Nymphomaniac è la storia poetica e folle di Joe (Charlotte Gainsbourg), una ninfomane che racconta la sua vita dalla nascita fino all’età di 50 anni a uno sconosciuto incontrato in strada, dov’è stata rinvenuta sanguinante: in Nymphomaniac Volume 2 continua il percorso di rievocazione degli eventi che hanno portato la donna nella stradina dove Seligman l’ha trovata.
Kate Ashfield
Nymphomaniac Volume 1, recensione in anteprima
Nymphomaniac è l’ultima opera cinematografica di Lars von Trier, divisa in due volumi per distribuire un titolo che altrimenti non avrebbe possibilità di distribuzione (si parla di cinque ore e mezzo di film), parliamo quindi della prima parte, Nymphomaniac Volume 1: la storia poetica e folle di Joe (Charlotte Gainsbourg), una ninfomane, come lei stessa si autoproclama, raccontata attraverso la sua voce, dalla nascita fino all’età di 50 anni.
When The Lights Go Out, recensione in anteprima
Yorkshire, 1974: i coniugi Jenny (Kate Ashfield) e Len (Steven Waddington) Maynard con la figlia adolescente Sally (Natasha Connor) si trasferiscono nella loro casa dei sogni. Purtroppo si tratta di un sogno che volge rapidamente in un incubo che getta loro nel panico, quando la famiglia fa una scoperta agghiacciante: la casa è già occupata da un potente poltergeist di natura malvagia che si manifesta in maniera violenta e sembra connesso in qualche modo a Sally.
Frasi da cinema: L’alba dei morti dementi
Dopo aver abbandonato le loro case, uno sparuto gruppo di sopravvissuti all’epidemia che ha trasformato mezza città in famelici zombie, guidati dal commesso Shaun (Simon Pegg) e l’amico nullafacente e sovrappeso Ed (Nick Frost), raggiunge un pub, luogo di ritrovo preferito dalla coppia di amici per memorabili serate a base di cazzeggio, birra e stuzzicchini salati.
L’unico modo per raggiungere l’entrata del locale è superare la moltitudine di zombie che sciamano sul marciapiede e la strada antistante il pub. Allora dopo una veloce lezione su come imitare un cadavere ambulante ed essere credibili, il gruppo si avvia verso l’entrata tra mugugni, lamenti e posture da rigor mortis riuscendo fortunosamente ad entrare nel locale.