E’ morto a Londra all’età di 95 anni l’attore ceco Herbert Lom, nato a Praga e in seguito trasferitosi in pianta stabile a Londra, divenne popolare interpretando l’ispettore Dreyfus accanto a Peter Sellers nella saga-comedy La pantera rosa. Sono oltre un centinaio i film a cui Lom prese parte nella sua lunga e profilica carriera.
La Pantera rosa
L’impero colpisce ancora e La febbre del sabato sera tra i titoli da preservare
Anche quest’anno l’archivio National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti ha rilasciato i 25 titoli che andranno a far parte della libreria delle opere cinematografiche da preservare raggiungendo così la ragguardevole cifra totale di 550 film conservati.
Dopo il salto potete consultare la lista integrale dei titoli selezionati tra cui spiccano L’aereo più pazzo del mondo con protagonista il compianto Leslie Nielsen, L’impero colpisce ancora seconda puntata della trilogia di Star Wars, l’horror L’esorcista, il memorabile Tutti gli uomini del presidente con l’accoppiata Robert Redford/Dustin Hoffman, il classico con Travolta La febbre del sabato sera e il cortometraggio del ’67 Labirinto elettronico: THX 1138 4EB, saggio conclusivo per il master universitario dell’allora studente in cinematografia George Lucas.
E’ morto Blake Edwards
Mercoledì scorso a Santa Monica si è spento all’età di ottantotto anni per una polmonite il regista Blake Edwards, uno degli indiscussi re delle comedy made in Hollywood, Edwards durante la sua carriera esplorò molteplici generi cinematografici come il western, il musical e il poliziesco, ma il suo nome resterà impresso a fuoco nella storia del cinema per aver creato la serie de La Pantera Rosa, lanciato Bruce Willis, affermato con forza il surreale genio comico di Peter Sellers e girato un classico senza tempo come Colazione da Tiffany.
Edwards nasce a Tulsa, seconda maggiore città dell’Oklahoma il 26 luglio 1922, i suoi esordi sono come autore ed attore radiofonico ed è in questo periodo che conosce il compositore Henry Mancini che scriverà le musiche di tutti i piu grandi successi del regista, tra questi i memorabili temi di Colazione da Tiffany, Victor Victoria e La Pantera Rosa, colonne sonore che regaleranno a Mancini tre premi Oscar.
Notte folle a Manhattan, recensione in anteprima
La vita coniugale di Phil e Claire Foster (Steve Carell e Tina Fey) coppia del New Jersey, viaggia sui binari della routine senza grossi scossoni, consulente fiscale lui, agente immobiliare lei, con due figli a carico e un appuntamento fisso cena e cinema dedicato solo agli adulti, che però non sembra concepito ad hoc per ravvivare la passione nella coppia.
A far preoccupare oltremodo i due coniugi ci si mette anche la notizia dell’imminente divorzio di una coppia di amici di lunga data, così i due pensano bene di organizzare una serata romantica molto speciale in un esclusivo ristorante di Manhattan, nel quale purtroppo sembra sia impossibile trovare un tavolo, così Phil approfitta della prenotazione mancata di una coppia che non si è presentata, per salvare in extremis la serata.
Purtroppo nel bel mezzo del pasto i due vengono avvicinati e minacciati da due loschi figuri al soldo di un boss malavitoso, che li hanno scambiati per la coppia che doveva in origine occupare il tavolo, i tentativi di chiarire l’equivoco non solo andranno a vuoto, ma causeranno l’irritazione dei due scagnozzi, che costringeranno la coppia a seguirli. Inizierà così per i Foster un’interminabile e movimentata nottata tra rocambolesche fughe, mafiosi, killer prezzolati e poliziotti corrotti.
La Pantera Rosa, recensione
La principessa Dala (Claudia Cardinael) riceve dal padre lo Scià di Lugash uno dei gioielli piu grandi e preziosi del mondo, La Pantera Rosa, chiamata così a causa di una particolarissima imperfezione che ricorda una piccola pantera color rosa che si può intravedere scrutando all’interno del gioiello.
Anni dopo la principessa in esilio dal suo paese in tumulto, è in vacanza nella splendida Cortina d’Ampezzo, qui Sir Charles Litton (David Niven) facoltoso gentleman nonchè ladro internazionale di gioielli è sulle tracce della Pantera rosa, come tra l’altro suo nipote George (Robert Wagner) anche lui con un ingegnoso piano per rubare senza conseguenze il famigerato prezioso.
