jang Dong-gun) è un abile spadaccino che mira a diventare il più grande guerriero mai esistito, durante una faida tra clan a lui viene chiesto di sterminare gli ultimi avversari rimasti in vita, compresa una neonata che rappresenta l’ultimo membro del clan rivale ancora in vita.

Yang disubbidirà all’ordine e presa la bambina con sè fuggirà in America dove proverà a rintracciare un amico di vecchia data che vive a Lode, una sperduta cittadina del vecchio west, dove possiede una lavanderia.

Giunto sul posto però l’amico è morto e ad attenderlo troverà una lavanderia abbandonata e le poche anime che abitano Lode, alcuni delle quali sono membri di un circo ormai fallito, a dargli una mano ad ambientarsi ci penserà Lynne (Kate Bosworth) aspirante lanciatrice di coltelli a cui un fuorilegge ha ucciso i genitori quando era ancora adolescente e che si innmorerà dello straniero e l’aiuterà a riaprire la lavanderia e a cominciare una nuova vita.

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007-Il domani non muore mai, recensione

Nel consueto e concitato incipit scopriamo la nuova missione di Bond (Pierce Brosnan), intercettare un terrorista intento ad acquistare un sofisticato dispositivo di decodifica, purtroppo nonostante gli sforzi dell’agente 007 che si ritrova a sventare un’esplosione nucleare, terrorista e dispositivo prendono il volo.

Il dispositivo in questione finisce nelle mani di Elliot Carver (Jonathan Pryce) un potentissimo magnate che ha l’intenzione di scatenare un conflitto tra Cina ed Inghilterra, il diabolico piano è il frutto delle resistenze  delle alte sfere del governo cinese a far entrare i media del magnate nella nazione, un conflitto scatenato ad hoc muterebbe i vertici eliminando ogni ostacolo.

Il piano di Carver prevede come prima mossa il dirottamento di una nave britannica per trafugarne missili con cui abbattere un jet cinese, tutto ciò a bordo di una nave stealth, toccherà a Bond sventare la minaccia, stavolta affiancato da una spia cinese, la fascinosa e letale Wai Lin (Michelle Yeoh) incaricata dal suo governo di far luce sull’esistenza di un eventuale complotto.

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Parodia film arti marziali, Balls of Fury

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Oggi per le parodie cinematografiche affrontiamo i film di arti marziali, un genere nato con i Kung-fu movie anni’70 contaminando in seguito l’action americano anni’ 80, ed evolutosi con il Wuxiapian di ultima gnerazione come La tigre e il dragone e le digressioni sci-di Matrix.

Parodiare questo genere con efficacia non è cosa facile, ci prova in origine Jackie Chan miscelando sacro e profano e donando, grazie al suo stile clownesco figlio del Teatro dell’Opera Cinese, una godibile e rispettosa via di mezzo.

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D’Artagnan, recensione

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17° secolo da un villaggio delle campagne francesi con cappa, spada e un gran voglia di menar le mani parte alla volta di parigi il giovane e prode D’Artagnan (Justin Chambers), che ha un sogno entrare nella schiere delle guardie del Re Luigi XIII, i moschettieri.

D’artagnan ha anche la ferma intenzione di vendicare la morte di sua madre avvenuta per mano del malvagio Febre (Tim Roth), spietato scagnozzo del Cardinale Richelieu (Stephen Rea), riuscirà nel suo intento, ma non senza aver speimentato il vero amore con la bella Francesca Bonacieux (Mena Suvari).

Il direttore della fotografia e regista Peter Hyams (Relic, Un alibi perfetto) dopo il successo de La maschera di ferro di Randall Wallace, cerca di dare un’ulteriore rispolverata al classico letterario e cinematografico I tre moschettieri con un’operazione alquano ardita che va ben oltre la rilettura di Stephen Herek e del suoi I tre moschettieri del 1993 con Charlie Sheen e Donald Sutherland.

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Colpo grosso al Drago Rosso: Rush Hour 2, recensione

rush_hour_two_ver3Ad Hong Kong un’ordigno esplode nell’ambasciata americana uccidendo molti cittadini statnnitensi, tra le vittime anche due poliziotti che si scoprirà essere sulle tracce di un losco trafficante di banconote false.

Le indagini sembrano non prendere il via, tutto il caso si arena su un’irritante e burocratica vertenza territoriale tra le autorità cinesi e quelle americane, ma per loro, e nostra fortuna, in quel di Hong Kong a godersi una meritata vacanza si trovano due nostre vecchie conoscenze, l’ispettore Lee (Jackie Chan) e il suo partner il detective Carter (Chris Tucker)

I due, vista l’empasse delle autorità e il sospetto di Lee che uno dei personaggi coinvolti nel caso, il malavitoso Ricki Tan (John Lone) ex-partner di Lee convertitosi alle Triadi, sia implicato nell’omicidio di suo padre, decidono di investigare personalmente  creando la solita sequela di equivoci, risse e spettacolari inseguimenti.

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Hulk: recensione

31Bruce Banner (Eric Bana) è un brillante ed introverso scienziato che sta lavorando per l’esercito ad una innovativa tecnica di rigenerazione dei tessuti attraverso l’utilizzo dei raggi gamma, il suo procedimento purtroppo ancora non funziona correttamente, a queste difficoltà si aggiunge anche il problema della sua ex-fidanzata Betty Ross (Jennifer Connelly) che laora al suo fianco e che lui ancora ama.

Un incidente nel suo laboratorio che lo vede direttamente coinvolto, lo espone ad una dose mortale di raggi gamma, ma Banner misteriosamente non muore, anzi scopre che nel suo DNA qualcosa è stato modificato e ad ogni scoppio d’ira lo scienziato si trasforma in un gigantesco ed iroso energumeno verde dalla forza sovrumana, questo suo lato animalesco si rivelerà ben presto incontrollabile.

Così Banner si dovrà difendere dall’esercito che lo vuole trasformare in un arma, e dal suo stesso padre ormai folle, che inconsapevolmente gli ha trasmesso un suo gene modificato…

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Hollywood Fashion: dall’oriente con amore

Oggi ci occupiamo delle più belle attrici asiatiche di hollywood puntando l’attenzione sulle attrici orientali e cino-americane che in questi ultimi tempi stanno transitando sui set hollywoodiani richiestissime dai produttori così come i loro colleghi ed i registi Made in Hong Kong, l’ultimo grido in fatto di cinema.

La lista non è lunghissima, perchè i nomi non sono molti, ma sicuramente noti, iniziamo con l’attrice cino-americana Lucy Liu, bellissimo sguardo, predisposizione naturale per le arti marziali ed i film action, l’abbiamo potuta vedere splendida e autoironica nella trasposizione cinematografica della serie tv Charlie’s Angels, spietata killer accanto ad Antonio Banderas in Ballistic e cattivissima e sexy in completo sadomaso in Payback.

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Venezia 2009, Ang Lee presidente di giuria

Gli organizzatori della sessantaseiesima mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia hanno scelto il presidente della giuria: dal 2 al 12 settembre prossimi a valutare quale sia il miglior film in gara ci sarà Ang Lee.

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia accogliendo la proposta del Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Marco Müller, che ha pensato di affidare al regista di Taiwan, due volte Leone d’oro (con I segreti di Brokeback Mountain e Lussuria,  Seduzione e tradimento), l’importante ruolo.

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