Jurassic World: il Regno Distrutto è il secondo film della nuova saga dedicata al mondo dei dinosauri: alla regia di questo capitolo troviamo Juan Antonio Bayona, mentre nel cast confermati Chris Pratt e Bryce Dallas Howard. Preparatevi alla nostra recensione, che trovate qui di seguito.
Juan Antonio Bayona
The Impossible, poster e sinossi del film sullo tsunami del 2004
Dall’American Film Market via Collider primo poster e sinossi ufficiale per il drammatico The Impossible, diretto dallo spagnolo Juan Antonio Bayona già regista della ghost-story The Orphanage e con protagonisti Naomi Watts, Ewan McGregor e Tom Holland. Il film racconta la vera storia del terremoto del 2004 nell’Oceano Indiano e del successivo e devastante tsunami, con la Watts nei panni di una madre impegnata a salvare la sua famiglia.
Con gli occhi dell’assassino, recensione in anteprima
Julia (Belén Rueda) e suo marito Isaac (Lluis Homar) si recano a casa della sorella gemella di lei guidati da un brutto presentimento avuto da Julia, che è convinta che a Sara sia accaduto qualcosa di terribile, presentimento che si rivelerà fondato perchè Julia troverà la sorella impiccata nella cantina.
Julia non si capacita di come la sorella abbia potuto togliersi la vita, affetta come lei da una malattia degenerativa agli occhi era stata appena operata e presto avrebbe riacquistato la vita, ma la polizia e lo stesso Isaac sono convinti che la sorella di Julia fosse depressa e il caso viene archiviato come suicidio.
Mentre Julia è intenzionata a trovare le prove che dimostrino che la sorella sia stata in realtà spinta da qualcuno all’insano gesto o addirittura sia stata assassinata, la sua vista va peggiorando e alcuni attacchi di cecità temporanea che prima la colpivano ad intervalli di tempo piuttosto lunghi, si fanno pericolosamente più frequenti e rivelano che presto Julia perderà la vista.
New Moon prime foto, Eclipse nuove smentite
Torniamo ad occuparci della saga di Twilight per mostrarvi le prime foto che giungono dal set di New Moon e per darvi nuovi aggiornamenti sul terzo episodio.
Partiamo da Eclipse: sembrava certo che la direzione fosse assegnata a Juan Antonio Bayona, invece il presidente della Summit Entertainment, Erik Feig, ha smentito tutto. Il regista non ha firmato ancora alcun contratto perché per ora è solo uno dei possibili candidati che la produzione sta vagliando.
Juan Antonio Bayona, Mickey Rourke, Jennifer Aniston
Torniamo ad occuparci delle novità in arrivo da Hollywood, cominciando dalla conferma di Juan Antonio Bayona come regista del terzo capitolo della saga di Twilight, Eclipse. Dopo che ieri vi avevamo riportato le voci insistenti che volevano il regista di The Orphanage dietro la macchina da presa del film, in uscita il 30 giugno 2010, oggi è stata ufficializzata la notizia.
Continuiamo a parlare di registi: Joe Wright dirigerà il film storico Indian Summer, bastato sul l’omonimo libro di Alex von Tuzelmann, che racconta la nascita del primo governo indiano e la fine della colonizzazione britannica; Alexandre Aja dirigerà The Contractor, il drammatico che narra di ricchi cittadini americani che vengono autorizzati a gestire gruppi di soldati scelti per combattere le guerre, in quanto gli Stati Uniti non hanno più i fondi necessari per finanziare l’esercito.
Arma Letale 5, Eclipse, Danny De Vito, Jeff Goldblum,Arnold Schwarzenegger: novità
Anche oggi trapela qualche notizia da hollywood su possibili progetti che andranno in porto e su altri che potrebbero essere definitivamente accantonati. Partiamo proprio da qui: Arma Letale 5, più volte confermato e smentito, sembra che non vedrà la luce. A sostenerlo è lo sceneggiatore Shane Black che, pur avendo una storia pronta, ha detto che la realizzazione del film è altamente improbabile. Non dimentichiamoci, però, che anche il regista Richard Donner ha un progetto per far tornare in scena i detective Rigg e Murtaugh e che i giochi si potrebbero riaprire.
Rimaniamo in tema di sequel parlando del terzo capitolo della saga di Twilight: se fino a qualche giorno fa in corsa per la regia sembrava ci fosse solo Drew Barrymore, da qualche ora sono salite le quotazioni di Juan Antonio Bayona come direttore di Eclipse. Lo spagnolo avrebbe scavalcato nelle preferenze già James Mangold e Paul Weitz.
New Moon ed Eclypse, date di uscita e novità: incerto il regista, in discussione i protagonisti?
