Kate Fitzgerald (Sofia Vassilieva) sta combattendo un lunga battaglia per la propria vita contro una grave forma di leucemia che ne sta minando lentamente il corpo, a sostenerla una madre stoica nell’affrontare le difficoltà e per nulla rassegnata a perdere la propria figlia, un padre che fa del suo meglio ed un fratello masggiore dal carattere introverso e inevitabilmente messo in disparte.
Il quarto componente della famiglia e la piccola Anna (Abigail Breslin), undicenne concepita in vitro per fornire alla sorella nel corso della malattia tutto ciò che organicamente le potrebbe servire per sopravvivere, me dopo averle donato il midollo osseo, cellule staminali e sangue, all’ennesima richiesta dei genitori di donare un rene, e stanca di essere trascurata, Anna si rivolge ad un’avvocato e porta i genitori in tribunale.
Lo scopo di Anna è conquistare legalmente la cosiddetta emancipazione medica che gli permetterà di poter decidere autonomamente sull’utilizzo del proprio corpo e nel caso rifiutare quello che lei considera un abuso. La battaglia legale non sarà indolore e porterà a galla molto risentimento.