10 film anime d’autore, da Akira a Il castello nel cielo

Lo scorso 25 aprile, con ben 26 anni di ritardo è uscito nelle nostre sale Il castello nel cielo (la nostra recensione del film), terzo lungometraggio del maestro Hayao Miyazaki e primo realizzato sotto l’egida produttiva dell’allora neonato Studio Ghibli, stiamo parlando del lontano 1986. Oggi vogliamo celebrarne l’uscita nelle sale con una classifica che raccoglie quelli che secondo noi rappresentano i migliori lungometraggi d’animazione giapponesi di sempre. Naturalmente in cima alla classifica si piazza il cult Akira di Katsuhiro Ōtomo, che a quanto pare potrebbe presto diventare un live-action made in Hollywood.

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Arrietty, recensione

Nella città di Koganei (Tokio) in una villa immersa nel verde si trasferisce, in attesa di subire una delicata operazione al cuore, il giovane Sho che ben presto scoprirà che le storie che gli raccontava sua zia Sadako, di piccoli esserini alti 10 cm identici in tutto e per tutto ad un essere umano che vivrebbero nascosti nella casa, non sono solo delle favole. Sho incontrerà Arrietty una graziosa adolescente in miniatura che vive nascosta con la sua famiglia composta dal padre Pod e la madre Homily. La famiglia in miniatura si ingegna nell’arte del riciclare, mettendo a frutto ogni oggetto che reperisce nella casa frutto di alcune incursioni notturne del padre di Arrietty. Durante una di queste uscite Pod porterà per la prima volta con sè la figlia, che presto dovrà imparare a caversela da sola e Arrietty non deluderà il padre, almeno fino a quando l’uomo non si accorgerà che Sho ha visto la figlia e che quindi la sua famiglia si trova in pericolo e la loro casa, non più sicura dovrà essere abbandonata al più presto.

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Hayao Miyazaki, nuovi progetti per lo Studio Ghibli

Collider ci informa che i registi Hayao Miyazaki (La città incantata) e Isao Takahata (Una tomba per le lucciole), co-fondatori dello Studio Ghibli hanno annunciato la messa in cantiere di due nuovi progetti. Miyazaki ha annunciato che sta preparando un nuovo film che sarà un’autobiografia, anche se non ha specificato se si tratterà della sua autobiografia o di qualcun altro.

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Festival di Roma 3 novembre: oggi Toni Servillo, Miyazaki e Waiting for Superman

Festival Internazionale del Film di Roma settima giornata, ieri red carpet per la splendida Julianne Moore giunta a Roma per ritirare un Marc’aurelio speciale per la sua carriera d’attrice e presentare fuori concorso I ragazzi stanno bene (The kids all right) di Lisa Cholodenko, in cui insieme ad Annette Bening interpreta una madre lesbica con due figli avuti da un donatore di sperma, a proposito delle famiglie gay l’attrice in conferenza stampa ha ribadito:

Ormai negli States è assolutamente normale che sia così, i miei figli vanno a scuola e hanno compagni con due mamme, altri che hanno due papà. La cosa veramente importante non è questa: ciò che conta davvero è che i figli siano amati, seguiti nel loro percorso di vita e aiutati ad affrontare il momento in cui dovranno andare via.

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Il film più bello del nuovo millennio è Il Cavaliere Oscuro

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Quale è il film più bello del nuovo millennio? Secondo la classifica stilata da IMDB, che si basa sui voti dati dai propri utenti, a trionfare è Il Cavaliere Oscuro. Nella lista dei primi quindici troviamo poi, sul podio Il signore degli Anelli, Il ritorno del re, secondo, e City of god terzo.

Prima di lasciarvi alla classifica completa, qualche curiosità: tra i primi dieci film ci sono tutti e tre gli episodi de Il signore degli anelli; il più recente è Up (ancora inedito in Italia) del 2009, il più vecchio Requiem for a Dream del 2000; in classifica ci sono quattro pellicole straniere e tre film d’animazione.

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Il mio vicino Totoro, recensione

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Le due sorelline Satsuki e Mei si trasferiscono con il padre alla periferia di Tokio, dove  si potranno avvicinare alla loro mamma ricoverata in un ospedale e dove potranno ache scoprire un nuovo e sorprendente mondo che la natura rigogliosa gli metterà a diposizione per i loro avventurosi pomeriggi di gioco.

Quello che le due bambine non si aspettano, è che quel lussureggiante mondo ne contiene un altro, ben nascosto, che solo l’innocenza dell’infanzia può scorgere, un mondo popolato da spiriti e fantasmagorici personaggi da sogno ad occhi aperti.

Dopo aver fatto la conoscenza degli spiritelli della fuliggine, Mei, la più piccina delle due, in un’incursione fuori programma nella foresta, farà la conoscenza di un altro spirito, dall’aspetto bizarro, un pò orso, un pò procione, quell’apparizione è in realtà un troll, uno spirito buono che abita la foresta e che Mei soprannominerà Totoro.

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Locarno 2009: giornata d’apertura

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Oggi si inaugura la sessantaduesima edizione del Locarno International Film Festival che si protrarrà fino al 15 Agosto e che vedrà selezionati per l’importante evento ben 180 lungometraggi e 210 cortometraggi suddivisi per una decina di categorie, insomma una corposa full-immersion per gli amanti del cinema.

Ad aprire i festeggiamenti una proiezione seguita da un esibizione musicale, oggi alle 17.00, dopo la proiezione del film Vitus il piccolo e geniale protagonista del film di Fred M. Murer,Teo Gheorghiu, si esibirà in un concerto per pianoforte accompagnato dall’orchestra della Svizzere italiana.

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Recensione: Il castello errante di Howl

La giovane Sophie, si trova tramutata in una vecchina per un maleficio lanciatogli dalla malvagia Strega delle Lande. A causa di questa sua trasformazione, la ragazza è costretta a lasciare la sua casa e le due sorelle, in cerca di un’ antidoto all’incantesimo trova lavoro come donna delle pulizie nel magico, e sempre in movimento, castello di Howl.

Sophie scoprirà che anche il giovane abitante del castello, il mago Howl, è vittima della Strega delle Lande, e che il castello è una porta aperta sul suo mondo, attraverso la quale raggiungere qualsiasi posto lei desideri, intanto la guerra è alle porte…

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Recensione: Ponyo sulla scogliera sul mare

Ponyo, la paffuta, dolcissima e coraggiosa ultima creazione del maestro giapponese Hayao Miyazaki incanta la quinta giornata di programmazione alla Biennale di Venezia, strappa applausi e ovazioni, regala sogni e speranza in un Festival dominato dal dolore, depressione, violenza e devastazione interiore.
Già grande successo in Giappone, uscito il 19 luglio ha incassato finora 120 milioni di dollari, Ponyo on the cliff by the sea, in concorso, è una favola colorata e tenera destinata soprattutto al pubblico dei bambini, dove il regista mescola La sirenetta e La cavalcata delle Valkirie, temi caldi al disneyano Nemo e allusioni alla cronaca, tsunami e difesa dell’ambiente.
Una cittadina in riva al mare. Sosuke è un bambino di cinque anni che vive in cima a una scogliera affacciata sul mare. Un giorno, mentre sta giocando sulla spiaggia rocciosa sottostante, si accorge di una pesciolina rossa di nome Ponyo con la testa incastrata in un vasetto di marmellata; Sosuke la salva e la ripone in un secchio di plastica verde.

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