Ci sono novità riguardanti New Moon ed Eclypse, i due sequel tanto attesi dai fan di Twilight. Partiamo dalle date: mentre il secondo capitolo uscirà il 20 novembre di quest’anno, il terzo capitolo verrà distribuito nelle sale sette mesi più tardi, dal 30 giugno del 2010.
A proposito di Eclypse: il film non sarà diretto da Chris Weitz. Secondo Variety i registi candidati alla successione sono, ad oggi, James Mangol e Juan Antonio Bayona.
Guillermo Del toro & co: tra inconscio, incubi e fantasmi.
Parlare di new horror e di autori emergenti ci fa inevitabilmente fare tappa nella penisola iberica, dove l’humus artistico e il genere come massima espressione cinefila ci permette di presentarvi film e autori che stanno rivoluzionando l’horror riportandolo alle origini, un’involuzione dagli inaspettati benefici, il thriller, il gotico, il fantastico che si miscelano all’ horror più tradizionale supportato dalle nuove tecnologie, dov’è allora la novità vi chiederete voi, semplice nella rilettura dei clichè del genere e nella scelta di storie calate in periodi storici riconoscibili, ben radicate nella realtà, cosi in profondità da poter rendere credibili gli sconfinamenti e le incursioni in dimensioni alternative popolate dagli altri, che siano anime in pena, mostri o virus mutanti.
Il cinema ispanico ha cominciato lentamente la scalata, sia in termini di botteghino,sia in termini di Status quo, si perchè la sensazione è che il cinema dai toni gotici dei vari Amenabar e Balaguerò, a cui aggiungeremmo per impronta visiva anche anche il messicano Guillermo del Toro, stia cambiando le regole del gioco, influenzando il panorama internazionale con piccoli ma continui ritocchi al genere, un pò come succede con l’horror orientale, piccoli grandi film che stupiscono per la freschezza visiva e per il ritorno alle atmosfere del cinema delle case infestate e dei vetusti manieri, per dirla alla Bram Stoker, o continuamente citato da registi che ne hanno l’anima ormai irrimediabilmente contaminata, come Tim Burton, un cinema che ha l’infanzia e lo sguardo dei bambini come perno su cui ruotano ingranaggi che rappresentano gli adulti, la crescita, la perdita dell’innocenza e il meccanismo che fin da piccoli ci attira, la curiosità per l’inspiegabile, i piccoli segreti custoditi in vecchie scatole di metallo, i giochi, il giardino che diventa paurosa foresta stregata, la fantasia dell’innocenza.
Recensione: The Orphanage
Laura (Belen Rueda), mamma adottiva di Simon (Roger Princep), un bambino di sette anni malato (ha l’HIV), insieme al marito Carlo (Fernando Cayo), si trasferisce nell’abbandonata villa orfanotrofio dove ha vissuto gli anni più intensi della sua infanzia, per creare una casa famiglia in cui poter ospitare sei bambini disabili.
La nuova sistemazione sembra piacere a Simon, che sviluppa giorno dopo giorno differenti giochi con i propri amici immaginari, tutti suoi coetanei, tra cui una sorta di caccia al tesoro che, se portata a termine, dà diritto alla realizzazione di un desiderio.
Il giorno dell’inaugurazione della casa, il bambino, che precedentemente ha iniziato ad essere sempre più dipendente dai suoi amici immaginari (tra cui Thomas) e ha esternato una aggressività inusuale, scompare, gettando nella disperazione la madre, pronta ad ogni eventualità, compresa quella di credere nella presenza dei fantasmi, pur di riabbracciarlo.
The Orphanage – chi ha paura dei bambini?
Per una produzione di Guillermo del Toro, arriva il 14 Novembre nelle nostre sale The Orphanage. Il trailer, come voi stessi potrete constatare, è inquietante quanto basta per farci capire che qualche salto sulla poltrona lo faremo di sicuro.
Speriamo non si tratti solo di questo, il piatto piange, ultimamente. Il film narra la storia di due coniugi, Laura e Carlos. Laura, che a suo tempo fu adottata, decide di prendersi cura del vecchio orfanotrofio, e di mutarlo in un qualcosa di analogo: una sorta di residenza per bambini bisognosi. Una vocazione nobile, un grande gesto, destinato tuttavia a dar vita a un incubo senza fine.
Il residence infatti si fa, ma nel frattempo il figlio adottivo Simon sostiene di avere degli invisibili amichetti. La cosa assume proporzioni clamorose quando, in occasione dell’inaugurazione del residence, Simon scompare. Inizia così un viaggio nel mondo delle ombre, nel rimorso, nella ricerca dell’amore e nella paura.