Sulle tracce di Sir Lytton il goffo e pasticcione Ispettore Closeau (Peter Sellers), che arriva nell’esclusiva meta turistica per catturare il famigerato ladro internazionale creando notevole scompiglio, inconsapevole che la sua bella moglie Simone (Capucine) oltre ad essere l’amante di Lytton ne è anche complice.
Colazione da Tiffany, recensione
Holly (Audrey Hepburn) è un’estroversa ragazza molto sofisticata e con qualche scheletro nell’armadio che vive a New York frequentando l’alta società e party esclusivi, sognando di sposare un miliardario per potersi permettere i preziosi della grande gioielleria Tiffany, gioielleria per la quale la ragazza ha una sorta di venerazione.
Nel suo palazzo abita Paul (George Peppard) un giovane scrittore che per mantenersi ferquenta una donna più grande che gli permette di continuare a rincorrere il romanzo perfetto. I due si incontreranno e si scopriranno a vicenda mettendo in luce le ripettive debolezze, come la depressione e l’instabilità che minano il magico mondo creato ad arte da Holly per sfuggire alla sin troppo cruda realtà.
Quando Holly sta per raggiungere il suo traguardo, impalmare un ricco magnate messicano, quest’ultimo si tira indietro ed Holly cercherà nuovamente conforto in Paul sapendo che il suo sentimento verso di lei è reale e genuino.
Una scatenata dozzina, recensione
Tom baker (Steve Martin) ha un sogno nella vita, anzi due, una bella famiglia numerosa e diventare un allenatore di football, per il primo sogno si è dato parecchio da fare, infatti Tom e la sua bella moglie Kate ( Bonnie Hunter) hanno un squadra di dodici figli, per il secondo sogno, dopo anni di attesa ecco finalmente la garnde occasione, allenare una squadra cittadina.
Il problema è proprio questo, tutta la rumorosa e confusionaria carovana familiare dovrà traslocare dalla campagna alla caotica città, con tutti i problemi logistici del caso, ma i guai non sembrano finiti perchè anche Kate, aspirante scrittrice, riesce a coronare il suo sogno, scrivere un libro, e guarda un pò, il futuro best-seller parla della sua esperienza di madre e dei suoi dodici pargoli.
Ogni buon libro però, abbisogna di una fase promozionale, e qui arrivano i guai, perchè Kate dovrà partire per un tour promozionale per due lunghissime settimane e al povero Tom tocchcrà gestire la scatenata dozzina con tutti i problemi del caso.
Italian DVD Awards 2008, tutti i nominati
Il 20 aprile si svolgerà presso la Casa del Cinema a Roma, la premiazione dei sesti Italian Dvd Awards il riconoscimento più importante e prestigioso dedicato all’home entertainment. Oltre quattrocento giornalisti ed esperti hanno espresso le loro preferenze creando la lista dei nominati, che adesso autorevoli giurati visioneranno per decretare i vincitori.
La Giuria Talents formata da Fausto Brizzi, Ivan Cotroneo, Laura Delli Colli, Maria Lombardo, Gaetano Liguori, Marco Martani, Maria Sole Tognazzi e Maurizio Turrioni, designerà i trionfatori delle categorie Miglio Dvd, Dvd Italiano, Classico e Classico Italiano, mentre la Giuria Tecnica composta da Claudio Masenza, Oscar Sosulich, Felice Laudadio, Luigi Lozzi, Enrico Magrelli e Paolo Marcesini, deciderà a chi assegnare i riconoscimenti delle categorie Talents + Edizione Speciale, Serie Tv e Documentario.
Vediamo tutti i candidati alla vittoria finale degli Italian DVD Awards 2008:
Steve Martin: carisma da comico
Steve Martin nasce a Waco (Texas-USA) il 14 Agosto 1945, figlio di un agente immobiliare e di una casalinga, passa la sua infanzia ed adolescenza in California, lavora al Magic shop di Disneyland dove impara trucchi e giochi di carte, buon suonatore di banjo, al liceo l’approccio con la recitazione avviene attraverso le commedie musicali allestite con la sua piccola compagnia teatrale.
Si laurea in filosofia a 22 anni e grazie alla fidanzata. ballerina in un famoso show televisivo, entra in contatto con un produttore che lo inserisce nel team di autori, lo show con l’apporto di Martin cresce così tanto che nel 1969 vince addirittura un Emmy.