John Leguizamo (The Lincoln Lawyer) ha firmato per recitare nel sequel Kick-Ass 2 e sarà anche protagonista al fianco di Michael Fassbender, Brad Pitt, Penelope Cruz e Cameron Diaz nel film The Counselor, il nuovo film del regista Ridley Scott.
John Leguizamo
L’era glaciale 4, video musicale con Sid e 3 nuovi poster
20th Century Fox via Movieweb ha rilasciato un nuovo video musicale e 3 nuovi poster per il sequel d’animazion L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva. La clip ci mostra come i fan di tutto il mondo, dal Messico agli Emirati Arabi, ballano insieme a Sid (doppiato nella versione originale da John Leguizamo).
The Lincoln Lawyer, recensione in anteprima
L’avvocato difensore Mickey Haller (Matthew McConaughey) ha una brutta nomea tra le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie ed è invece ricercatissimo tra i criminali della Città degli angeli che conoscono la sua abilità nel manipolare il sistema giudiziario onde sfruttarne cavilli eticamente discutibili, ma legalmente più che efficaci nel far guadagnare qualche anno in meno se non addirittura la libertà ai suo clienti, innocenti o colpevoli che siano
Haller posssiede una Lincoln con autista targata Not Guilty (Non colpevole), una bella figlia e una ex-moglie procuratore distrettuale (Marisa Tomei) che ancora ama, ma con la quale trova conflitti inconciliabili quando si tratta della sua professione che lavora in netta opposizione a quella dell’ex-signora Haller.
Il fascinoso e rampante avvocato impegnato a difendere spacciatori e criminalità di bassa lega si troverà per le mani il caso di Louis Roulet (Ryan Phillippe), danaroso rampollo di una delle famiglie più potenti e influenti della città, accusato da una prostituta di una sfilza notevole di reati che comprendono aggressione, percosse, violenza carnale e tentato omicidio, insomma c’è da lavorare molto e di contro da guadagnarci una fortuna in parcelle, così Haller oltremodo tentato accetterà il caso.
Vanishing on 7th Street, recensione in anteprima
Michigan, città di Detroit un improvviso black-out fa piombare tutta la città nell’oscurità più completa, all’alba l’intera popolazione sembra letteralmente svanita nel nulla, al loro posto solo abiti ed effetti personali sparsi sui marciapiedi e all’interno delle vetture che giacciono abbandonate lungo strade completamente deserte.
Un manipolo di sopravvissuti che per loro fortuna al momento del black-out era vicino a fonti luminosi come candele o torce elettriche scampa alla misteriosa e inspiegabile sparizione di massa, per ritrovarsi in un bar ancora dotato di energia elettrica grazie ad un generatore d’emergenza.
Luke (Hayden Christensen) un inviato della tv locale, Rosemary (Thandie Newton) una fisioterapista che ha perso il figlioletto di pochi mesi, Paul (John Leguizamo) un proiezionista che sembra essere l’unico ad aver provato da molto vicino il fenomeno e infine James (Jacob Latimore) un dodicenne rimasto solo dopo che la madre avventuratasi all’esterno del locale non ha più fatto ritorno.
Vanishing on 7th Street, immagini dell’horror apocalittico di Brad Anderson
In attesa che il prossimo 14 gennaio i fratelli Strause ci mostrino l’apocalisse aliena nel fantascientifico Skyline, ecco arrivarci via Beyond Hollywood una ricca galleria fotografica con immagini di Vanishing on 7th street di Brad Anderson, pellicola in cui l’Apocalisse acquista un’intrigante/inquietante connotazione horror.
Il film ci racconta di un manipolo di sopravvissuti scampati all’improvvisa scomparsa della popolazione dopo un misterioso ed inspiegabile black-out globale, all’indomani del quale ogni angolo buio della città diventerà per il gruppo di superstiti una letale trappola infernale.
Prima di lasciarvi alle immagini che troverete subito dopo il salto vi ricordiamo che il regista è lo stesso che ha sfornato due piccoli cult come L’uomo senza sonno e Session 9, mentre nel cast spiccano Hayden Christensen l’Anakin Skywalker della nuova trilogia di Lucas, John Leguizamo e la bella Thandie Newton.
Recensione: Decisione critica
David Gart (Kurt Russell) semplice analista dell’Intelligence senza alcuna preparazione o addestramento si ritrova catapultato in una missione impossibile, accompagnare una squadra d’assalto a disinnescare una pericolosa bomba chimica, c’è un solo problema, la bomba è su un Boeing 747 sequestrato da terroristi arabi, e cosa ancor più grave, l’aereo è ancora in volo.
L’unica soluzione al problema sembra essere a prima vista, la meno fattibile, utilizzare un aereo sperimentale che trasporterà la squadra guidata dal Tenente Colonnello Austin Travis (Steven Seagal), quest’aereo oltre che invisibile ai radar è stato concepito per il trasbordo in quota di persone attraverso una sorta di collegamento pressurizzato che permette di collegare due aerei in volo parallelo, permettendo così al team di penetrare indisturbati nell’aereo sotto sequestro.
Jonas Akerlund: un regista da Grammy
Jonas Akerlund nasce a Stoccolma (Svezia) il 16 Novembre 1966, regista e montatore di successo specializzato nel realizzare videoclip musicali, nel suo curriculum due Grammy e oltre 250 video per artisti del calibro di Metallica e U2,
Nel 1988 il regista inizia a farsi conoscere nel panorama dei gruppi metal, con molti dei quali collabora alla realizzazione di video e backstage, poi nel 1993 è la volta dei Roxette, mai l suo primo grande successo è il videoclip realizzato per i Prodigy smack my bitch up.
Artista poliedrico dai moltepilici interessi, realizza film, spot pubblicitari, documentari, lavori artistici, eventi multimerdiali, il suo primo lungometraggio Spun (2002) crime-comedy sul mondo della droga si avvale di un cast impressionante ricco di star hollywoodiane, Mickey Rourke, John Leguizamo, Brittany Murphy e Mena Suvari.
Recensione: Sfida senza regole
A 12 anni di distanza da Heat – La Sfida, tornano Robert de Niro e Al Pacino in un “altra” sfida, stavolta entrambi come prede e predatori: Sfida Senza Regole. Ricordo ancora quando vidi i due colossi ai tempi dei tempi battersi l’uno contro l’altro.
E’ giunto il momento di stabilire una collaborazione più stretta: Sfida Senza Regole è molto diverso da come me lo aspettavo; imputo questa prima, spontanea considerazione, a quella sorta si “imprinting” che Heat ha lasciato dentro di me ormai molto tempo fa.
Qui le cose sono molto diverse. La sfida che non ha regole non vede più il cattivo sfidare il buono, il crimine che sbeffeggia la legge: stavolta i confini tra il bene e il male sono sfumati, e tutto assume un aspetto più cupo e pessimista.