L’imperatrice Wu Zetian (Carina Lau) sta per diventare il primo imperatore donna della storia cinese, i malumori intorno alla sua imminente incoronazione aumentano di giorno in giorno, come le schiere di chi complotta alle sue spalle per usurparne il trono, ma a pochi giorni dalla cerimonia di insediamento alcuni dignitari di corte cominciano a morire misteriosamente, consumati da fiamme che sembrano provenire dall’interno dei loro corpi.
L’imperatrice deciderà che la situazione è tanto grave da dover ricorrere all’aiuto di uno degli uomini che lei stessa ha imprigionato anni addietro per cospirazione contro il suo trono, così toccherà allo scaltro Di Renjie (Andi Lau), maestro nella spada ed abile investigatore, scoprire chi sta cospirando contro l’imperatrice seguendo le tracce lasciate dai corpi e partendo dal luogo dove la prima combustione ha avuto luogo, un gigantesco Buddha in costruzione che celebrerà la nuova reggenza dell’imperatrice.
Davvero sontuoso questo affresco fanta-storico messo in scena dal regista Tsui Hark che prova con successo a rivisitare il wuxiapan, il cappa e spada a tinte fantasy made in China, miscelandolo con elementi tipici del classico giallo investigativo, una messinscena degna di un kolossal, effetti visivi di altissimo profilo ed elementi fantastici che omaggiano il wuxia più classico dandogli la consueta ed intrigante veste epica.