Bianco e nero, recensione

Elena (Ambra Angiolini) lavora in un’organizzazzione umanitaria che oltre ad aiutare il continente africano ne promuove arte e cultura, cercando attraverso iniziative benefiche e artistiche di aiutare l’integrazione.

Carlo (Fabio Volo) è il marito di Elena che ripara computer ed ha una società che sembra non navigare in ottime acque, oltre ad essere sempre più distante dagli interessi della moglie, i due hanno una figlia.

Nadine (Aissa Maiga) è una donna senegalese che lavora presso un ente africano insieme al marito Bernard (Eriq Ebouaney) che a sua volta collabora con Elena, sarà una delle tante serate organizzate dalla moglie di Carlo per discutere di integrazione e discriminazione razziale, l’occasione per quest’ultimo di incontrare la bella Nadine e scoprire un feeling con la donna.

Naturalmente entrambi proveranno, anche aiutati da momenti di grande impaccio, a resistere alla tentazione, ma alla fine cederanno al desiderio e una volta oltrepassato il confine dovranno pagarne tutte le conseguenze.

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Alessio Boni: tra cinema e fiction

Alessio Boni nasce a Sarnico il 4 Luglio 1966, il diploma in recitazione lo consegue nel 1992 all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, ma Boni già lavora dal 1988 in varie produzioni teatrali e televisive oltre che come modello per fotoromanzi.

Dopo qualche piccolo ruolo in svariate produzioni televisive e cinematografiche la visibilità arriva nel 2000 con la soap Incantesimo 3, nel 1998 recita anche nella miniserie tv La donna del treno. la svolta artistica arriva nel 2004 con La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, film per il quale l’attore riceve un Nastro d’Argento.

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Luigi Lo cascio: un attore d’autore

Luigi Lo Cascio nasce a Palermo il 20 Ottobre 1967, indirizzato dallo zio alla recitazione, l’attore Luigi Maria Burruano, si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico nel 1992 con un saggio sull’Amleto. seguiranno una lunga gavetta nel teatro recitando grandi classici come Romeo e Giulietta, Sogno di una notte di mezza estate e Aspettando Godot, verrà inoltre diretto da molti grandi registi teatrali tra cui Carlo Cecchi e Giuseppe Patroni Griffi.

Nel 2001 un esordio col botto, I cento passi di Marco Tullio Giordana vince a convince, con il suo Peppino Impastato l’attore vince un David di Donatello, seguiranno Luce dei miei occhi al fianco di Silvio Orlando e La meglio gioventù, ancora con il regista Marco Tullio Giordana, stavolta l’attore e tutto il cast maschile si guadagnano un Nastro d’argento.

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Angela Finocchiaro: l’irresistibile leggerezza dell’essere

Angela finocchiaro rappresenta con la sua ironia mista a fragilità la combattività dell’animo femminile, l’attrice si cala in ogni suo personaggio donandogli una leggerezza e al contempo uno spessore che stupiscono. Tra tv, teatro e cinema riesce a spaziare nei generi, attraversando questi tre mondi così diversi e donandoci personaggi ed emozioni ogni volta diversi e ogni volta sorprendenti.

Angela Finocchiaro nasce a Milano il  20 Novembre 1955, durante gli anni ’70 il teatro assorbe e catalizza il suo talento, grazie alla compagnia Quelli di Grock, fondata con Maurizio Nichetti (Ladri di saponette), l’attrice mette a punto una serie di personaggi stralunati dalla forte connotazione comica e dall’impronta surreale. Quando Nichetti farà il salto dal palcoscenico al grande schermo, lei lo seguirà diventando coprotagonista di Ratataplan (1979) e Ho fatto splash (1980)

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